Fenomeni vulcanici
magma Il magma è una miscela di minerali silicati fusa, comprensivo anche di vapore acqueo, anidride carbonica e vari tipi di gas (anidride solforosa, acido cloridrico, idrogeno, ecc.) in percentuali variabili. Possono essere presenti anche fenocristalli solidi, ed altri componenti. Il magma è presente solo in situazioni ipogee. Quando il magma fuoriesce dalla crosta attraverso apparati vulcanici diviene lava, perdendo i componenti volatili quali acqua e gas disciolti.
Pahoehoe lava flow, Hawaii.
Comportamento dei magmi (N.B. per classificazione magmi vedi rocce magmatiche) I fattori che condizionano principalmente la risalita in superficie dei magmi sono: Viscosità Contenuto di acqua
Viscosità La viscosità è la resistenza di un fluido allo scorrimento. E’ influenzata da: Temperatura (elevata facilita scorrimento) Percentuale di silice (sialico→viscoso) Presenza di gas e vapore acqueo (aumenta viscosità)
Viscosità Magmi femici: caldi, poveri di silice e di vapor d’acqua hanno viscosità inferiore dei magmi sialici. Magmi sialici: freddi, ricchi di silice e vapore acqueo, presentano elevata viscosità
Contenuto di acqua La presenza di acqua riduce la temperatura di fusione dei silicati. Pertanto, il punto di fusione dei magmi sialici, ricchi di acqua, è relativamente basso
Da formazione magma a eruzione
Tipi di eruzione Eruzione effusiva (lava) Eruzione eiettiva (piroclasti: polveri, ceneri, lapilli e bombe) Eruzione esalativa (ossidi di azoto, CO2, NH3, HCl)
Etna, attività effusiva
Stromboli, attività esplosiva
Giappone, attività esalativa
Struttura dei vulcani centrali Vulcani a scudo: pendii dolci e dimensioni estese, attività effusiva. Es. vulcani hawaiani
Il Mauna Kea in primo piano e sullo sfondo il Mauna Loa, vulcani a scudo delle Hawaii
Struttura dei vulcani centrali Stratovulcani: alternanza attività esplosiva e attività effusiva. Strati di piroclasti e strati di lava. Es. Vesuvio ed Etna
Monte Etna (stratovulcano)
Struttura dei vulcani centrali Caldere: depressioni con pareti scoscese e ampio fondo piatto. Risultato di attività esplosiva o di sprofondamento della parte sommitale dell’edificio vulcanico.
Vulcano Kilauea, Hawaii: caldera
Classificazione basata sul tipo di eruzioni Influenzano la morfologia e dipendono dalla viscosità e dalle condizioni chimiche
Modalità di eruzione Eruzione di tipo hawaiano Effusione lave basaltiche molto fluide Vulcani a scudo
Modalità di eruzione Eruzioni di tipo stromboliano Effusione alternata ad esplosioni più o meno violente Lava con composizione variabile
Modalità di eruzione Eruzioni di tipo vulcaniano Lava molto viscosa che occlude il camino vulcanico Esplosioni violente, colate laviche assenti Eruzioni violente di tipo pliniano
Modalità di eruzione Eruzioni di tipo peleano Lava molto viscosa e ricca di gas Esplosioni di grande violenza e crollo di parti dell’edificio vulcanico
Modalità di eruzione Eruzioni freatiche Enormi quantità di vapore Eventi imprevedibili, danni enormi Krakatoa
Modalità di eruzione Eruzioni lineari Lave basaltiche Visibili nelle dorsali oceaniche Islanda
Vulcanesimo secondario Vulcanesimo secondario: sono una serie di fenomeni che caratterizzano le fasi conclusive dell’attività primaria o la quiescenza di un vulcano. Quiescenza di un vulcano: stato di inattività temporanea; hanno mostrato segni di attività negli ultimi 10’000 anni Vulcano estinto: se ultima eruzione risale a oltre 10’000 anni fa
Vulcanesimo secondario Solfatara
Vulcanesimo secondario Fumarola
Vulcanesimo secondario
Vulcanesimo secondario Sorgente termale in Nuova Zelanda
Vulcanesimo secondario Sorgenti termali in Lazio
Geyser
Attività vulcanica in Italia Provincia magmatica romana Provincia magmatica delle Eolie Provincia magmatica siciliana
Attività vulcanica in Italia