3. Le distorsioni nell’approccio sinottico-razionale
Il ruolo del decisore Individua il problema Definisce gli obiettivi Vaglia le alternative ipotetiche Sceglie la soluzione più adatta Problema: la motivazione del personale e la condivisione degli obiettivi
Simulare l’allestimento di un servizio Contenuto: assistenza domiciliare Beneficiari: popolazione anziana Soggetto proponente: comune Soggetto attuatore: cooperativa sociale Operatori coinvolti: assistenti domiciliari Altri stake-holders: …………………………
La definizione degli obiettivi Non consiste nella pura e semplice elencazione di ciò che si prevede di raggiungere in tempi definiti Richiede processi di negoziazione tra i diversi attori coinvolti
Assistente domiciliare obiettivo Mission servizio Assistente sociale Anziana Assistente domiciliare
La distanza tra decisore ed esecutore Aspetti problematici Critica di Lanzara: “nella maggior parte delle situazioni della vita – e soprattutto nelle organizzazioni – la progettazione è un processo d’indagine e di strutturazione collettiva che avviene mediante transazioni e conversazioni tra più attori in interazione”
La comparazione preventiva tra corsi di azione alternativi Non è sempre possibile, soprattutto nel caso di interventi sperimentali L’approccio sinottico-razionale non aiuta a pensare il progetto come uno strumento flessibile, capace di adattamenti progressivi, di riorientare i processi decisionali, di definire a tappe successive altri elementi