… tra le tante risorse, un forte rischio: il cyberbullismo Navigando in rete… … tra le tante risorse, un forte rischio: il cyberbullismo

BULLISMO e CYBERBULLISMO… Cosa mi viene in mente? (Brainstorming che coinvolga adulti e ragazzi)

BULLISMO Non il semplice atteggiamento di un singolo (dal tedesco buhle = bellimbusto) MA Una specifica modalità di relazione tra uno o più soggetti forti che si avvalgono della propria superiorità per danneggiare un soggetto più debole (dall’inglese bullying = maltrattare) Matrice relazionale del fenomeno

Cyberbullismo Con il termine cyberbullismo si identificano le azioni aggressive ed intenzionali, eseguite attraverso strumenti elettronici (sms, mms, immagini, foto o video clips, chiamate telefoniche, e-mail, chat rooms, istant messaging, siti web offensivi), da una persona singola o da un gruppo, che mirano deliberatamente a far male o a danneggiare un coetaneo che non può facilmente difendersi e che si ripetono nel tempo, protraendosi per settimane, mesi o talvolta anni. (Smith, 2007)

Caratteristiche in comune C’è una vittima designata che non è in grado di difendersi; È un’azione che, in maniera inequivocabile, intende procurare sofferenza o danneggiare la vittima; Gli attacchi informatici sono persistenti, si ripetono nel tempo (settimane, mesi e anni)

Caratteristiche differenti Caratteristiche del BULLISMO Caratteristiche del CYBERBULLISMO L’aggressione coinvolge tutti gli studenti della classe e dell’Istituto. I bulli sono studenti, compagni di classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima. Presenza di feedback tangibili da parte della vittima ai quali il bullo non presta attenzione. Media Disinibizione sollecitata dalle dinamiche del gruppo classe. Il bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali, rendendosi visibile. Deresponsabilizzazione: “Stiamo scherzando”, “Non è colpa mia”. Le azioni bullistiche avvengono durante l’orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa Nell’aggressione possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo. I cyberbulli possono essere anonimi, fingersi anonimi e sollecitare l’inclusione di altri “amici” anonimi  Difficile reperibilità Mancanza di feedback tangibili sul proprio operato, “Io non posso vedere te”! e conseguente insufficiente consapevolezza sugli effetti delle proprie azioni. Alta Disinibizione: i cyberbulli tendono a fare online ciò che non farebbero nella vita reale  indebolimento delle remore etiche. Depersonalizzazione: le conseguenze delle proprie azioni vengono ascritte alla “personas” o “avatars” create. Le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24  assenza di limiti spaziotemporali.

Tipologie di cyberbullismo FLAMING - Messaggi elettronici violenti e volgari mirati a suscitare “battaglie” verbali online. HARASSMENT - Invio ripetuto di messaggi offensivi, scortesi e insultanti. DENIGRATION - Sparlare di qualcuno online. Inviare o pubblicare pettegolezzi e dicerie crudeli su una persona per danneggiarne la reputazione o le amicizie. IMPERSONATION - Violare l’account di qualcuno, farsi passare per questa persona e inviare messaggi per dare una cattiva immagine della stessa, crearle problemi o pericoli e danneggiarne la reputazione o le amicizie. EXPOSURE - Pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti su un’altra persona TRICKERY - Spingere con l’inganno qualcuno a rivelare segreti o informazioni imbarazzanti e poi condividerle on line. EXCLUSION - Escludere intenzionalmente qualcuno da un gruppo online, come una “lista di amici”. CYBERSTALKING – Molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura.

Lavoro in gruppo sulle immagini La vittima : cosa prova? Cosa può fare? Il bullo: cosa prova? Cosa può fare? Gli spettatori: cosa provano? Cosa possono fare? Gli adulti: cosa provano? Cosa possono fare?

Lavoro in gruppo a partire dalle immagini…

Come difendersi Per prevenire e per dare uno stop al fenomeno se è già in atto La strategia chiave:PARLARNE…

Per i genitori: spiegare ai propri figli cos’è il cyberbullismo e quali sono le conseguenze (psicologici, legali,…); confrontarsi con loro sul corretto uso di internet e accompagnarli (soprattutto all’inizio) nell’esplorazione di questo nuovo mondo (più per noi che per loro?) in modo discreto e rispettoso; porre dei limiti ai siti frequentati, attivando anche -se necessario- gli opportuni “blocchi”; dire loro che, chiedendo aiuto, è possibile porre fine alla violenza e “smascherare” il bullo. Per i ragazzi: Proteggersi, evitando di fornire le vostre informazioni private (impostare nickname generici, evitare esibizioni inutili di proprie foto, non confidare in chat o forum dettagli della vita privata); parlarne con gli adulti e chiedere consigli su come affrontare il bullo; evitare di rispondere con comportamenti rabbiosi (gli daresti il divertimento che cerca); non mostrare però neanche debolezza nelle risposte ma mantieni forza e fermezza (sfrutta anche tu la rete: lui non può vedere qual è la tua reazione iniziale). Per entrambi: informare i moderatori dei siti e, se è il caso, anche l’Autorità Giudiziaria, poi informare il bullo di ciò che state facendo- potrebbe dissuaderlo dal continuare (al fine di una denuncia può anche essere utile registrare i messaggi che ti offendono).

BULLISMO E CYBERBULLISMO PERCHE’ LE VITTIME SONO PRESE DI MIRA PER LA SUA TIMIDEZZA PER CARATTERISTICHE FISICHE ORIENTAMENTO SESSUALE PERCHE’ STRANIERO PER LA SUA ESTRAZIONE SOCIALE PER LA SUA DISABILTA’