Progettare 16-17 ottobre 2017.

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Progettare 16-17 ottobre 2017

Finalità per la Qualità della vita Sviluppo personale (sviluppare le dimensioni…..) Avere dei diritti (sviluppare la consapevolezza rispetto ai propri diritti) Inclusione sociale (sviluppare competenze per la partecipazione alla vita sociale) Relazioni interpresonali (sviluppare competenze relazionali in rapporto a gruppi e contesti) Benessere emotivo (sviluppare competenze per il controllo delle proprie emozioni) Benessere fisico (sviluppare processi di cura e di rispetto di sè e degli altri) Benessere materiale (sviluppare competenze utili a realizzare compiti lavorativi) L’autodeterminazione (sviluppare competenze nella presa di decisioni in situazioni e per autoprogettualità personale)

INTERVENTO ALLINEATO NEL PERCORSO DI VITA PROGETTO EDUCATIVO F UN Z I ONAME N T O D A C RON INTERVENTO ALLINEATO NEL PERCORSO DI VITA INTERVENTO ALLINEATO DELLE VARIE AGENZIE FUNZIONAMENTO SINCRONICO

ITER PROGETTUALE ESEMPIO http://www.casafamigliadellamamma.net/Progetto%20Educativo%20CFdM.pdf

Progettare Considerare l’interazione sincronica e diacronica tra le dimensioni che strutturano l’esperienza educativa: La dimensione materiale (gli spazi, arredi, tempi e loro articolazione, gli oggetti e la loro funzione di mediazione, i corpi e la loro gestualità, le posture e i movimenti) La dimensione simbolica (i rituali, i significati) La dimensione relazionale (gli affetti e le loro dinamiche, le dinamiche duali e gruppali) La dimensione procedurale (i mezzi, gli strumenti, le procedure, le tecniche).

Fasi della progettazione INDAGINE INIZIALE Osservazione Confronto con l’educando e con la rete Esplorazione dei domini della qualità della vita INTERPRETAZIONE E SINTESI Sintesi dal punto precedente Individuazione dei domini della qualità della vita su cui lavorare NEGOZIAZIONE CONDIVISIONE Negoziazione dei domini con gli educandi e co-negoziazione del progetto di vita Discussione con la rete delle agenzie per armonizzare gli interventi ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO Negoziazione con l’educando Organizzazione dei dispositivi

Il Piano Educativo Individualizzato

Tipi di mediatori (Damiano)

I mediatori attivi Si compiono attraverso l’esperienza diretta, intesa come azione fisico-percettiva. Vengono selezionati a ragione del loro potenziale formativo. Richiedono un’attenta selezione spazio-temporale della loro attivazione. Prescelti per la loro elevata trasferibilità. Necessitano di tempi adeguati all’esperienza….per cui vanno scelti per la loro EMBLEMATICITA’ Vanno collocati strategicamente nel calendario scolastico.

Il mediatore attivo Favorisce l’apprendimento nascosto (esperienza, conoscenza tacita) Essendo fondato sull’esperienza, offre occasioni per lo sviluppo delle routine, delle competenze. E’ SINGOLARE E CONTESTUALIZZATO E’ CONCRETO Aspetti caratterizzanti: suscita motivazione, integra tutte le componenti del soggetto.

Cosa può produrre l’esperienza La conoscenza fisica, percettiva (astrazione empirica…gli aculei del riccio pungono) L’elaborazione di strutture singole che si combinano in un insieme per originare azioni sempre più complesse. Si alimentano processi cognitivi superiori Alimentare la presa di coscienza Riuscire e comprendere

Il caso Minore in comunità perchè allontanato dalla famiglia 6 anni Problemi di comunicazione (linguaggio non adeguato all’età) e relazionali (rifiuto di condividere spazi con altri) Potenzialità: attenzione prolungata sulle attività; accettazione dell’educatore come figura di riferimento

Esercitazione

I mediatori iconici Corrispondenza al reale ma non solo (vedi i ponti…) Far vedere lo schema della realtà (l’atomo) Rendere visibile qualcosa che non è visibile (la circolazione del sangue) Un processo in atto tracciato con un grafico (un elettrocardiogramma) Disegno di un modello di funzionamento (vasi comunicanti) Organizzare (tabelle, mappe, reti) Raccogliere e connettere elementi, estrarre caratteristiche (cataloghi…) Rappresentare spazi da punti di vista diversi (la mappa del percorso)

Requisiti didattici dei mediatori iconici Oggettivazione: rendere manipolabile l’oggetto, nei suoi componenti esplosi (es. il motore). rendere visibile la funzionalità (anche amplificando alcune parti (es. Ochanine) Come operare Lavorare per approssimazioni (osservazione, correzione…si tratta di controllare per chiarire progressivamente i concetti) Supportare azioni di controllo reciproco, di confronto sulle produzioni per migliorare la comprensione

Distanziamento e controllo

La densità Comprendere un elevato numero di informazioni in rappresentazioni rapide e concise

Quale uso di immagini, video (film – documentari), rappresentazioni, fumetti…..?

I mediatori analogici Come simulazione, non solo come rappresentazione La verosimiglianza Videogiochi e realtà virtuale…altra realtà «reale» Giochi di simulazione (fare esperienza), ampliare lo spazio d’azione (tempi, effetti) Giochi strategici (scacchi e abilità matematiche) Immedesimazione e role-play. Problemi: semplificazione, neutralizzazione degli errori, distorsione. Un caso: l’immedesimazione nell’evento storico https://vimeo.com/22296193

La simulazione Importante fornire il tutoraggio e integrare Riprodurre in una situazione protetta problemi ed eventi quanto più possibile simili a quelli del mondo reale, consentendo allo studente di agire in un ambiente controllato e di apprendere dalle conseguenze delle proprie azioni. Joyce e Weil 1996 Importante fornire il tutoraggio e integrare l’esperienza con esempi reali o racconti di esperti.

Role playing Mettere in scena un problema in forma di drammatizzazione per far emergere concezioni implicite, posizioni, strategie che appartengono a ciascun partecipante che riveste un ruolo. Si presta per lo sviluppo di capacità comunicative e relazionali e di atteggiamenti flessibili e adattabili ai diversi contesti. Es. Il funzionamento della comunità (ciascuno deve conoscere ciò che è pertinente con il ruolo che gli è stato assegnato)

I video giochi Evoluzione degli apprendimenti Problematiche Riflessi, percezione Sviluppo di pattern Strategie a diverso livello di complessità Socializzazione Comunicazione (anche in lingua straniera) Problematiche Dipendenza, fissità

L’animazione Modo per intendere il processo educativo e di realizzarlo. DIMENSIONI Sensibilità: alimentare il desiderio di vita, di bellezza, i desideri L’espressività: capacità di dare forma comunicabile a ciò che si sente, si pensa (es. Il teatro del vissuto - Durand) Intersoggettività: entrare in relazione, lavoro comune Immaginazione: capacità di pensare l’inedito, il fantastico

https://www. contina. it/public/progetto%20educativo%20minori https://www.contina.it/public/progetto%20educativo%20minori.pdf La Comunità educativa per minori accoglie fino a 10 giovani adolescenti di età compresa tra i 15 e i 21 anni, inviati dai Servizi Sociali con provvedimenti amministrativi o penali

I mediatori simbolici Sono i mediatori per eccellenza della scuola perché sono efficienti (rapporto tra quantità di informazioni, tempo, economia di gestione). Ma pongono anche il problema della dispersione e distorsione le parole sono capaci di veicolare concetti, costrutti complessi, consentono di essere trattenute in gran numero in memoria…ma possono anche essere volatili se non ancorate a significati le parole possono essere vuote, senza senso se non ancorate da processi consapevoli di significazione alle proprie conoscenze (es.il bambino al centro dell’educazione)

Video di riferimento Intervista all’educatore https://www.youtube.com/watch?v=O5_pWHM-MWg L’ambiente del nido https://www.youtube.com/watch?v=h-uTM1P9qG8

L’educatore al nido https://www.youtube.com/watch?v=E38IqkBJJZc Differenza di genere come ricchezza La professionalità L’educatore domiciliare https://www.youtube.com/watch?v=VopSFRklRJQ Tecniche per la stimolazione cognitiva: autonarrazione, riconoscimento di volti e oggetti, esercizi

Video Comunità per adolescenti con problemi psichici https://www.youtube.com/watch?v=PoqzvsAb74g Analizzare: Il sistema integrato Il progetto di vita Il modello educativo il progetto pedagogico-educativo