Sociologia dell’organizzazione (Conseguenze inattese dell’agire organizzativo) Cap. IX Catino.

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Sociologia dell’organizzazione (Conseguenze inattese dell’agire organizzativo) Cap. IX Catino

Conseguenze inintenzionali dell’azione organizzativa La teoria organizzativa deve occuparsi anche dei fallimenti o dei rischi che interessano le organizzazioni (Perrow 1986) Organizzazioni ad alto rischio Il dark side organizzativo è costituto dalle esternalità negative non incluse nel prezzo ma rilasciate nell’ambiente Il dark side non ha carattere eccezionale, esso è presente nella vita quotidiana di tutte le organizzazioni Dark side e conseguenze inattese (Merton 1936)

errori, disastri e devianza organizzativa Conseguenze inattese Secondo Merton (1936) ogni sistema d’azione produce conseguenze contrarie ai suoi obiettivi Vaughan (1999) individua tre livelli differenti che danno origine al dark side: l’ambiente delle organizzazioni Le caratteristiche organizzative I processi cognitivi e di decisione dei partecipanti Tipologie di eventi: errori, disastri e devianza organizzativa

L’errore Pone il problema dell’affidabilità come criterio garantito dall’organizzazione, ovvero la capacità di erogare prestazioni con basso tasso di errore Gli errori danno luogo a due incidenti: individuali e organizzativi L’errore umano ha rappresentato il capo espiatorio per le organizzazioni Gli incidenti si originano per una serie di fattori: umani, tecnologici, organizzativi Due scuole diverse spiegano gli incidenti: Normal Accident Theory (NAT) High Reliability Theory (HRT) recentemente alcune ipotesi interpretative ed esplicative degli errori sono state proposte dalla Socio-Technical Theory che sviluppa forme di resilienza delle organizzazioni complesse

Costruzione organizzativa degli incidenti (Turner 1978) Secondo Turner: Gli incidenti devono essere compresi come un problema socio-tecnico; Ogni incidente, pur nella sua specificità, condivide con gli altri la genesi e la dinamica incidentale Gli incidenti sono il risultato del fallimento della previsione (Wilensky 1967) Le organizzazioni che vogliano aumentare la resilienza devono sviluppare una cultura della sicurezza Fallimento della relazione tra esseri umani e componenti tecnologici dell’organizzazione Fasi comuni negli incidenti: Una situazione normale che precede l’incidente Un periodo di incubazione dell’incidente Un evento precipitante che conduce all’incidente Un inizio quando il collasso delle precauzioni diventa evidente Operazioni di soccorso e recupero Adeguamento culturale completo mediante la valutazione dell’accaduto

La teoria dei fattori latenti (Reason 1997, 2008) Quando si valuta un errore è sempre opportuno inserire l’errore umano nel contesto organizzativo, nei processi organizzativi Secondo la teoria dei fattori latenti ogni incidente è generato dall’intreccio di azioni insicure e fattori latenti I fattori latenti sono decisioni di natura manageriale le cui conseguenze possono rimanere silenti per molto tempo. Un incidente si realizza perché innestato da fattori latenti sollecitati daun fattore esterno (pag.234)

Forme di miopia organizzativa Per miopia organizzativa si intende la scarsa capacità di un’organizzazione di valutare i fatti nella loro reale entità e i loro possibili sviluppi In particolare si può ravvisare: La difficoltà a riconoscere i segnali di potenziale pericolo che possono minare il normale funzionamento dell’organizzazione La difficoltà a riconoscere i segnali di potenziale opportunità La miopia organizzativa può distinguersi in: individuale, organizzativa, di rete