INDUSTRIE TRAENTI E INNOVAZIONI IN GRAN BRETAGNA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La rivoluzione industriale
Advertisements

Ruolo economico dello Stato Modalità di intervento dello Stato nell’economia: spesa pubblica, welfare State, gettito fiscale. Forme meno visibili di intervento:
IL PROCESSO TRIBUTARIO:FONTI Articoli 5 e 102 della Costituzione D.Lgs. 545/92 e 546/92 1Diritto Tributario Professionale.
La Rivoluzione industriale
La globalizzazione Aspetti positivi e negativi Unificazione del mondo in un unico mercato Globalizzazione: fase storica di rapide e profonde trasformazioni.
IL DISTRETTO DI CARPI Prospettive e dilemmi dei distretti industriali con elevata presenza di imprenditorialità immigrata IL DISTRETTO DI CARPI Prospettive.
Azienda E’ un organizzazione di persone e beni economici che mira al soddisfacimento dei bisogni umanibisogni umani.
Economia Aziendale. Definizione Individui che danno origine al sistema ed a vario titolo partecipano all’attività aziendale.
…allo scopo di soddisfare i bisogni delle persone che li compongono Sin dall’antichità, l’uomo per soddisfare i suoi bisogni si è associato con altre persone.
Rivoluzione Industriale! Di...Alessandra, Ludovica, Simone, Marco! FILMATO.
La seconda rivoluzione industriale
4 nuovi bandi per promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità
UOMO E TECNOLOGIA.
La rivoluzione industriale
6. La rivoluzione industriale
La prima rivoluzione industriale
Certificazione ambientale
L’AZIENDA: Nozioni introduttive Corso di Economia Aziendale.
La rivoluzione industriale
I SOGGETTI DEL DIRITTO.
Organizzazioni collettive
ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
La rivoluzione industriale
Le nuove imprese high tech: il caso della Toscana
Progetto “ASSICUR – SIMUL – AZIONE”
Dises Corso di Geografia Economica Lezione del 12 ottobre 2016
PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
K. Marx, Il capitale La produzione capitalistica:
Gran Sasso Science Institute (IT)
Le rivoluzioni agricola e industriale
Le PMI della provincia di Ferrara: quale domanda di innovazione?
lavoro e risorse umane: a. smith
Corso di Economia aziendale
L’imprenditore.
Corso di Economia Aziendale La classificazione delle aziende
La prima rivoluzione industriale Durante il XVIII secolo i mercati europei erano in crescita e non c’era manodopera sufficiente per tenere il passo con.
Le rivoluzioni agricola e industriale
Processo lavorativo e di valorizzazione
I Rivoluzione industriale
Corso di Economia Aziendale
SCHEMA MODELLO DI BUSINESS PLAN
Tutti I diritti riservati © Pearson Italia S.p.A.
La seconda rivoluzione Industriale
La seconda rivoluzione industriale
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell’azienda L’azienda di produzione L’azienda come sistema L’azienda.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda
Rivoluzione agricola e rivoluzione industriale in Inghilterra
La rivoluzione industriale in Inghilterra
La rivoluzione industriale
ECONOMIA-MONDO EUROPEA
Che cosa rappresenta questo dipinto?
COME FA L’AZIENDA A RAGGIUNGERE IL SUO SCOPO?
Il mercato interno e la tutela della concorrenza nell’ordinamento dell’UE I principi.
La seconda rivoluzione industriale
Il commercio internazionale
8 marzo 2004 Il budget 11/01/2019.
BENESSERE, PROSPERITÀ, PACE
1° lezione l’attività economica e il mercato
delle imprese registrate
Lezione N° 1 L’AZIENDA: Nozioni Introduttive
La seconda rivoluzione industriale
Alcuni passaggi-chiave
IMPRENDITORE.
Lezione N° 1 L’AZIENDA: Nozioni Introduttive
La concorrenza perfetta
«La Repubblica si riparte in Regioni, Provincie e Comuni».
Il sistema produttivo italiano
1Il processo produttivo
Comunicazione d’impresa e Responsabilità Sociale d’Impresa
I Tipi di società 1. Società semplice Società Commerciali Art. 2249: oggetto limitato ad attività non commerciali Distinzione in base alla natura della.
Transcript della presentazione:

INDUSTRIE TRAENTI E INNOVAZIONI IN GRAN BRETAGNA Prof. Filippo Maraniello

L’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE Fino al Settecento l’attività industriale era svolta in diverse forme che si possono ricondurre sostanzialmente a tre: Artigianato Industria a domicilio Industria capitalistica

L’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE (ARTIGIANATO) Il maestro artigiano assicurava la produzione di una grande varietà di beni, con l’aiuto di operai qualificati e apprendisti che lavoravano nella sua bottega. Gli artigiani che esercitavano lo stesso mestiere o professione (pannaioli, orefici, sarti, calzolai, medici ecc.) facevano parte di una corporazione. Lo scopo principale delle corporazioni era l’organizzazione dell’attività produttiva per limitare e regolare la concorrenza, in modo da assicurare ai loro associati la continuità e la stabilità del lavoro. Le corporazioni fissavano le tecniche di lavorazione per garantire la qualità del prodotto, decidevano la quantità da produrre, fissavano i prezzi minimi di vendita, i salari massimi dei dipendenti ecc. Le corporazioni svolgevano anche una funzione di mutuo soccorso.

L’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE (INDUSTRIA A DOMICILIO) Era una forma di produzione che si stava sviluppando specialmente nelle campagne e sfuggiva al controllo delle corporazioni. Questo sistema era imperniato sulla figura di un mercante imprenditore che forniva ai lavoranti le materie prime da trasformare e in molti casi gli strumenti di lavoro e periodicamente ritirava il prodotto finito da immettere sul mercato.

L’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE (INDUSTRIA CAPITALISTICA) Era la forma più moderna di produzione, caratterizzata dalla presenza di un imprenditore, che organizzava i fattori della produzione e investiva il capitale necessario, e dalla concentrazione delle attività in un unico luogo (fabbrica, stabilimento). Il factory system nacque, oltre che per iniziativa dello Stato (manifatture reali), ad opera di imprenditori privati.

LE FORME GIURIDICHE DELL’IMPRESA La prima forma di società fu la società in nome collettivo. Successivamente si sviluppò la società in accomandita, nella quale gli accomandatari gestivano l’azienda e ne assumevano la responsabilità, mentre gli accomandanti, che non partecipavano all’attività, rischiavano solo i fondi che avevano investito. L’ultima forma societaria fu la società anonima, i cui soci nel settecento non sempre godevano della responsabilità limitata. Queste imprese si occupavano prevalentemente del commercio marittimo, compagnie di assicurazione ecc. Per evitare speculazioni la costituzione di queste società fu sottoposta a restrizioni fino alla metà dell’Ottocento

LE IMPRESE TRAENTI Le imprese traenti, che furono in grado di imprimere un particolare sviluppo e di coinvolgere anche altri settori produttivi, furono quelle che utilizzavano la forza del vapore. Il ruolo della tecnologia fu essenziale durante la prima rivoluzione industriale, non tanto per le invenzioni quanto per l’innovazione, che consente l’applicazione dell’invenzione al processo produttivo (es. macchine a vapore).

IMPRESE TRAENTI (segue) INDUSTRIA DEL COTONE I motivi di sviluppo furono: Industria nuova (non soggetta a controlli corporativi); Ad alta intensità di lavoro; Aveva già un mercato; Orientata all’esportazione; Concentrazione geografica (Lancashire) che permise di realizzare grosse economia di scala.

IMPRESE TRAENTI (segue) INDUSTRIA DEL FERRO L’industria siderurgica , che si sviluppò in modo rilevante solo dopo la metà dell’Ottocento, principalmente a causa della forte domanda delle ferrovie e dei cantieri navali, presentava le seguenti caratteristiche: Era ad alta densità di capitali; Era organizzata in forma capitalistica, con molti operai e produceva per il mercato; Utilizzava materie prime inglesi (carbone e minerali di ferro); Non produceva beni di consumo, ma beni intermedi o strumentali.