Area Formazione Capi Commissione 6.

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Area Formazione Capi Commissione 6

Comunità capi: sperimentazioni/buone prassi Compito del gruppo di lavoro: occuparsi concretamente dei bisogni emergenti che coinvolgono la vita della comunità capi procedendo ad una ricognizione delle sperimentazioni /buone prassi attuate in alcune Zone e/o Regioni e offrirle alle strutture associative Il Consiglio Generale raccomanda il Comitato Nazionale di diffondere l’utilizzo del nuovo portale con la raccolta di esperienze vissute nelle Regioni e nelle Zone in tema di sviluppo e restituirle alle strutture associative, affinché possa essere uno strumento di diffusione delle buone pratiche Progetto buone prassi e Sviluppo Compito della Commissione sullo Sviluppo: raccogliere tutte le esperienze acquisite nelle Regioni e nelle Zone in termini di Mantenimento & Sviluppo e offrirle alle strutture associative, affinché questa cultura venga consolidata e trasmessa a tutti i livelli dell’Associazione. Il Consiglio Generale raccomanda il Comitato Nazionale di sostenere i due distinti gruppi di lavoro, identificando il tipo di esperienze e sperimentazioni che è utile raccogliere e che può essere pubblicato.

Lorem ipsum Buona Strada – 01 Ottobre 2017 ONLINE Attraverso il nuovo portale censimenti http://buonastrada.agesci.it/ Al Comitato Nazionale è stato raccomandato di fare in modo che possa includere anche nuovi dati (non presenti attualmente sulla Cambusa) a disposizione di tutti i livelli associativi. E’ stata presentata anche l’App AGESCI per la consultazione della posizione di ciascun socio e la possibilità di scaricare il bollino elettronico di censimento. Lorem ipsum

Sviluppo dello Scoutismo in contesti marginali Il Consiglio Generale, per quanto riguarda lo sviluppo in contesti marginali (ad es. nelle “periferie” lontane dai poli centrali regionali) ha dato il mandato al Consiglio Nazionale di sviluppare una riflessione sul tema, proponendo inoltre un’eventuale norma regolamentare, per quanto concerne l’apertura dei nuovi gruppi, risultanti in simili condizioni, nella sessione ordinaria del CG 2018.

Percorsi di valorizzazione … Prendendo atto del documento “Percorso e risultati della verifica dei percorsi formativi” e considerato il bisogno di sostenere la Co.Ca. e i singoli capi evidenziando il valore sociale del ruolo educativo del capo, promuovendolo al di fuori dell’Associazione; il CG ha raccomandato il Comitato Nazionale di verificare la possibilità di avviare percorsi di valorizzazione della formazione dei capi presso istituzioni esterne rispetto all’associazione, seguendo anche il percorso già avviato con la FIS e il CNGEI per il riconoscimento dell’educazione non formale in Italia.

Analisi a tutto campo della Formazione Capi La lettura dei Documenti Preparatori CG 2017 ci ha sollecitato ad una riflessione su come negli ultimi anni si stia cercando di fare in modo che la formazione (istituzionale e permanente) sia sempre più a servizio dei Capi e, quindi, dei Capi che fanno servizio con i ragazzi/e, scopo vero ed ultimo della nostra Associazione. Le condizioni sociali, personali e comunitarie sono mutate e sono sempre più spesso descritte in termini di precarietà, fragilità, difficoltà nella progettualità, che invece caratterizzavano la realtà sociale al tempo in cui l’attuale l’iter di formazione Capi è stato introdotto e rivisitato.

Analisi a tutto campo della Formazione Capi - Esigenza di compiere un’evoluzione culturale rispetto al modello di formazione, Mandato del Consiglio Generale al Comitato Nazionale per l’ avvio di uno studio/riflessione, secondo le modalità ritenute più efficaci, coinvolgendo tutti i livelli associativi, su: analisi dei bisogni formativi del capo, considerato il mutato contesto sociale; rilettura dell’iter formativo istituzionale, nei tempi, nei contenuti e obiettivi; riflettere sul ruolo e sulla formazione del Capo Gruppo anche alla luce della riflessione che uscirà nel 2018 come da mandato del CG 2016;

Analisi a tutto campo della Formazione Capi riflettere sui modelli e sui luoghi di formazione permanente facendo attenzione alle interazioni tra i livelli associativi; riflettere sulla formazione dei quadri e dei formatori. Riflessione sulla relazione tra iter formativo e sistema autorizzativo. Lo studio sarà riferito al Consiglio Generale 2020, non tralasciando tappe periodiche di aggiornamento al Consiglio Nazionale.