Stefania Cavagnoli, Università di Roma Tor Vergata

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Transcript della presentazione:

Stefania Cavagnoli, Università di Roma Tor Vergata Riflessioni sul CLIL Stefania Cavagnoli, Università di Roma Tor Vergata

che cos’è il CLIL? monitoraggio del percorso disciplina lingua Il CLIL è un tipo di percorso educativo, più o meno lungo, caratterizzato da scelte strategiche, strutturali-metodologiche, atte ad assicurare l’apprendimento integrato duale – lingua e contenuto non linguistico – da parte di discenti che imparano attraverso una lingua non nativa. Coonan, Il futuro è CLIL, pag 23 L’incontro iniziale si propone di prendere in esame il concetto di CLIL e le sue diverse modalità in cui lingua a contenuto disciplinare sono entrambi focalizzati e hanno un ruolo all’interno del curricolo scolastico. A partire da esempi concreti di esperienze già realizzate e da altre possibili, verranno presentati diversi modelli CLIL da attuare in classe, tenendo conto del quadro normativo vigente nella scuola italiana (accennare al Regolamento sull’autonomia ma anche alle nuove disposizioni relative alla formazione dei docenti della Riforma Gelmini).

chi sono i docenti CLIL: requisiti e caratteristiche Docenti di lingua Docenti di disciplina Competenze di tipo disciplinare Competenze di tipo linguistico-comunicativo Competenze relazionali To be completed 

il ruolo delle lingue e delle discipline nel percorso CLIL Dimensione linguistica: - potenziare le competenze linguistico-comunicative nella L2 sviluppare un atteggiamento plurilingue Dimensione culturale: - approccio educativo a supporto della diversità linguistica (IV obiettivo “Libro Bianco” Cresson) sviluppo delle conoscenze e della sensibilità interculturale Dimensione disciplinare: - fornire opportunità di studio del contenuto da diverse prospettive Dimensione dell’apprendimento: - approccio innovativo all’insegnamento - promozione e sviluppo di strategie di apprendimento - promozione dell’apprendimento collaborativo

approcci e metodi didattici Il CLIL non rimanda a un’unica metodologia specifica, ma si avvantaggia di metodi interattivi, della gestione cooperativa della classe e dell’enfasi sui diversi tipi di comunicazione (linguistica, visiva e cinestetica). G. Langé (a cura di), Insegnare in una lingua straniera, TIE-CLIL, 2001

approcci e metodi didattici Focalizzazione dell’attività didattica sul discente (strategie di problem solving) Gestione attiva della classe (cooperative learning, modalità di lavoro task-based) Uso di metodologie didattiche differenziate, adeguate all’età degli alunni, al compito, al contesto, alle competenze da sviluppare, agli stili di apprendimento… Acquisizione di tecniche di ricerca di materiale Stimolo della riflessione metacognitiva ………

Percorsi CLIL tra lingua e contenuto + contenuto Sono possibili diverse tipologie di percorsi CLIL a seconda delle differenti combinazioni di lingua e contenuto. La SFIDA è arrivare a proporre attività posizionabili nel III o IV quadrante! III q IV q - + lingua I q II q - I q : attività a bassa richiesta cognitiva che richiedono uso limitato della lingua (attività in laboratorio con apprendimento del lessico) II q : attività a bassa richiesta cognitiva, focalizzate sulla lingua (copia di appunti, esercizi di potenziamento di L2 su contenuti disciplinari …) III q: attività a alta richiesta cognitiva che richiedono uso limitato della lingua (schede di laboratorio in lingua con inserimento di pochi termini …) IV q : attività a alta richiesta cognitiva e linguistica (relazione su un argomento disciplinare traendo informazioni da documenti ..)

come risolvere le difficoltà cognitive e linguistiche nel percorso CLIL Quali rapporti tra processi cognitivi e uso della lingua? Quali modalità di supporto all’apprendimento privilegiare? Come elaborare “compiti” che facciano da supporto sia alle abilità linguistiche che di apprendimento? To be completed 

programmare percorsi CLIL NB: cooperazione tra docente L2 e docente disciplinare per: pianificare l’intervento CLIL tenendo conto della competenza linguistica degli studenti analizzare aspetti lessicali e strutturali dei linguaggi specialistici da insegnare identificare obiettivi e contenuti sia linguistici sia disciplinari incorporare il modulo CLIL nella programmazione della propria disciplina, pianificando ruoli, tempi, strategie didattiche, modalità di realizzazione e verifica, supporti monitorare il processo di insegnamento e di apprendimento

i materiali didattici Analisi delle principali caratteristiche di materiali didattici CLIL già realizzati e criteri di scelta sulla base degli obiettivi (glotto)didattici Elaborazione di percorsi CLIL per gruppi misti (docenti L2 + docenti DNL) Si potrebbe chiedere anche a loro, già da questo incontro, di raccogliere i materiali CLIL che hanno a disposizione, es. nei libri di testo di lingua c’è sempre qualcosa, o in altre fonti, così vengono resi parte attiva ;-) poi possono portarli ai primi incontri e ci forniscono materiali per i lab; dal canto mio potrei richiedere a qualche fornitore di libri di testo se mi danno della copie saggio con percorsi CLIL così si fanno pubblicità con i docenti!

Materiali didattici CLIL: quali limiti? Lavorare in équipe (docenti L2 + docenti DNL) e per reti di scuole, scambiandosi materiali prodotti e sperimentati in aula Potenziare le proprie conoscenze e competenze nella L2 e nei linguaggi specialistici associati IL TEMPO: scelta o realizzazione dei materiali didattici LA COMPETENZA LINGUISTICA DEI DOCENTI Questa slide vuole fare da sintesi di quanto introdotto prima e da intoduzione alla produzione collaborativa di materiali, ma anche per l’intervento di Elena e MArtin. Evidenziare che lavorando nel modo propsto i limiti possono diventare potenzialità

verifica e valutazione: un tema aperto CHI deve valutare? Il docente di lingua e/o quello disciplinare? Insieme? Separatamente? CHE COSA valutiamo? Dei saperi linguistici e/o disciplinari? COME valutiamo? Come correggere l’errore nell’orale? Quale struttura dovrebbero avere le prove? Come misurare le competenze CLIL? Quali criteri e strumenti adottare per la misurazione? Se si può modificare il sottotitolo lo preferirei senza ‘val. sformativa e sommativa’ o con ‘chi? Che cos’ come?’, perché mi sembra meno ‘teorico’ e più accattivante e corrispondente a quello che eventualmente farei. Altre riflessioni che avevo appuntato a proposito della valutazione: “Queste questioni fondamentali ci faranno da guida per discutere alcuni temi aperti ma centrali della valutazione CLIL. Proporremo quindi, anche attraverso l’esame di diverse tipologie di prove, una valutazione flessibile di abilità e competenze che, a seconda delle necessità, sia in grado di verificare l’uso della lingua e la conoscenza dei contenuti in modo integrato o separatamente. Riprendendo il tridente già introdotto, la valutazione potrà quindi concentrarsi, in momenti diversi, sia sui segmenti parziali (denti laterali) sia sul segmento più propriamente CLIL (dente centrale), anche a seconda di cosa intendiamo valutare (Es. misurazioni separate e voti distinti per la verifica delle conoscenze; valutazione integrata di lingua e contenuto per le abilità produttive). Nel laboratorio verranno quindi prese in esame alcune tipologie di prove già realizzate e, a partire da alcuni materiali CLIL, proveremo noi stessi ad elaborarne di ulteriori da sperimentare poi in classe.”