Loredana Czerwinsky Domenis educazione stradale come educazione alla cittadinanza Loredana Czerwinsky Domenis osservare il traffico

conoscere la strada vedere e ascoltare il traffico Educazione stradale – proposte di operatività didattica caccia al tesoro nel rione il percorso casa-scuola conoscere la strada vedere e ascoltare il traffico

educazione alla cittadinanza educazione stradale non va affrontata isolatamente in forma specialistica come apprendimento di una sequenza di nozioni e di regole di comportamento ma come parte di un progetto globale correlata con altri aspetti formativi all’interno di un discorso più ampio di educazione alla cittadinanza

l’ambiente da sfondo a figura l’obiettivo iniziale che ci si propone è che l’ambiente da sfondo indifferenziato delle proprie attività quotidiane diventi per il bambino figura da osservare ed analizzare attentamente, per coglierne le molte funzionalità che rispondono a bisogni propri ed altrui

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vedere e ascoltare il traffico Invitiamo due ragazzini affacciati ad una finestra l’uno a guardare e l’altro ad ascoltare quanto accade fuori dalla scuola La scena è la stessa ma viene descritta in base agli indizi raccolti facendo assegnamento sulla vista o sull’udito

vedere e ascoltare il traffico elementi comuni autobus, automobili, camioncino, cane, pedoni sensibilità cromatica sensibilità sonora aggettivazioni diverse passa un bus verde il bus è vecchio, senti come cigola quando si ferma, sento anche le porte aprirsi e chiudersi c’è un camioncino rosso e giallo questo è un camion, no, dal rumore che fa, sarà un camioncino piccolo osservazioni diverse due cani che abbaiano un cane che abbaia e uno che risponde più in là due signore che parlano, e mentre parlano poggiano a terra le borse pesanti due signore che parlano sento che c’è gente che cammina

vedere e ascoltare il traffico È necessario far capire al bambino che deve imparare ad osservare e raccogliere informazioni sulla realtà che lo circonda con una partecipazione sensoriale composita È opportuno fargli capire che quando si muove in strada non si muove solo all’interno dello spazio percepito visivo ma che esiste ed integra il primo anche uno spazio percepito sonoro

il traffico collocato nel tempo scattiamo assieme ai bambini alcune foto di un incrocio e le mettiamo a confronto con alcune foto dello stesso incrocio scattate negli anni ’50- ’60 sollecitiamo i bambini ad osservarle facendo un confronto

all’incrocio poche automobili, di foggia strana, parcheggiate in posti oggi irraggiungibili, presenza di biciclette c’è un vigile in mezzo alla strada che dirige il traffico il semaforo è in mezzo alla strada, come un lampadario il passaggio pedonale è segnato con righe verticali o con chiodi metallici

sulle rive c’è molta gente a piedi ci sono pochissime automobili la strada è divisa in modi diversi ci sono rotaie per terra e non ci sono corsie

che cos’è? quegli autobus con delle sbarre sul tetto filovie quegli autobus lunghi, di foggia strana tram quei fili appesi in aria linee aerea della filovia quelle strisce parallele per terra le piattaforme per le fermate in mezzo alla strada rotaie del tram o del treno

dopo il confronto delle fotografie quando bambino viene invitato a descrivere l’incrocio la sua descrizione è molto più ricca Il confronto con il passato gli fornisce un certo numero di indicatori per guardare con maggiore attenzione il presente molte cose che stavano ogni giorno sotto i suoi occhi erano ovvie e quindi non le notava o non sentiva la necessità di segnalarle

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