Cap.8 PER UNA POLITICA DEL LAVORO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Cap.8 PER UNA POLITICA DEL LAVORO 8.1. Teorie del mercato del lavoro 8.2. Per un nuovo welfare lavoristico 8.3. Osservazioni conclusive.
Advertisements

principali aree di business mission
07/07/2016 Scienza delle Finanze - Finanza Pubblica1 I fallimenti del mercato Il Monopolio Il Monopolio naturale Le esternalità Le asimmetrie informative.
PROGETTO S.P.R.A.R. nei Comuni del Consorzio CIdiS. Orbassano, 25 gennaio 2016.
Flessibilmente giovani Percorsi lavorativi e transizione alla vita adulta nel nuovo mercato del lavoro.
DIRITTI A SCUOLA TIPO C ORIENTATORE dott.ssa M.URSO.
Prof. Oronzo Trio (Università del Salento)
IL BIANCO E IL ROSSO.
L’impostazione accolta nella carta costituzionale
Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
eroga SERVIZI Politica sanitaria Ferrera, p
La mediazione culturale nei Servizi per l’Impiego
LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2007/2013
Corso Politiche Sociali Prof.ssa Enrica Morlicchio
Liceo Scientifico Statale
Fondamenti di Economia Alcune definizioni
Sociologia dell’organizzazione
Titel Comitato di sorveglianza Programma Operativo FSE
Sociologia dei processi socializzativi e educativi
LE RETI DEL VOLONTARIATO NEL NUOVO SISTEMA DEI PIANI INTERCOMUNALI DEI SERVIZI SOCIALI E SOCIO SANITARI.
Politiche sociali e welfare state: i concetti
SerSS corso di Laurea in Servizio sociale e Sociologia
Ascoltare, condividere, costruire PER CAMBIARE…
“Il lavoro di domani” precarietà, intermittenza, mancanza di tutele, insufficienza salariale di Giuseppe Travaglini Università di Urbino Carlo Bo Dipartimento.
IL CONSORZIO CHE VOGLIAMO
Senza benessere sociale
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l’infanzia e l’adolescenza. Politiche.
Capitolo 7 Il nuovo contesto societario dei servizi
IL WELFARE IN AZIENDA: COS’È
Lo Stato operatore economico e regolatore dell’economia
L’ALTALENA DELLA CONCERTAZIONE
Lifelong Learning Il contesto europeo Maria Sticchi Damiani Università di Padova 26 ottobre
Il pubblico bloccato Per il Governo la contrattazione è attività residuale nella quale non vale la pena investire La rilegificazione di molte materie ha.
A CURA DEL PROF. Massimo Prospero
Strategia di Lisbona, Politica di Coesione e Fondo Sociale Europeo
L’ASSOCIAZIONISMO INFERMIERISTICO: UN CONTRIBUTO POSSIBILE?
14 dicembre 2017 Serata dedicata all'incremento di intelligenza MOVIMENTO PROGETTO LAVORO Organizzazione di Volontariato.
Macroeconomia PIL cenni.
MARKETING.
Progettare per cultura, giovani e sport Il Programma ERASMUS+
NUOVO CONCETTO DI CULTURA GENERALE 6 Da un sapere CONTEMPLATO SIGNIFICATIVO SPENDIBILE Quindi CONTESTUALIZZATO.
Cap.8 PER UNA POLITICA DEL LAVORO
Educazione interculturale
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Dinamiche relazionali e processi di innovazione organizzativa
Presentazione Servizi Educativi a cura di Angela Dini 13 luglio 2012
Il PO per la competitività regionale
Rapporto Annuale di Esecuzione 2009
Novità in tema di ammortizzatori sociali
Social Capital for Inclusive Actions in Local Entrepreneurship
Giovani, socializzazione educativa e beni relazionali
LA FIDUCIA: INGREDIENTE FONDAMENTALE DI OGNI RELAZIONE
Promozione delle salute in azienda –
Economia aziendale Gli istituti Docente: Dott.ssa Monica Giani
Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
Progetto di vita, orientamento, formazione professionale
L'Agenzia Moody's ha confermato il rating BAA1
Formazione e ricerca scientifica
Economia locale e politiche di sviluppo
LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO
I principi fondamentali (artt. 1-5)
(Università di Roma Tor Vergata e ICID)
Cooperative Sociali di tipo B «Disciplina delle Cooperative Sociali»
I VANTAGGI OFFERTI DALLA POLITICA DI COESIONE AI CITTADINI
STATO DI AVANZAMENTO DEL POR FSE AL
Docenti di ogni ordine e grado
Sociologia ambiente Parte 5.
Dipartimento di Impresa e Management
Il ciclo del progetto la definizione dello SdF
QUALITA’ ED ACCREDITAMENTO
Transcript della presentazione:

Cap.8 PER UNA POLITICA DEL LAVORO 8.1. Teorie del mercato del lavoro 8.2. Per un nuovo welfare lavoristico 8.3. Osservazioni conclusive

Introduzione -alla devalorizzazione del lavoro deve corrispondere la rivalutazione della politica, lo sviluppo economico non rinforza meccanicamente la coesione sociale

-capacità della politica di promuovere il legame sociale -nel contesto globale le politiche del lavoro sono connesse alle tre zampe dell’ordine economico gl., alle strategie degli investimenti finanziari e movimenti dei capitali, alle strategie formative

8.1.Teorie del mercato del lavoro A) -teorie del capitale umano: la capacità produttiva degli esseri umani, abilità e saperi produttivi, oggetto di investimento-rendimento-miglioramento -teorie della crescita endogena: il ritmo della crescita della produttività del lavoro dipende dalla distribuzione delle risorse tra lavoro studio ricerca.

-teoria del ciclo vitale: i comportamenti individuali nel mercato del lavoro all’interno del ciclo di vita degli individui: formazione-ricerca del lavoro-lavoro-disoccupaz

Si tratta di salvaguardare l’equilibrio del ciclo di vita: da obiettivi ridistributivi alla garanzia del capitale umano come dimensione della cittadinanza e della solidarietà

-teoria relazionale: gli elementi relazionali che collegano tra loro gli agenti economici spiegano il ritmo di crescita

-i beni relazionali come la fiducia, la familiarità, la cooperazione producono benefici sia intrinseci che strumentali. Più difficili nelle società moderne, generano esternalità positive Gui

B) –evoluzione del mercato del lavoro nuovi modelli di occupazione flessibili, complessi, individualizzati

-il nuovo compito delle istituzioni pubbliche: il sistema pubblico deve contribuire allo sviluppo dei mercati di tutte le transizioni, favorendo la nascita di soggetti che soddisfano la necessità di servizi

C) il mercato del lavoro lega insieme i mutamenti dell’economia e la vita delle persone e l’organizzazione sociale, necessaria la gradualità e il consenso soc.

-la flessibilità amplifica le differenze individuali: per alcuni un’opportunità, per la maggioranza una minaccia

-dipendenza del singolo dalle condizioni istituzionali e relazionali per costruirsi un percorso lavorativo che utilizzi le opportunità

8.2. Per un nuovo welfare lavoristico A) Strategie politiche per forme di garanzie del reddito legate non tanto al lavoro ma ad un percorso verso il lavoro e la crescita professionale, sostegni nell’interruzione del lavoro

-approccio al welfare con dimensione pubblica e politica (diritti sociali, visione sostanziale delle istituzioni) e condizionato ad un patto tra cittadini e comunità con responsabilità e reciprocità

-nel contesto della mobillità importante è il livello di informazione, reti di formazione, i sussidi vanno ripensati in modo da non scoraggiare l’aggiornamento

-incidere sulle strutture territoriali, politiche selettive degli investimenti

B) non benefici attaccati al posto di lavoro ma reti di protezione contro il rischio, rendendo gli individui capaci di investire nella conoscenza

alleanza produttiva con la famiglia centrata sull’investimento nell’educazione (servizi per i figli, opportunità di conoscenza per gli adulti, politiche fiscali) come parte di una politica solidale

C) ricostruzione della comunità, per sostenere l’integrazione, cooperazione tra le associazioni civili o intermedie (scuola aperta, parrocchia, governo locale, vicinato, reti di solidarietà)

allo scopo di aiutare l’individuo ad imparare a raggiungere il proprio equilibrio nelle crisi, aiuto per gestire la propria vita

D) sostegno alle reti di conoscenza, rendendo il sistema educativo più flessibile, costruendo reti tra le istituzioni educative

-formazione di base non appiattita sulle esigenze della produzione -sforzi per migliorare la transizione scuola lavoro

8.3. Politiche di tutela in termini dinamici A) individualizzazione del lavoro (disuguaglianza di accesso alla conoscenza, differenze di reddito familiare) e solidarizzazione della società (protezione contro la povertà)

-politiche di solidarietà per il cittadino che impara e lavora più che per il posto di lavoro, per rafforzare la capacità lavorativa piuttosto che i diritti universali

-anche programmi di garanzia di reddito minimo, assicurazione di disoccupazione, assistenza pensionistica e medica più personale, riducendo i costi della mobilità

B) le politiche del lavoro affrontano la domanda di sicurezza in tutte le condizioni sociali, pena la disintegrazione sociale

-politiche di protezione in termini di opportunità, più che in termini difensivi, e in termini di promozione: il lavoratore atipico si aspetta un aiuto a costruire il suo percorso professionale, ad evolvere professionalmente -importanza dell’ambito territoriale

8.4.Osservazioni conclusive -tre orientamenti della politica realistica del lavoro sulla via austera delle riforme

I) permettere di accedere all’impiego al più gran numero offrendo possibilità effettive -via della regolazione globale dello sviluppo con la riduzione drastica degli squilibri economici e incisive politiche di intervento sopranazionali

II) restaurare l’unità sociogiuridica del mondo del lavoro -nel contesto globale: vanificazione del diritto al lavoro, dai diritti sociali ai servizi sociali, sottrazione di risorse ai meccanismi statali

III) ricerca di sinergie tra lavoro e altre forme di partecipazione sociale, protezione degli spazi di socializzazione (corpi intermedi) -inserimento dell’organizzazione del lavoro nell’ecologia sociale integrando l’economia nella società

-il ruolo della collettività come terzo partner del contratto: i sistemi di negoziazione sociale concepiti come dei nuovi meccanismi di gestione dell’incertezza