LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA - Ratificata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 Legge dello Stato Italiano (27 Maggio 1991) - Trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche (195 Stati - mancano USA e Sud Sudan)
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza E’ vincolante e composta da: - 54 articoli e 3 Protocolli opzionali - Monitorata e valutata (due anni dopo la ratifica e successivamente ogni cinque anni) Il ruolo del Comitato ONU sui diritti dell’infanzia (Osservazini conclusive)
Protocolli opzionali (approvati dalle N.U. nel 2000) 1. Protocollo concernente il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati 2. Protocollo concernente la vendita, la prostituzione e la pornografia riguardanti i bambini 3. Protocollo sulla procedura di reclamo
1. Coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati: l’art. 38 della Convenzione affronta già questo tema ma la gravità della questione ha spinto verso la codificazione di uno strumento giuridico di tetela ad hoc 2. Vendita , prostituzione e pornograafia dei bambini: l’art. 34 della Convenzione si occupa della protezione dei minori dallo sfruttamento sessuale
3. Procedura di reclamo Si tratta di uno strumento che disciplina le modalità di ricorso, individuale o di gruppo, da parte di bambini e adolescente vittime di violazioni dei propri diritti
4 principi generali della Convenzione: 1. Non discriminazione 2. Superiore interesse del minore 3. Diritto alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo 4. Ascolto delle opinioni dei bambini
Parole chiave: Soggetto di diritto Approccio olistico Partecipazione Ascolto
Principi interagenti Art 12 Art 6 Art 3 Art 2 9
Parlare, partecipare, avere le proprie opinioni prese in considerazione Queste tre fasi descrivono il processo dell’attuazione del diritto alla partecipazione da un punto di vista funzionale. Il significato nuovo e più profondo di questo diritto dovrebbe indurre a stipulare un nuovo contratto sociale. Un contratto che riconosca pienamente i bambini e gli adolescenti come soggetti di diritto, non solo degni di essere protetti, ma anche titolari del diritto di partecipare ad ogni questione che li riguardi, un diritto che può essere considerato come simbolo del loro riconoscimento come soggetti di diritto. Questo implica, nel lungo termine, cambiamenti nelle strutture politiche, sociali, istituzionali e culturali
Continua … Ricordando il Commento Generale n. 5 sulle misure generali di attuazione il Comitato riafferma che “ascoltare i bambini e gli adolescenti non dovrebbe essere visto come fine a sé stesso, ma piuttosto come un mezzo attraverso il quale è possibile interagire con i bambini e i ragazzi e nell’interesse di quest’ultimi, è possibile diventare sempre più sensibili all’attuazione dei loro diritti”. Si deve evitare che il coinvolgimento e la partecipazione dei bambini e degli adolescenti sia solo una concessione formale.
Dimensioni della partecipazione Dimensione individuale: diritto di essere ascoltato Dimensione sociale: - famiglia - scuola - comunità
Alcune condizioni indispensabili Tutti i processi in cui il bambino/adolescente vengono ascoltati o partecipano devono essere: Trasparenti e chiari - Sostenuti dalla Volontari formazione Rispettosi - Sicura e attenta al Rilevanti rischio A loro misura -
PROGRAMMI: L’UNICEF lavora con una strategia fondata sui diritti e sui bisogni del bambino con programmi di sviluppo umano e sostenibile
EMERGENZE: L’UNICEF aiuta milioni di bambini vittime di conflitti, disastri naturali ed epidemie
CAMPAGNE: L’UNICEF lavora per favorire il cambiamento e migliorare la vita dei bambini più svantaggiati ed emarginati
PER I DIRITTI DELL’INFANZIA: L’UNICEF si impegna affinché i diritti di ogni bambino e adolescente in Italia vengano rispettati
ITALIA AMICA DEI BAMBINI: L’UNICEF lavora su tutto il territorio nazionale per costruire comunità migliori a misura di bambino e adolescente