La domanda di informazioni e analisi a supporto delle imprese

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ECONOMIA E FINANZA DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Analisi storica e prospettica del caso torinese Mercoledì, 24 Settembre 2003 Franco Varetto.
Advertisements

ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI – Competitività e crescita: le risposte della statistica ufficiale «Temi rilevanti di analisi economica:
ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE INTRODUZIONE SESSIONE :BIG DATA, ARCHIVI AMMINISTRATIVI, REGISTRI INTEGRATI. UNA NUOVA VISIONE.
ROMA 23 GIUGNO 2016 OFFICINA MODERNIZZAZIONE - Sinergie, opportunità e criticità per lo sviluppo del Programma di Modernizzazione dell’Istat Nadia Mignolli.
Corso Economia Aziendale-Lez.08 1 Economia Aziendale – 2008/09 Dove vive l’impresa: l’ “ambiente” Oggetto della Lezione.
ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 1. TEMI EMERGENTI: COMPETITIVITA’ E CRESCITA Nuove informazioni statistiche sulle imprese: coerenza micro-macro, multidimensionalità,
ROMA 23 GIUGNO 2016 OFFICINA MODERNIZZAZIONE - Gli strumenti del Programma di Modernizzazione dell’Istat L’Enterprise Architecture in Istat: esperienze.
Economie locali, servizi di mercato e imprenditoria giovanile Conferenza stampa MARIANO BELLA DIRETTORE UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO Venezia, 15 novembre.
ROMA 23 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI L’esperienza di Roma Capitale e della Città metropolitana: un approccio integrato all’uso di dati statistici e amministrativi.
ROMA 23 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 3. INNOVAZIONI E SPERIMENTAZIONI Competenze e ruolo del data scientist INNOVAZIONI E SPERIMENTAZIONI Competenze e ruolo.
Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE IMPRESE COOPERATIVE NEL SISTEMA ECONOMICO DELLA TOSCANA Quinto Rapporto Renata Caselli, Marco Mariani.
una cooperazione difficile (ma vitale per la crescita e il benessere)
Prof. Oronzo Trio (Università del Salento)
LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE
Il valore economico e sociale del settore del vino e dei suoi protagonisti Massimiliano Valerii • Direttore Generale Censis Roma • 17 maggio 2017.
Italia in ripresa, ma ancora in ritardo nel confronto internazionale
Il settore della logistica in Toscana Quadro strutturale e dinamiche di medio periodo ( ) Firenze, 16 aprile 2010 Riccardo Perugi Unioncamere.
Disoccupazione e Crisi
IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA RAPPORTO 2010
Livio Romano | Centro Studi Confindustria SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Lezioni di Marketing per le classi IV RIM Prof. Deborah Oldoni IIS V
Numeri e grafici per capire la salute
IL QUADRO MACROECONOMICO
DI FINANZIAMENTO DELLO SCENARIO DI SUPERAMENTO DELLA CRISI
I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI
Direttore Generale OBI Antonio Corvino
Censimenti permanenti delle unità economiche: orientamenti e scenari nel contesto della modernizzazione Istat – Istituto Nazionale di Statistica Stefano.
Sussidiarietà e… politiche industriali Rapporto sulla sussidiarietà 2015/2016 Foggia, 2 dicembre 2016.
Sociologia dell’organizzazione
Veridicità di fatti e risultati stilizzati nell’industria del beverage
LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE
Gian Luca Bagnara Lecce, 30 marzo 2007
LA CONDIZIONE FINANZIARIA DELLE PMI ITALIANE
VII edizione del Workshop
dei mercati internazionali
economica della Toscana Consuntivo anno 2008
LABORATORIO DI APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO
QUALITÀ E IDENTITÀ LOCALE NEL SEGMENTO VITIVINICOLO:
1.
Health Literacy. Dati, evidenze e ambiti di intervento
Performance delle imprese esportatrici
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2016/2017
Risultato di gestione positivo e previsione di fatturato in crescita per la maggioranza delle aziende IT Dinamica prevista del fatturato 2017 Andamento.
PICCOLE E MEDIE IMPRESE
driver strategico di produttività e crescita delle imprese
Concorrenza perfetta e concorrenza monopolistica
L’analisi dell’ambiente di marketing
Corso di Economia e Gestione delle Imprese
Servizio Stabilità Finanziaria
Osservatorio sullo stato di salute dell’edilizia nel Lazio
Fonti di dati secondari
Le trasformazioni strutturali dei distretti industriali della Provincia di Arezzo ( ) Arezzo, 11 febbraio 2010 Riccardo Perugi Unioncamere.
Management and Computer Science
Dott. Stefano Carrara - Amministratore Leanus Roma, 4 Dicembre 2015
Sistemi informativi statistici
Una Politica Digitale per l’economia
Presidente Confindustria Digitale
Politica Economica Internazionale e Sviluppo
Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a
«COSA DOBBIAMO FARE PER ANDARE NELLA DIREZIONE DESIDERATA ?»:
Business Club Italia Londra, 21 maggio 2015
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2017/2018
ROMA 21 FEBBRAIO 2019 Sistema di restituzione di informazioni statistiche personalizzate alle imprese coinvolte nelle rilevazioni economiche ROMA 26 FEBBRAIO.
TecFor - Tecnologia e Formazione
ROMA, FEBBRAIO 2019 Recupero di dati contabili da testi non strutturati di bilanci d’impresa disponibili sul sito Telemaco attraverso tecniche di text-mining.
PROGETTARE IL FUTURO PROMUOVERE UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE Addendum all'Accordo Intesa Sanpaolo - Confindustria.
PROGETTARE IL FUTURO PROMUOVERE UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE Addendum all'Accordo Intesa Sanpaolo - Confindustria.
OSSERVATORIO FEDERLAZIO EDILIZIA
FIOM-CGIL Lombardia ESTA’ Economia e Sostenibilità
L’organizzazione della finanza internazionale
Transcript della presentazione:

La domanda di informazioni e analisi a supporto delle imprese COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E RELAZIONI SOCIALI IN TRASFORMAZIONE UNA SFIDA PER LA STATISTICA UFFICIALE TEMI EMERGENTI La domanda di informazioni e analisi a supporto delle imprese 22 GIUGNO 2016 14.30 | 16.00 Livio Romano | Centro Studi Confindustria

L’eredità della lunga recessione Distribuzione della variazione % degli addetti per settori manifatturieri, 3Q 2015 su 3Q 2013 L’eredità della lunga recessione La lenta ripartenza dell’economia italiana dopo 7 anni di crisi quasi ininterrotta deve fare i conti con un sistema produttivo fortemente eterogeneo al suo interno. Fonte: Istat.

L’eterogeneità ha radici strutturali % Return of Assets La forte eterogeneità nelle performance degli ultimi anni non è però una novità per il Paese. È il riflesso di un sistema produttivo altamente parcellizzato al suo interno in una moltitudine di soggetti imprenditoriali, che già prima del 2008 presentava una dinamica molto differenziata. L’eterogeneità infatti è l’outcome “naturale” in un contesto di accresciuta competizione internazionale in cui i vantaggi competitivi dipendono innanzitutto dalle capacità organizzative delle singole imprese di adattarsi costantemente alle condizioni di mercato. Fonte: Elaborazioni Istat e CSC su dati Cerved.

L’eterogeneità ha radici strutturali % Return of equity, Centili di imprese per classe di redditività “Solo alcune imprese particolarmente dotate di risorse tecnologiche e imprenditoriali hanno avuto la possibilità o la volontà di valorizzare le opportunità emergenti e di consolidare un posizionamento competitivo sufficientemente robusto (...). Per le altre, l’alternativa è stata (…) un ripiegamento verso segmenti della domanda meno minacciati dalla concorrenza internazionale e dall’innovazione oppure verso mercati di dimensioni troppo piccole e di connotazioni così “locali” da assicurare comunque una profittabilità minima soddisfacente (almeno prima della crisi finanziaria).” (Arrighetti e Ninni, 2014, p. 30) Classe di redditività 2000 2007 2010 >150 1 >100 2 >50 6 5 >40 9 8 >30 15 13 >20 24 22 >10 40 28 >5 53 54 41 >0 77 78 69 >-15 89 85 >-30 92 93 90 >-100 97 95 >-350 98 Fonte: Elaborazioni Istat e CSC su dati Cerved.

Analizzare i modelli di comportamento delle imprese Ripartizione % delle strategie di innovazione per settore, Campione di paesi europei, CIS 2000 “Firms may adopt widely different strategies, even in similar selection environments such as sector or country, because they start from different resource bases, interpret the environment differently, and use different models for reaching decisions on thier strategies” (Srholec e Verspagen, 2012) . L’eterogeneità è funzione delle competenze tecniche, organizzative e manageriali di ciascuna impresa che si riflettono nelle scelte organizzative e strategiche intraprese, determinando in ultima analisi la performance. Il fenomeno ha una dimensione che travalica i tradizionali confini statistici delle classificazioni settoriali e di classe dimensionale. Fonte: Srholec e Verspagen (2012).

Integrare dati hard e soft Comprendere quali siano i modelli di comportamento “virtuosi” significa integrare l’analisi delle variabili quantitative tradizionalmente usate nell’analisi economica (investimenti, produttività, export, spesa in R&S, etc.. ), con le variabili strategico- organizzative (modelli di governance, di innovazione) che hanno per loro natura una dimensione soft data.

Alto il potenziale conoscitivo del “Registro Integrato” La scelta compiuta dall’ISTAT di costruire una banca dati complessa, che integra dati di diversa fonte in un unico archivio integrato, rappresenta un salto di qualità importante nell’offerta statistica. Nelle sue intenzioni risponde all’esigenza di avere uno sguardo ampio e multidimensionale al problema dell’eterogeneità.

Ostacoli potenziali L’effettivo beneficio per chi (come il CSC) intende utilizzare il patrimonio informativo contenuto nel registro integrato dell’ISTAT, dipenderà in modo cruciale dalla misura in cui: Lo spettro delle variabili, soprattutto qualitative, incluse sia sufficientemente ampio Onnicomprensivo ex-ante o integrabile ex-post L’archivio sia facilmente accessibile; Rivedere la logica di funzionamento del Laboratorio Adele I dati abbiano una profondità temporale sufficiente a studiare le dinamiche firm-specific.

Un caso pratico: Analisi dei modelli di innovazione in Italia Integrare informazioni contenute nella CIS, con altre indagini qualitative nonché con variabili quantitative fornite dagli archivi amministrativi.