La guerra fredda e il mondo bipolare

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Transcript della presentazione:

La guerra fredda e il mondo bipolare Lezioni d'Autore

Le relazioni tra USA e URSS e la creazione del nuovo ordine mondiale nel secondo dopoguerra → Un ordine bipolare destinato a durare fino al 1991

Dal sito www.thefeeherytheory.com

I vincitori: ideologie, valori, assetti politico-istituzionali URSS: paese comunista, a partito unico economia pianificata e centralizzata, etica anti-individualistica fondata su disciplina e sacrificio USA: democrazia dalle ampie libertà personali, economia basata sul libero mercato e la libera iniziativa, etica individualistica, centrata sul successo personale

I vincitori: gli assetti geopolitici postbellici L’URSS vuole veder legittimato il suo ruolo di grande potenza e sviluppare un campo socialista chiuso e autosufficiente; esige riparazioni e sicurezza ai propri confini attraverso il controllo dell’Europa orientale. Gli USA vogliono contenere l’espandersi dell’influenza sovietica (politica del containment) e dare vita a un mercato mondiale in regime di libera concorrenza e in un contesto internazionale di democrazie.

L’Europa divisa in due Due contrapposti blocchi di alleanze, due aree ideologicamente avverse, caratterizzate da economie e sistemi politico-ideologici alternativi. Una frontiera divide in due la Germania (1949) → il muro di Berlino (dal 1961) Churchill nel 1946: la “cortina di ferro”

Un nuovo baricentro del potere mondiale Il confronto bipolare si allarga su scala mondiale e gran parte del mondo viene spartito in sfere di influenza. Il nuovo ordine bipolare vede contrapporsi: ‘mondo libero’ e ‘mondo socialista’, ‘imperialismo americano’ e ‘totalitarismo sovietico’, Democrazia e Comunismo. La guerra fredda: ideologia e propaganda → strumenti che permettono a URSS e USA di rafforzare le rispettive identità e il consenso interno a ciascun paese, la coesione all’interno degli schieramenti e la legittimazione esterna.

USA-URSS: l’equilibrio del terrore Americani e sovietici non arrivarono mai a uno scontro armato ‘caldo’, perché un conflitto con armamenti atomici (di cui gli USA sono dotati dal 1945 e l’URSS dal 1949) avrebbe reso la vittoria di una delle due parti talmente costosa e catastrofica per entrambi i contendenti da divenire impossibile. → USA e URSS stabiliscono fra loro una pax armata in cui armamenti atomici e missili a lunga gittata fungono da deterrenti.

La Realpolitik 1 Un mutuo e rispettato armistizio: → il riconoscimento delle rispettive sfere di influenza e il conseguente ‘diritto’ di entrambe le potenze di stroncare, all’interno della propria sfera, qualunque tentativo volto a mutare la situazione esistente.

La Realpolitik 2 Gli USA non interferiscono in occasione della repressione sovietica della rivolta di Berlino Est (1953) o della rivoluzione ungherese (1956) né reagiscono all’invasione della Cecoslovacchia (1968) o al colpo di stato militare in Polonia (1981) L’URSS accetta che venga debellata la resistenza comunista in Grecia (1948) e che comunisti italiani e francesi siano estromessi dai governi di coalizione (1947); non reagisce al colpo di Stato di Pinochet, attivamente appoggiato dagli USA, contro il governo cileno di Salvador Allende (1973)

11 settembre 1973, colpo di stato in Cile

11 settembre 1973, colpo di stato in Cile

Il Muro di Berlino

Il Muro di Berlino

Il Muro di Berlino

Sovranità nazionale nei territori egemonizzati La sovranità nazionale è ridottissima nei territori egemonizzati dall’URSS, che non permette ‘vie nazionali’ al socialismo. È maggiore nei paesi egemonizzati dagli USA che però: - in America Latina, sostengono iniziative e Stati illiberali e antidemocratici - Attuano forme di intimidazione e discriminazione dove esistono partiti comunisti forti → La caccia alle streghe (il maccartismo)

La caccia alle streghe: il maccartismo

Fenomeni disgregativi La rottura fra l’URSS e la Jugoslavia di Tito nel 1948 La rottura con la Cina alla fine degli anni Cinquanta

Le nazioni che resistono ai due allineamenti - La Francia di De Gaulle nel 1964 ritira le forze armate francesi dalla NATO - Austria, Svizzera, Finlandia, Svezia - Tentativi di sviluppo autonomo. I cosiddetti paesi ‘non allineati‘ oppongono alla logica della rivalità fra Est e Ovest, quella di una collaborazione fra Nord e Sud per lo sviluppo economico e sociale (Conferenza di Bandung, 1955 e di Belgrado, 1961)

Bandung, 1955. Nella foto: Tito, Nehru, Nasser

La spartizione del mondo Lo scontro freddo fra USA e URSS congela conflitti interetnici o religiosi o indipendentistici (Balcani, Medio Oriente, Caucaso). Stati Uniti: guerra di Corea e del Vietnam URSS: guerra dell’Afghanistan. Il conflitto arabo-israeliano. In America Latina gli USA mantengono, con l’eccezione di Cuba, un’incontrastata influenza spegnendo i movimenti rivoluzionari, i governi filo-cubani e sostenendo golpe e regimi militari.

La spartizione del mondo L’allargamento della guerra fredda al mondo: ne amplifica il carattere militarizzato, sostiene la corsa agli armamenti finisce per mostrare l’asimmetria del bipolarismo, a favore degli Stati Uniti

Il decorso della guerra fredda: la prima fase 1945: Yalta (febbraio), Potsdam (luglio-agosto) → Il containment, Istituzione dell’ONU (ottobre), Processo unitario ai crimini di guerra, terrore nucleare come fattore dissuasivo 1947: Istituzione del Cominform 1948: Blocco sovietico di Berlino 1949: Istituzione del Comecon, Costituzione del Patto Atlantico, Divisione della Germania in Repubblica federale tedesca e in Repubblica democratica tedesca. 1950-1953: Guerra di Corea 1955: Costituzione del Patto di Varsavia 1961: Costruzione del muro di Berlino 1962: Crisi dei missili a Cuba

Il decorso della guerra fredda: la seconda fase (1963-1979) Guerra del Vietnam (1961-1973), Guerre arabo-israeliane Intervento militare a Praga (1968) Golpe cileno (1973) Sviluppo della coesistenza ‘pacifica’: 1972 reciproco riconoscimento delle due Repubbliche tedesche 1963-1972 firma dei primi trattati sulla limitazione degli armamenti nucleari e loro effettiva prima riduzione 1975 sottoscrizione degli accordi di Helsinki che sanciscono lo status quo dell’Europa divisa

Il decorso della guerra fredda: la terza fase Iniziale ‘ri-glaciazione’ provocata dall’intervento sovietico in Afghanistan, (1979-1989), dalla repressione in Polonia (1981), dal dispiegamento dei missili SS 20 e Pershing, dalle crisi in Salvador e Nicaragua. Metà degli anni Ottanta: ripresa della distensione La fine di un mondo bipolare: → 1989: cade il Muro di Berlino → 1990: riunificazione tedesca → 1991: implode l’URSS

1989, cade il Muro di Berlino

Chi comincia la guerra fredda? Espansionismo URSS che sovietizza l’Europa orientale, predice il crollo del capitalismo e agita la rivoluzione mondiale. Espansionismo USA che vuole isolare il blocco sovietico nei suoi confini (containment), ricostruire un sistema economico mondiale improntato sulle regole del capitalismo, garantirsi l’esportazione di merci e capitali. Inconciliabilità fra due sistemi politici, economici e ideologici alternativi, entrambi a vocazione universalistica e che vedono l’uno nell’altro una minaccia alla propria esistenza

FINE Lezioni d'Autore