La previsione deterministica

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Transcript della presentazione:

La previsione deterministica La predicibilità (capacità di prevedere correttamente) dei modelli di simulazione dell’atmosfera è soggetta ad una stringente relazione tra scale spaziali dei fenomeni e scale temporali a cui li voglio prevedere. Se voglio prevedere un anticiclone tra due ore La richiesta tipica di una previsione oscilla intorno alla bisettrice, quindi «gioca» col limite di impredicibilità intrinseco nel modello stesso deterministico: troppe approssimazioni, troppe parametrizzazioni e la non linearità delle equazioni che governano l’atmosfera rendono macroscopica questa incertezza. Se voglio prevedere un temporale una settimana prima

La previsione deterministica Il previsore del tempo deve quindi prendere decisioni sotto il tiro incrociato di un numero sempre crescente di informazioni incerte e a volte conflittuali. Tutti sanno che le previsioni meteorologiche sono incerte: inutile nasconderlo fingendo di saper fare previsioni dettagliate o sicure (o peggio ancora entrambe!) Conoscere in anticipo il grado di incertezza di una previsione trasforma uno svantaggio (l’incertezza) in un vantaggio (la sua stima)

La previsione probabilistica Perché le previsioni sbagliano? Le condizioni iniziali non sono accurate (errori nelle osservazioni) La propagazione degli errori lungo la previsione comporta la loro crescita (errori nel modello di simulazione) Soluzione praticabile: La previsione deterministica (unica) finale Modificando arbitrariamente le condizioni iniziali… …determiniamo diversi esiti nella previsione finale… … che descrivono uno spazio al cui interno è probabile che ci sia la realtà L’osservazione iniziale

La previsione probabilistica Lo spazio degli esiti finali (le mie previsioni) può essere piccolo… … o grande … … ma quello che conta è che mi dà una misura dell’incertezza della mia previsione. Più grande è questo spazio (spread tra le previsioni) maggiore sarà la mia incertezza. Spiegare magari a voce cos’è la clusterizzazione Questi si chiamano modelli ad ENSEMBLE (EPS): vengono prodotti n (in genere 10 < n < 50) run dello stesso modello perturbando le condizioni inziali e/o la fisica e/o i parametri; gli output generano lo spazio delle soluzioni su cui calcolare la statistica (media, spread, cluster analysis, probabilità, ecc.)

Confronto tra le singole previsioni dell’Ensemble I modelli EPS Confronto tra le singole previsioni dell’Ensemble Spiegare magari a voce cos’è la clusterizzazione

Le applicazioni sono diverse: I modelli EPS Il principio che sta alla base dei modelli di tipo Ensemble è quindi di non limitarsi ad una singola previsione basata sulla miglior stima delle condizioni iniziali (osservazioni), ma di produrre un insieme di previsioni aggiuntive che partano da condizioni iniziali leggermente perturbate. Esempio: ECMWF-EPS E’ un Ensemble di 50 membri, operativo fin dal 1992, costantemente aggiornato e raffinato. Le applicazioni sono diverse: Spiegare magari a voce cos’è la clusterizzazione Previsione di variabile con relativa incertezza Previsione della traiettoria di un uragano

I modelli EPS: il caso di ECMWF Osservando come si distribuiscono le previsioni intorno a valori statistici come la media o la mediana si possono stimare le probabilità di accadimento di un fenomeno, così come si può stimare lo spread (dispersione delle previsioni) e quindi attribuire una predicibilità al fenomeno e, di conseguenza, un’attendibilità alla previsione. Qui ho preso gli spaghetti per far vedere le singole previsioni in un caso reale, mentre le distribuzioni con i quantili servono a capire come si arrivi a stabilire una probabilità di accadimento, ecc. .. Da spiegare a voce.

Previsione di eventi estremi (caldo, freddo, vento, pioggia, ecc.) I modelli EPS Spiegare magari a voce cos’è la clusterizzazione Previsione di eventi estremi (caldo, freddo, vento, pioggia, ecc.) Meteogrammi con la distribuzione delle variaibili previste dall’Ensemble

Previsioni mensili/stagionali delle anomalie previste a larga scala I modelli EPS Spiegare magari a voce cos’è la clusterizzazione Previsioni mensili/stagionali delle anomalie previste a larga scala

previsione probabilistica ECMWF – esempio 1 temperatura 500 hPa 5 – 15 agosto 2016

previsione probabilistica ECMWF – esempio 2 temperatura 500 hPa 21 – 31 agosto 2016 Le fasi di freddo più intenso si hanno invece con venti da EST da cui siamo poco protetti

previsione probabilistica ECMWF – esempio 3 temperatura 500 hPa 21 – 31 agosto 2016

previsione probabilistica ECMWF – esempio 4 umidità specifica 700 hPa 2 – 12 sett. 2016

previsione probabilistica ECMWF – esempio 5 precipitazioni 31 ago – 10 sett 2016 run 00

previsione probabilistica ECMWF – esempio 6 precipitazioni 31 ago – 10 sett 2016 run 12

previsione probabilistica ECMWF – esempio 7 precipitazioni 1 – 11 settembre 2016 run 00

previsione probabilistica ECMWF – esempio 8 temperatura 850 hPa 8 – 18 settembre 2016 run 00

previsione probabilistica ECMWF – esempio 9 temperatura 850 hPa 9 – 19 settembre 2016 run 00

previsione probabilistica ECMWF – esempio 10 temperatura 500 hPa 8 – 18 settembre 2016 run 00

previsione probabilistica ECMWF – esempio 11 altezza geop. 500 hPa 8 – 18 settembre 2016 run 00

previsione probabilistica ECMWF – esempio 12 temperatura 850 hPa 21 – 31 ottobre 2016 run 00