Non … sto con gli ippopotami!
“Ecco, ora, io ho fatto sia Beemot che te.
Esso mangia erba verde proprio come il toro.
Ecco, ora, la sua potenza è nei suoi fianchi,
E la sua energia dinamica nei fasci muscolari del suo ventre.
Curva la coda come un cedro;
I tendini delle sue cosce sono intessuti.
Le sue ossa sono tubi di rame;
Le sue forti ossa sono simili a verghe di ferro battuto.
È il principio delle vie di Dio;
Il suo Fattore può accostare la sua spada.
Poiché i monti stessi gli portano il loro prodotto,
E lì giocano tutte le stesse bestie selvagge del campo.
Giace sotto le spinose piante di loto,
Nel nascondiglio delle canne e
nel pantano.
Le spinose piante di loto lo coprono con la loro ombra;
I pioppi della valle del torrente lo circondano.
Se il fiume si fa violento, non corre per il panico.
È fiducioso, anche se il Giordano irrompesse contro la sua bocca.
Davanti ai suoi occhi può qualcuno prenderlo?
[Gli] può qualcuno forare con lacci il naso?”
Forse …
Ma ricorda:
E’ apparentemente tranquillo …
Ma quando sbadiglia, fa paura
Era esagerato, … cosi:
Certo che più piccolo, è meglio!
Lo scrittore, Mosè, sapeva di cosa parlava:
FINE (Giobbe 40:15-24) da Walter 01/09