La legge n. 287 del 1990 l’art. 1: Il richiamo all’art. 41 della Costituzione I rapporti con il diritto comunitario: l’ambito oggettivo di applicazione I criteri: A) l’esclusione reciproca; B) la doppia barriera Nella giurisprudenza comunitaria: - Una doppia barriera temperata (es.: cd sentenza profumi)
segue Per le operazioni di “concentrazione” il cui valore superi determinate soglie: regolamento n. 4064 del 1989 L’art. 1 della legge n. 287 : criterio nuovo (residuale)
segue Un’ulteriore novità: - La attribuzione alla Autorità di garanzia della competenza a dare attuazione direttamente agli artt. 85 ed 86 (oggi 101 e 102) del Trattato
segue il divieto delle intese restrittive e le deroghe (artt. 2 e 4) Il parallelo con l’art.101 del Trattato Intese verticali: su mercati distinti di prodotti (il caso comunitario Consten & Grundig – 1966 : concorrenza intramarca esclusa dal divieto? Solo ove determina segmentazioni lungo i confini nazionali) Intese orizzontali: sul medesimo mercato di prodotti Problema: si applicano ai liberi professionisti? Nel 1994: indagine conoscitiva sugli ordini professionali
segue l’oggetto e l’effetto dell’intesa Le deroghe Potere di autorizzazione dell’Autorità di singole imprese o categorie di imprese Autorizzazione: provvedimento di natura discrezionale
segue l’abuso di posizione dominante Il parallelo con l’art. 82 del Trattato I problemi interpretativi: Che cos’è posizione dominante? (nella giurisprudenza comunitaria: situazione di potere economico idonea ad ostacolare il mantenimento di una concorrenza effettiva sul mercato e tale da consentire di tenere comportamenti “alquanto” indipendenti nei confronti dei concorrenti, dei clienti e dei consumatori) Individuazione del cd mercato “rilevante” (criterio materiale, geografico, temporale) Quote di mercato detenute nel cd mercato rilevante
segue L’art. 8 : l’impresa pubblica e i diritti “speciali o esclusivi”. Da essi una posizione dominante? In cosa consiste l’abuso di posizione dominante? le ipotesi elencate a titolo esemplificativo
segue le cd concentrazioni v. il regolamento n. 4064/89 al quale gli artt. 5, 6 e 7 della legge italiana fanno rinvio Il potere di mercato (art. 2359 c.c. sul controllo societario : disponibilità da parte del controllante della maggioranza richiesta per le delibere assembleari) L’influenza comunque determinante
segue il potere di autorizzazione dell’Autorità Il rapporto fra le concentrazioni e l’abuso di posizione dominante
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato l’Autorità indipendente Il modello statunitense delle cd Indipendent Regulatory Commissions : limitazione dei poteri delle grandi corporations L’influsso comunitario Il modello italiano negli anni ’70 nel 1974 è istituita la Consob; Negli anni ottanta: la commissione di studio per la modernizzazione delle istituzioni (commissione Piga) individua nelle “amministrazioni indipendenti” una soluzione alle inefficienze dell’amministrazione burocratica
segue I presupposti: -la sussistenza di settori “sensibili” contraddistinti dalla presenza di interessi diversi (individuali, privati collettivi, pubblici, politici) giuridicamente rilevanti Necessità di garanzia dell’indipendenza e di “neutralizzazione” dell’attività svolta dagli organi amministrativi (astensione dalla cura immediata dell’ interesse pubblico primario)
segue Le conseguenze Le autorità indipendenti sono titolari di funzioni e poteri “quasi legislativi” e “quasi giudiziari” (dalla cd broad delegation ad esse della disciplina di ampi settori)
segue L’autorità garante della concorrenza e del mercato come esempio che incarna il modello. La composizione Le competenze I rapporti con gli altri organi