I modelli di capitalismo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I modelli di capitalismo
Advertisements

La globalizzazione e la diversità dei capitalismi
I modelli di capitalismo Il dibattito negli anni ‘80.
DOPO LA REGOLAZIONE FORDISTA. LE ALTERNATIVE AL FORDISMO  NEGLI ANNI OTTANTA LE SCIENZE SOCIALI DELINEANO LE STRADE INTRAPRESE DAI SISTEMI PRODUTTIVI.
Corso Economia Aziendale-Lez.08 1 Economia Aziendale – 2008/09 Dove vive l’impresa: l’ “ambiente” Oggetto della Lezione.
La Rivoluzione industriale
I diversi approcci alla politica economica keynesiani e monetaristi.
Abbiamo visto che i salari reali sono determinati dai vantaggi assoluti (ovvero dalla produttività)…
Leasing e prospettive sviluppo Gianluca De Candia XII Convegno Leasing Edizione 2016.
…allo scopo di soddisfare i bisogni delle persone che li compongono Sin dall’antichità, l’uomo per soddisfare i suoi bisogni si è associato con altre persone.
La seconda rivoluzione industriale
4 nuovi bandi per promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità
Eurosportello del Veneto
Prof. Oronzo Trio (Università del Salento)
Emilio Reyneri Università di Milano Bicocca 5 maggio 2017
Quadro economico europeo e previsioni per il mercato del credito
Scenari e prospettive per le imprese
Livio Romano | Centro Studi Confindustria SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Rapporto sul mercato del lavoro
E U R O PA Intervento di Davide Bonagurio.
Politica dell’economia globale a.a
Le sfide possibili delle imprese cooperative
GLOBALIZZAZIONE CONSEGUENZE (ECONOMICHE)
I modelli di capitalismo
Fluttuazioni economiche di breve periodo
Scenario “Condiviso” per l'innovazione e lo sviluppo del settore dei beni culturali del Lazio 3° Focus Group COBRA - Tecnologie per i beni culturali: accordo.
Il capitalismo manchesteriano
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Lezione 5 Fluttuazioni economiche e teoria della Domanda e dell’Offerta Aggregata Il ciclo economico e le sue spiegazioni La domanda aggregata e le sue.
Politiche di internazionalizzazione
I modelli di capitalismo
DOPO LA REGOLAZIONE FORDISTA
Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato
LICEO SCIENTIFICO GALILEI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Lo Stato operatore economico e regolatore dell’economia
Modello con due paesi, N beni
L’ALTALENA DELLA CONCERTAZIONE
La decisione di migrare
Scenari di mercato della professione tecnico ingegneristica
Esercitazione 6 Economia Politica - Terracina
La seconda rivoluzione industriale
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell’azienda L’azienda di produzione L’azienda come sistema L’azienda.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda
L’alternativa democratica: Gran Bretagna, Francia. New Deal americano
LO SVILUPPO ECONOMICO ITALIANO
Macroeconomia PIL cenni.
John Maynard Keynes.
Esercitazione 5 Economia Politica - Terracina
Esercitazione 5 Economia Politica - Terracina
Esercitazione 6 Economia Politica - Terracina
Il PO per la competitività regionale
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
La seconda rivoluzione industriale
Relazioni Internazionali
LA GLOBALIZZAZIONE © Pearson Italia spa.
La previdenza dei professionisti Alberto Oliveti – Presidente AdEPP
La seconda rivoluzione industriale
LA GLOBALIZZAZIONE © Pearson Italia spa.
La curva di Phillips % dW W dP P % U0 U PH U2 U1 Economia dP” P dP’ P
L'Agenzia Moody's ha confermato il rating BAA1
Someone is always doing something someone else said was impossible
LA CRISI DEL 1929 © Pearson Italia spa.
L‘Accordo di Partenariato Economico tra Giappone e Unione Europea
LE RELAZIONI INDUSTRIALI ITALIANE NEL CONTESTO MEDITERRANEO
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
(Università di Roma Tor Vergata e ICID)
PROGETTARE IL FUTURO PROMUOVERE UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE Addendum all'Accordo Intesa Sanpaolo - Confindustria.
Tedesco… perché? Warum Deutsch?
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
PROGETTARE IL FUTURO PROMUOVERE UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE Addendum all'Accordo Intesa Sanpaolo - Confindustria.
Transcript della presentazione:

I modelli di capitalismo Il dibattito negli anni ‘80

una volta riportata sotto controllo l’inflazione, l’attenzione si sposta sulla innovazione e sulla competitività sui mercati internazionali; il problema cruciale diventa la bilancia dei pagamenti (aumentare le esportazioni rispetto alle importazioni).

David Soskice, 1989 Economie coordinate di mercato Germania, Austria, Svizzera, Paesi scandinavi, Olanda, Giappone Economie coordinate di mercato Usa, Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda Economie non coordinate di mercato

Da cosa dipende la capacità delle imprese di innovare? gestione manageriale a lungo termine; competenze professionali; cooperazione con i lavoratori; cooperazione con i subfornitori; contenimento salariale rispetto alla crescita della produttività.

I vantaggi delle economie coordinate la proprietà delle imprese è detenuta da un ristretto gruppo di azionisti ed è orientato a una gestione di lungo periodo; la formazione professionale è un bene collettivo garantito dallo stato; le relazioni industriali sono coordinate a livello centrale e a livello di impresa influiscono sulla cooperazione tra management e lavoratori.

“Capitalismo contro capitalismo” Michel Albert, 1989 “Capitalismo contro capitalismo” Germania, Giappone Modello renano Usa, Gran Bretagna, Modello anglosassone

capitalismo e socialdemocrazia” Modello renano “Sintesi riuscita di capitalismo e socialdemocrazia”

MAGGIORE QUALITA’ SOCIALE orari di lavoro minori; salari più elevati; minori disuguaglianze sociali; bilancia commerciale in attivo.

Economia sociale di mercato il dinamismo dell’economia deve essere fondato sul mercato; il funzionamento del mercato non può regolare da solo l’insieme della vita sociale.

L’impresa è un’istituzione che deve soddisfare: clienti fornitori dipendenti azionisti comunità locale

LA DIFFERENZA CRUCIALE L’IMPRESA NEL MODELLO RENANO E’ ORIENTATA A SODDISFARE TUTTI GLI STAKOHOLDERS E SI MUOVE IN UNA LOGICA DI STABILITA’ E DI LUNGO PERIODO INVECE NEI CAPITALISMI ANGLOSASSONI PREVALE LA SHAREHOLDER VALUE E UN’OTTICA D’AZIONE DI BREVE PERIODO

Modello anglossassone “America is back!” Ronald Reagan

Ritorno al futuro? pre anni 30 In realtà si assiste un ritorno al capitalismo sregolato pre anni 30 Viene supportata la pretesa del mercato di diventare sempre più condizionante Non solo regolatore dell’economia ma anche della società

RITORNO AL FUTURO? NON SEMPLICE RITORNO ALL’INDIETRO MA CAPACITA’ DI REINVENTARE IL CONSERVATORISMO IN CHIAVE EGEMONICA(THATCHER) COME UNICA IDEOLOGIA PRATICA CHE ASSICURA IL BENESSERE CONTRO I POTERI DI VETO DIFFUSI

RITORNO AL FUTURO? E’ L’INVENZIONE DI UN NUOVO PARADIGMA CHE SI AUTONOMIZZA IN LARGA PARTE DALLA SOCIETA’ E’ MENO DIPENDENTE DALL’ECONOMIA REALE E NON SUBISCE DANNI DALLA PERDITA DELLA PIENA OCCUPAZIONE

Assi principali ed effetti diminuzione della spesa pubblica; Meritocrazia intesa come legittimazione per l’aumento delle disuguaglianze; crescita modesta dell’economia – deficit vertiginosi del bilancio federale.

Il mercato non solo non garantisce l’equità sociale, ma nemmeno l’efficienza economica.

Negli anni ottanta Il modello anglosassone appare in difficoltà sotto il profilo del rilancio dell’economia e del raggiungimento di scopi sociali significativi Le performance economiche e sociali della Germania e del Giappone sono decisamente migliori

Ma esso mostra una grande vitalità sociale Che gli assicura un consenso molto forte tanto negli Usa che in GB Come mai?

Il nuovo corso liberista alimenta tante aspettative LE SPIEGAZIONI Il nuovo corso liberista alimenta tante aspettative Riduzione del potere sindacale e dei lacci all’azione degli imprenditori (ed anche delle tasse)

L’ASPETTATIVA DEL RILANCIO DELLA CRESCITA ECONOMICA LE SPIEGAZIONI L’ASPETTATIVA DEL RILANCIO DELLA CRESCITA ECONOMICA PER I CETI PIU’ DINAMICI QUELLA DI UNA MAGGIOR ARRICCHIMENTO PERSONALE O DI UNA PROMOZIONE SOCIALE

LA NOVITA’ Soprattutto dopo tanti anni la destra contende alla sinistra il primato dell’innovazione

E’ LA DESTRA CHE INTERPRETA LA NOVITA’ E’ LA DESTRA CHE INTERPRETA IL VENTO DEL CAMBIAMENTO ANCHE SE GLI EFFETTI SONO ALTALENANTI

Ma negli anni novanta le valutazioni si modificano Boom degli USA: Crescita economica accelerata Creazioni di oltre 20 milioni di nuovi posti di lavoro Rilancio dell’egemonia economica americana a partire dal primato nella ricerca ( a partire da Internet e dalle sue applicazioni)

e continuano le politiche di liberalizzazione dei mercati IL PARADOSSO L’egemonia americana torna in auge dopo gli anni del liberismo Reaganiano con le amministrazioni democratiche di Clinton che aiutano, grazie anche al sostegno pubblico e agli investimenti, la ripresa economica e il rilancio USA e continuano le politiche di liberalizzazione dei mercati

Rilancio del primato tecnologico degli Usa LE RAGIONI Rilancio del primato tecnologico degli Usa Maggiori capacità di tradurre le innovazioni teoriche in nuove applicazioni grazie ad abbondanza di venture capital Affermazione della new economy a spese degli insediamenti nell’industria manifatturiera

La crescita di occupazione nei lavori più qualificati (Castells) GLI EFFETTI La crescita di occupazione nei lavori più qualificati (Castells) La grande opportunità di ascesa economica diffusa grazie al successo del Nasdaq Ma anche la crescita di impieghi a bassa produttività nei servizi (Standing)

E’ IL CAPITALISMO PIU’ INNOVATIVO? GIOCA LA CARTA DELL’ESSERE IL CAPITALISMO PIU’ DINAMICO PRODUCE PIU’ RICERCA E PIU’ SALTI TECNOLOGICI ATTRAE RICERCATORI DA TUTTO IL MONDO MA HA UNA APPROPRIAZIONE TROPPO RISTRETTA DEI BENEFICI QUINDI E’ SICURAMENTE INNOVATIVO MA ALTRI GLI CONTENDONO LA CAPACITA’ DI COSTRUZIONE DI EQUILIBRI SOCIALI MIGLIORI