I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI

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Transcript della presentazione:

I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Sabrina Barcherini | Istat Ilaria Arigoni | Istat SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929-2016

LIVELLI e ABITUDINI DI SPESA 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Bisogni specifici Risorse (economiche, temporali e di mobilità) Gusti Varietà dell’offerta sul mercato (canali di distribuzione, prezzi, ecc.) I comportamenti di consumo dipendono da I comportamenti di acquisto delle famiglie possono essere ricavati dall’Indagine sulle spese delle famiglie che fornisce informazioni su LIVELLI e ABITUDINI DI SPESA

Indagine sulle spese delle famiglie 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI È un’indagine campionaria che coinvolge ogni anno circa 20mila famiglie residenti in Italia, delle quali rileva: la spesa per consumi le caratteristiche demografiche e socio-economiche dei componenti le caratteristiche dell’abitazione i luoghi di acquisto e le abitudini di spesa Indagine sulle spese delle famiglie Con spesa per consumi si intende: l’insieme di tutte le spese sostenute dalle famiglie per acquistare beni e servizi destinati al diretto soddisfacimento dei propri bisogni, incluse quelle per beni e servizi regalati a familiari non conviventi o a conoscenti (Eurostat)

Dalla vecchia alla nuova indagine 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Dalla vecchia alla nuova indagine Nel 2014 c’è stato il passaggio dalla vecchia alla nuova indagine Per poter confrontare la nuova serie con la precedente, è stata necessaria una ricostruzione in serie storica dei principali aggregati di spesa L’utilizzo di un approccio micro-macro ha permesso di ricostruire la serie storica per la spesa media per capitolo di spesa e per alcune variabili di classificazione (ripartizione, regione, ampiezza e tipologia familiare, condizione della persona di riferimento)

Abitudini di spesa L’indagine rileva informazioni su: 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Abitudini di spesa L’indagine rileva informazioni su: variazioni rispetto all’anno precedente in termini di qualità o quantità dei prodotti acquistati luoghi di acquisto La vecchia indagine rilevava, tramite intervista diretta e per alcuni beni, il luogo prevalente di acquisto e l’eventuale riduzione, rispetto all’anno precedente, della qualità o quantità dei beni acquistati, in seguito alla variazione dei prezzi La nuova indagine rileva queste informazioni attraverso il diario autocompilato dalla famiglia e con un diverso dettaglio sia per i luoghi di acquisto sia per i beni e servizi acquistati

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Subito dopo le gravi crisi finanziarie internazionali del 2007 e del 2011 aumentano le famiglie che modificano il proprio comportamento d’acquisto

A quali beni si rinuncia? 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI A quali beni si rinuncia? Le strategie messe in atto dalle famiglie riguardano soprattutto i generi «più comprimibili»

Si rinuncia di più alla qualità o alla quantità? 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Si rinuncia di più alla qualità o alla quantità?

Chi rinuncia? Variabili dipendenti: 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Chi rinuncia? Modelli di regressione logistica per la propensione a cambiare il comportamento d’acquisto Variabili dipendenti: cambiamenti di abitudini di spesa per: almeno un bene alimentare abbigliamento e calzature Variabili indipendenti (effetti semplici, procedura stepwise di selezione): tempo: anno territorio: ripartizione geografica, tipologia di comune tipologia familiare: presenza di anziani, presenza di minori, numero di componenti risorse: quinti di spesa per consumi equivalente, condizione lavorativa della persona di riferimento, titolo di godimento dell’abitazione, luogo di acquisto

Il rischio di cambiare qualità o quantità di generi alimentari 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Rispetto a imprenditori e liberi professionisti, i non occupati sperimentano un rischio di cambiare dell’89% più elevato A diminuire qualità o quantità sono più gli operai dei ritirati dal lavoro, risultato confermato dal fatto che l’assenza di anziani in famiglia determina un rischio maggiore rispetto alla loro presenza Rischio relativo di cambiare qualità o quantità per almeno un bene alimentare Il rischio di cambiare qualità o quantità di generi alimentari nel 2013 è dell’80% più elevato rispetto al 2006 Le famiglie con maggiori vincoli di bilancio hanno un rischio di cambiare superiore dell’88% rispetto a quelle con maggiore disponibilità economica Sia le famiglie del Mezzogiorno che quelle del Centro presentano un rischio di cambiare più elevato di quelle del Nord Risiedere in un comune dell’area metropolitana, dove maggiori sono le offerte del mercato, fa aumentare il rischio Andare all’hard-discount, correlato alla possibilità di scegliere prodotti a prezzi più bassi, fa aumentare il rischio del 76% p<0.0001; *0.0001≤p <0.01; **0.01≤p <0.05; NS p≥0.5

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Il rischio di cambiare raddoppia se si risiede nel Mezzogiorno rispetto al Nord e per le famiglie di non occupati rispetto a quelle di imprenditori e liberi professionisti Rischio relativo di cambiare qualità o quantità per abbigliamento e calzature La crisi fa aumentare il rischio di ridurre quantità o qualità per abbigliamento e calzature ma meno rispetto ad altre caratteristiche familiari (intorno al 40%) Anche nel caso dell’abbigliamento il rischio aumenta al diminuire della disponibilità economica: rispetto al quinto più elevato, le famiglie del I e del II quinto presentano un rischio pari rispettivamente a 1,75 e 1,53 p<0.0001; *0.0001≤p <0.01; **0.01≤p <0.05; NS p≥0.5

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Conclusioni Alla crisi finanziaria del 2007, le famiglie reagiscono già dal 2008 modificando le abitudini di spesa, mentre la prima contrazione significativa della spesa per consumi si osserva nel 2009 Con la grave crisi del 2011, che interessa direttamente l’Europa, i cambiamenti nelle strategie di acquisto si riflettono sui livelli di spesa da subito (dal 2012 e fino a tutto il 2013) L’analisi ha evidenziato l’effetto incisivo che ha avuto la crisi sulle abitudini di spesa, soprattutto quelle per i generi alimentari, ma fattori di rischio sono stati anche la presenza di forti vincoli di bilancio, la mancanza di lavoro, il risiedere nel Mezzogiorno

Grazie per l’attenzione 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI Grazie per l’attenzione