INDICE L’ambiente Adattamenti La larva Isistitus brasiliensis Squalo abissale
I MOSTRI DEGLI ABISSI NICCOLO SICOMORI 1D
L’AMBIENTE L'ambiente abissale, secondo la classificazione ecologica degli ecosistemi inizia da circa 200 metri di profondità, dove, in genere, si ha la fine della scarpata continentale e l'inizio della piana abissale e dove la quantità di luce che arriva non è più sufficiente a sostenere la fotosintesi clorofilliana delle piante. L'ecosistema del mare profondo è dunque completamente dipendente dalla "pioggia" di rifiuti e sostanze organiche che scendono dall'alto. A profondità ancora più elevate, al buio ed alla carenza di cibo si aggiungono pressioni elevatissime (la pressione aumenta di 1 atm ogni 10,33 metri di profondità), freddo (la temperatura sul fondo degli oceani raramente si discosta da 0 °C) e la scarsissima densità di popolazione, che rende difficoltoso l'incontro dei sessi nel periodo della riproduzione. In compenso l'ambiente del mare profondo è straordinariamente stabile, con temperature assolutamente costanti durante l'anno.
ADATTAMENTI L'ambiente abissale, secondo la classificazione ecologica degli ecosistemi inizia da circa 200 metri di profondità, dove, in genere, si ha la fine della scarpata continentale e l'inizio della piana abissale e dove la quantità di luce che arriva non è più sufficiente a sostenere la fotosintesi clorofilliana delle piante. L'ecosistema del mare profondo è dunque completamente dipendente dalla "pioggia" di rifiuti e sostanze organiche che scendono dall'alto. A profondità ancora più elevate, al buio ed alla carenza di cibo si aggiungono pressioni elevatissime (la pressione aumenta di 1 atm ogni 10,33 metri di profondità), freddo (la temperatura sul fondo degli oceani raramente si discosta da 0 °C) e la scarsissima densità di popolazione, che rende difficoltoso l'incontro dei sessi nel periodo della riproduzione. In compenso l'ambiente del mare profondo è straordinariamente stabile, con temperature assolutamente costanti durante l'anno. Uno degli adattamenti più noti al buio degli abissi è la presenza di fotofori, ovvero di organi in grado di produrre luce. Sono presenti in quasi tutte le specie di pesci di profondità ed hanno sia funzioni di riconoscimento intraspecifico (come avviene, ad esempio, nei Myctophidae) sia di "esca" per attrarre le prede come nei Ceratiidae
LA LARVA La larva è un embrione animale che conduce vita libera e che diventerà adulto attraverso una o più metamorfosi che possono essere drastiche o graduali. La larva può avere spesso sembianze completamente differenti dall'individuo adulto e può passare attraverso vari stadi di trasformazione.
ISISTIUS BRASILIENSIS Lo squalo tagliatore (Isistius brasiliensis), detto anche squalo sigaro o squalo stampo da biscotti, è una piccola specie di squalo della famiglia dei Dalatiidi. Vive nelle acque oceaniche tropicali di tutto il mondo, soprattutto attorno alle isole, fino a profondità di 3700 metri. Verso l'imbrunire sale in superficie, per poi ridiscendere all'alba fino a profondità di 3000 metri, dove trascorre le ore diurne. Lungo solo 42-56 centimetri, lo squalo tagliatore ha un lungo corpo cilindrico con muso corto e smussato, grandi occhi, due minuscole pinne dorsali prive di spina ed una grande pinna caudale. Di colore marrone scuro, ha il ventre ricoperto di fotofori che emettono luce; attorno alla gola e alle fessure branchiali è presente un «collare» scuro.
SQUALO ABISSALE Come per gli altri melanocetidi, anche M. johnsonii presenta uno spiccato dimorfismo sessuale: la femmina presenta un corpo tozzo e tondeggiante, occupato per oltre la metà dalla grossa testa con mandibole enormi, provviste di forti e grossi denti appuntiti. Sulla fronte spunta un'antenna mobile, l'illicio, provvista sulla punta di fotofori, che utilizza come esca luminosa per catturare le prede. Il resto del corpo è piccolo e allungato. Il maschio invece ha corpo tozzo e tondeggiante, con grande bocca provvista di denti. Le pinne in entrambi i sessi sono piccole e arrotondate. La livrea è molto semplice: un uniforme bruno scuro o nero lucido. La femmina può raggiungere i 18 cm, il maschio non supera i 3.