SECONDA PARTE L’ARCOBALENA “Come fu, come non fu, che successe non lo so, c’era sì qualche problema, ma un colore regalò” Che colore? Il giallo, per renderla brillante. Stanca, volle riposare, ma una stella marina si lamentava, perché non brillava come le sue sorelle, su nel cielo.
L’ARCOBALENA “E come fu, come non fu, il motivo non lo so, regalandogli un colore, anche qui lei rinunciò” Quale colore? Al verde. Mentre Iride riposava, fu svegliata da un drago marino spaccone, che ruggiva per diventare più mostruoso.
L’ARCOBALENA Non era questo il compagno adatto a lei, troppo agitato. “Così fu e così non fu, il motivo è proprio questo, gli donò lesta l’azzurro, e per sé si tenne il resto!” Ogni volta che Iride donava un suo colore, la sua voce si ingentiliva, e mentre cantava,fu distratta da un simpatico delfino che saltava tra mille spruzzi.
L’ARCOBALENA Mentre nuotava si trovò faccia a faccia con due brutti ceffi. Erano uno squalo e una piovra, arrabbiati perché non riuscivano a catturare il delfino. Rubarono alla balena i suoi due ultimi colori rimasti: l’indaco per lo squalo e il violetto per piovra.
L’ARCOBALENA Iride, nuotando e cantando, si trovò al polo nord dove incontrò, attirato dal suo melodioso canto, un baleno, bianco come lei, anzi un capodoglio con cui visse per sempre felice. Triste e delusa del suo viaggio, ripensò ai suoi amici gentili a cui aveva donato un colore, aiutandoli nei loro problemi. FINE