Il disastro di Fukushima
Come inizia… L’11 marzo 2011 alle 14:46 ore locali, al largo delle coste nord-orientali del Giappone, nella regione di Tohoku, la terra, a 30 chilometri di profondità, trema: una scossa di magnitudo 9, che fa innalzare le acque sovrastanti fino a generare uno tsunami con onde maggiori di 10 metri (fino a 40 raccontano le cronache, come registrato nella città di Miyako, nella prefettura di Iwate, tra le più colpite dal maremoto).
Come continua… Le onde dello tsunami viaggiano fino ad abbattersi sulla costa, lasciando numeri spaventosi a testimonianza del loro passaggio: almeno 15.700 i morti, oltre 4.600 i dispersi, 130mila gli sfollati, 332mila gli edifici distrutti. E ancora: migliaia di strade e decine di ponti e ferrovie distrutte dalla forza dell’acqua.
Il vero disastro Ma a peggiorare il bilancio dell’11 marzo 2011 è senza dubbio l’incidente avvenuto alla centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi, il peggiore che la storia ricordi insieme Chernobyl, col quale condivide il triste primato di incidente di livello 7.
I morti… Le radiazioni fuoriuscite a Fukushima potrebbero provocare da un minimo di quindici fino a un massimo di 1.300 morti, e tra 24 e 2.500 casi di cancro. Alle stime sulle vittime si devono aggiungere circa 600 morti registrati nell'evacuazione della zona intorno alla centrale, soprattutto anziani e malati cronici, sia per l'esposizione alle radiazioni sia per l'affaticamento.
Gli errori… Secondo il modello l'evacuazione avrebbe impedito solo 245 morti per le radiazioni. Quindi la decisione di allontanare le persone è costata più vite di quante sia riuscita a salvarne. Le evacuazioni qui sono state più immediate rispetto Chernobyl in realtà…ma tuttavia non hanno contribuito molto. IL tumore alla tiroide, anche qui, è stato quello che ha colpito maggiorente.
Fine