Notai e notariato Ottobre 2016.

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Notai e notariato Ottobre 2016

Il notariato italiano «La categoria sociale dell’Italia medievale più nota in assoluto» (A. Bartoli Langeli, Introduzione, in A.B.L., Notai, Roma 2007) La stragrande maggioranza dei documenti conservati negli archivi sono documenti notarili La dichiarazione di autografia è il requisito dell’autenticità del documento: firma deriva da «firmare», rendere fermo e valido erga omnes, autentico e pubblico, ciò che sta scritto sopra

Successivamente il boom dei notai li rende meno caratterizzati La storia di un ceto Tra IX e XI secolo i notai sono una categoria compatta e chiusa, tipica delle società «oligoalfabete» Successivamente il boom dei notai li rende meno caratterizzati Nel secolo XIII e XIV cifre impressionanti nelle matricole notarili [che cos’è una matricola]

L’aumento del prestigio dei notai dipese anche dalla loro sempre più accurata preparazione professionale che per crescere poté contare sui manuali di ars notaria elaborati nel corso del XIII secolo, il più importante dei quali è in assoluto quello dovuto al magister bolognese Rolandino Passeggeri. Il grande valore e l’efficacia del lavoro di Rolandino si possono cogliere guardando all’ampia circolazione della sua opera che in pochi anni superò non solo i confini bolognesi, ma anche quelli italiani per diffondersi oltre le Alpi

(percentuale ovunque del 1,5-2%, ma a Treviso il 5%) La storia di un ceto Milano 900-1000 Firenze 870 Treviso 500 Perugia 480 Piacenza 400 (percentuale ovunque del 1,5-2%, ma a Treviso il 5%) La crescita è dovuta al grande incremento dell’apparato amministrativo cittadino, che ha bisogno dei notai. Un ceto che trova la sua ragion d’essere nel servizio pubblico, e che in futuro per riciclarsi farà fatica I preti notai a Venezia e non solo. Relinquere laicis que laicorum sunt

Apparato comunale e notai Il collegio notarile e il comune: Il collegio fornisce (semestralmente, annualmente….) un tot di funzionari al comune Rotazione o specializzazione?

I notai tardomedievali e moderni tra crisi e trasformazione Dalla fine del Trecento in poi si formano apparati statuali ‘propri’, delle vere burocrazie insomma Il numero dei notai cala (qualche volta c’è una ‘serrata’, come a Venezia e Genova) e si avvia la trasformazione verso il moderno notariato /libero professionista al servizio di privati/ [comunque, rapporto organico con il potere, funzionale ai ceti dominanti]

Il punto critico: il passaggio dalla charta all’instrumentum Tra XI e XII secolo, il ‘decollo’ del notariato italiano Emerge progressivamente, per piccoli indizi progressivi, la credibilità assoluta del documento redatto dal notaio: il notaio assume l’autonoma capacità di documentare. Dalle sottoscrizioni alla notitia testium Il valore forte della rogatio

1106 gennaio 9 Matilde tiene un placito (tribunale) e si esprime in favore della gente di Melara, del monastero di S. Salvatore di Pavia, concedendo il diritto di nutrire i maiali nel bosco discusso dai suoi homines fideles † Ego Ubaldus iudex interfui et subscripsi MATILDA DEI GRATIA SI QUID EST SUBSCRIPSI XP Actum anno dominice Incarnationis millesimo C VI V idus Ianuarii apud castellum per manum Frugerii archipresbiteri et cappellani…

Dalla charta all’instrumentum http://www.archiviodistatomilano.it/autenticita-affidabilita-riservatezza-dei-documenti-nei-secoli/il-ruolo-del-notaio/

Dalla charta all’instrumentum Dunque, durante il XII secolo le scritture documentarie prodotte nelle città dell’Italia centrale e settentrionale furono al centro di un processo evolutivo concluso nel Duecento quando si definirono i caratteri fondamentali dell’instrumentum publicum: l’atto che è considerato autentico perché rogato secondo un preciso formulario da uno scrivente riconosciuto titolare della publica fides e che possiede valore probatorio anche nella forma dell’imbreviatura redatta sul quaderno del notaio

La triplice redazione dell’instrumentum notarile Gli appunti L’imbreviatura La extensio o redactio in mundum («copia in bella»)

La storia del notariato come storia intellettuale Fra XI e XII secolo i notai si liberano del latino fossilizzato del passato e scrivono in latino grammaticale Si liberano della vecchia grafia corsiva e scrivono in minuscola Si formano nelle scuole cattedrali di arti liberali, ove gramatica e dictamen erano coltivati da tempo

Comune e notai Principio generale: I caratteri formali dei documenti pubblici, gli operatori specializzati che li producono, la prassi che li determina, dipendono dalla natura, organizzazione, concezione del potere esercitato dagli agenti politici, e a loro volta le illuminano. E’ importante l’idea di potere che si ha. E alle origini i ceti dirigenti dei comuni le idee chiare non ce le hanno affatto.

Il primo Comune perciò aveva bisogno dei notai. Comune e notai Il primo Comune perciò aveva bisogno dei notai. Essi gli erano necessari per costituire la propria autonomia, per legittimarsi come soggetto pubblico. I notai «sanno come si fa» a produrre un documento che abbia valore legale. In un certo senso, il comune – che è dal punto di vista formale un ente ‘rivoluzionario’, privo di legittimità – è semplicemente un cliente specialissimo dei notai - notai a loro volta un po' speciali, eminenti per preparazione e prestigio.

Comune e notai C’è un rapporto privilegiato tra Comune iniziale e alcuni ben individuati redattori: si va dai notai più bravi, che hanno più ‘fantasia’ e più originalità, e nello stesso tempo un alto rigore formale. Questa situazione conferì ai notai, come in genere agli specialisti della cultura giuridica, larghissime occasioni di intervento propriamente politico e ideologico . Nel loro campo specifico, quello della scrittura documentale, i notai diedero insieme consapevolezza e fondamento alle strutture del potere, agli organi dell'autogoverno cittadino, al raccordo tra le componenti politiche. C’è però un grave inconveniente politico

I notai e la politica comunale Il carattere sostanzialmente strumentale della loro attività non contribuì a correggere l'instabilità intrinseca al regime comunale duecentesco. Al contrario la favoriva, la potenziava. Infatti l'intervento notarile provvedeva di pari autonomia e giustificazione così gli organi del potere ufficiale come i gruppi consortili e corporativi che operavano per la loro sostituzione, così il comune come i particolarismi che lo mettevano continuamente in crisi.

Uno strumento essenziale dell'attività del governo comunale era la produzione e la tenuta regolare della documentazione politica e amministrativa: compito dei notai

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