Migranti nati all’estero nel 2000 (in milioni)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La storia dell’Europa.
Advertisements

Periodo: 1 gennaio – 31 ottobre Attività donazione Italia 1 gennaio – 31 ottobre 2001.
* Proiezione dati al 30 giugno 2003 (preliminari al 7 luglio 2003) Attività di donazione 30 Giugno 2003 (dati preliminari al 7 luglio 2003)
Unione Europea.
Richiami di demografia
DATI GENERALI DATI ITALIA DATI ITALIA 2002 Abitanti: donatori/1000 abitanti Donatori Attivi: (di cui AVIS )  24 donatori.
Conferenza stampa di presentazione dei dati preliminari del Rapporto Assinform 2000 Il mercato dell’ICT nel 1999 Milano, 28 febbraio 2000.
2/A ® Copyright Assopisicine 12/06 Riproduzione anche parziale VIETATA MERCATO ITALIANO ANNI PRECEDENTI TOTALE PISCINE INTERRATE (1)
COESIONE convergenza, competitività, cooperazione Commissione europea Corso di Politiche Economiche Regionali Prof.ssa Cristina Brasili COSLI - A.A
The European Union L’INTEGRAZIONE EUROPEA. The European Union Cos’è l’Unione europea? Valori condivisi: diritti umani, pace, democrazia. Politiche comuni.
PROGETTO PACE a.s Scuola Primaria di Govone Classe quarta.
LA TUBERCOLOSI epidemiologia microbiologia patogenesi manifestazioni cliniche diagnosi strategie per il controllo prevenzione terapia.
1 INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA L’argomento: dalla micro- alla macroeconomia Oggi impareremo i concetti di: macroeconomia fenomeni macroeconomici e vedremo.
Politica Economica (DES) Parte I L ezione 2 (Francesco Giavazzi)
ORGANISATION OF THE EDUCATION SYSTEM IN ITALY 2010/2011.
1 Camilla Galli da Bino Eurofound Seminario Gli effetti della riforma previdenziale sulle prospettive di lavoro e di vita CNEL,
Istituzioni e disoccupazione I modelli di Blanchard e Nickell et al.
UN FENOMENO GLOBALE CHE SUPERA BARRIERE E CONFINI…
Gstaad Some have heard of it – some haven’t. Gstaad is a little place in Europe located in the french part of Switzerland. With a population of 3,400 it’s.
Immigrazione.  Chi sono?  Da dove vengono?  Che tipo di lavoro svolgono?  Come si sono integrati?  Quali sono le loro condizioni di vita?
L’Europa dal 1845 ad oggi: da continente di emigranti a continente di immigrati Alessio Fornasin - Donatella Greco Università di Udine Università di Trieste.
Orari e work-life balance
Le dinamiche del mercato del lavoro del 2020
Un progetto e una ricerca
Tasso migratorio (per mille) ISTAT
IMMIGRAZIONE E PLURALISMO IN EUROPA
Studio scientifico della popolazione
The industrial revolution
EUROPA E CRISI MIGRATORIA
Il Programma ENI CBC Bacino del Mediterraneo
Mondo migrante.
Quadro statistico dei profili dimensionali delle società di capitali ai fini del recepimento della direttiva contabile UE (Europa e Italia)
IL FUTURO DEL LAVORO Paolo Falco Labour Market Economist
Il Trecento come periodo di crisi
di combustibili fossili
Diritto europeo dell’immigrazione
Matteo Migheli (Dip. di Economia e Statistica - Università di Torino)
INTEGRAZIONE ECONOMICA EUROPEA (cronologia)
The Viruses: the Invisible Enemy
LE MIGRAZIONI Prof.ssa Marina Fuschi.
La questione migrante ACCOGLIERE, PROTEGGERE, PROMUOVERE, INTEGRARE
ARCHITETTI IN EUROPA PARTE II
Vivere in un altro paese per Trovare lavoro
La decisione di migrare
Che giorno é oggi? Oggi é martedí 12 Febbraio 2013 Learning outcomes
Che giorno é oggi? Oggi é martedí 12 Febbraio 2013 Learning outcomes
ITALIA : POPOLAZIONE Popolazione Italia (2017) : ABITANTI 60,5 MILIONI tendenza prevista: diminuzione Confronto popolazione: germania 82 milioni,
Storia – obiettivi - istituzioni - allargamento
Marzo 2018.
L‘Euro – La Moneta Unica Europea
L’integrazione europea
Il Parlamento europeo– la voce del popolo
ESTATE 2018: TREND E OPPORTUNITA’
L’Europa e le migrazioni: una premessa
Verona, 31 dicembre 2018 TRASPORTI IN REGIME DI CABOTAGGIO
LA SECONDA FASE: CEE E EURATOM
I Paesi del Mondo For practising verbs, e.g. give a group these cue cards once they’ve learnt the past tense, one student picks a card and answer the others’
Le parole della geostoria
LE MIGRAZIONI Corso di Geografia 2.
Umanità in movimento LE MIGRAZIONI
FINANZA INTERNAZIONALE E MIGRAZIONI
Umanità in movimento LE MIGRAZIONI
Laboratorio di geografia classe 2G
Popoli in fuga Mare nostrum e terre di mezzo
6 Ottobre 2018 Mario Mezzanzanica
European day of languages
(Università di Roma Tor Vergata e ICID)
European day of languages
European day of languages
Transcript della presentazione:

Migranti nati all’estero nel 2000 (in milioni) I valori mostrati sono il numero di persone che nel 2000 vivevano (legalmente o illegalmente) in un Paese diverso da quello di nascita.

Variazioni percentuali degli stock di migranti 2000-2013 Migranti nel 2015: 244 milioni

Struttura dei flussi migratori: 1960-2010 Aumento dei flussi migratori verso i paesi sviluppati Quali fattori spiegano i flussi migratori? Quali sono gli effetti delle migrazioni nelle diverse economie?

Migranti: stock (milioni)

I flussi migratori odierni, per quanto rilevanti, sono spesso meno intensi rispetto ai flussi migratori che si ebbero tra l’Europa e il Nuovo Mondo nel XIX secolo fino alla prima guerra mondiale By 1900, more than a million people were moving out of Europe each year, spurred by the search for better conditions in the face of hunger and poverty at home. The size of these flows is staggering by contemporary standards. At its peak in the 19th century, total emigrants over a decade accounted for 14 percent of the Irish population, 1 in 10 Norwegians, and 7 percent of the populations of both Sweden and the United Kingdom. In contrast, the number of lifetime emigrants from developing countries today is less than 3 percent of the total population of these countries. This historical episode was partly driven by falling travel costs: between the early 1840s and the late 1850s, passenger fares from Britain to New York fell by 77 percent in real terms. There were other determining factors in particular cases, such as the potato famine in Ireland. These population movements had sizeable effects on both source and destination countries. Workers moved from low-wage labour-abundant regions to high-wage labourscarce regions. UNDP, Rapporto sullo sviluppo umano, 2009

Persone emigrate dall’Italia tra il 1881 e il 1930: 9.750.000 EMIGRAZIONE DALL’EUROPA PER DECADI, migliaia di persone   ANNO 1851-60 1861-70 1871-80 1881-90 1891-00 1901-10 1911-20 1921-30 1931-40 1941-50 1951-60 Austria e Ungheria 31 40 46 248 440 1111 418 61 11 53 Belgio 1 2 21 16 30 21.00 33 20 29 109 Danimarca 8 39 82 51 73 52 64 100 38 68 Finlandia 26 59 159 67 3 7 32 Francia 27 36 66 119 4 5 155 Germania 671 779 626 1342 527 274 91 564 121 618 872 ltalia 168 992 1580 3615 2194 1370 235 467 858 Olanda 17 24 28 22 75 341 Norvegiay 98 85 187 95 191 62 87 6 10 25 Portogallo 45 79 131 185 266 324 402 995 108 69 346 Russia 58 288 481 911 420 Spagna 13 572 791 1091 1306 560 132 166 543 Svezia 122 103 327 205 86 107 23 43 Svizzera 15 35 37 50 47 18 Gran Bretagna e Irlanda 1313 1572 1849 3259 2149 3150 2587 2151 262 755 1454 Persone emigrate dalla Gran Bretagna e Irlanda 1881-1930: 13.296.000

Anno di massima emigrazione EMIGRAZIONE DALL’EUROPA VERSO GLI STATI UNITI   Anno in cui la linea ferroviaria eccede per la prima volta i 1000 chilometri Anno di massima emigrazione Gran Bretagna e Irlanda 1838 1851 Germania 1843 1854 Francia 1846 Austria e Ungheria 1847 1907 Russia e Polonia 1913 Italia Spagna 1859 1921 Svizzera 1860 1883 Olanda 1870 1882 Danimarca 1874 Portogallo 1878

Percentuale di migranti provenienti da paesi in via di sviluppo in alcuni paesi economicamente avanzati Il 37 per cento dei migranti si muove dai paesi in via di sviluppo ai paesi sviluppati Il 60 per cento si muove tra paesi a livello di sviluppo simile

Emigrazione per paese di destinazione (stock)

Diversamente dal commercio, ci sono molte più regole sulle migrazioni. I flussi internazionali di persone sono molto meno liberi dei flussi di beni. Le autorità di politica economica temono che gli immigrati provenienti da Paesi a basso salario possano spingere al ribasso i salari per i lavoratori meno qualificati del Paese ricevente. Tuttavia, il commercio internazionale può agire come sostituto dei movimenti internazionali di capitale e di lavoro. Il commercio può migliorare gli standard di vita dei lavoratori esattamente come potrebbe fare la migrazione verso un Paese a salario maggiore. Con l’aumento del commercio globale, più lavoratori sono in grado di lavorare nei settori esportatori. Ciò permette loro di trarre beneficio dal commercio internazionale senza migrare.

Portale sulle politiche per l’immigrazione della UE L’immigrazione europea e statunitense I Paesi più ricchi tipicamente hanno anche maggiori restrizioni al’immigrazione. L’UE, fino al 2004, adottava una politica di libera migrazione tra i Paesi membri. Nel 2004 si sono aggiunti altri 10 Paesi. Questi Paesi avevano un reddito significativamente inferiore dei membri esistenti. Il timore di un afflusso di lavoratori portò a scontri politici. Nel gennaio 2007 si sono aggiunti altri due Paesi. Tale allargamento ha spinto la Gran Bretagna a non accettare immediatamente quei lavoratori. Poiché aderiscono all’UE Paesi meno ricchi, nei Paesi più ricchi la libera migrazione fa sorgere molte più problematiche. Portale sulle politiche per l’immigrazione della UE

I flussi migratori internazionali sono oggi fortemente regolamentati, soprattutto nei paesi sviluppati There was nothing in the area of migration policy even remotely resembling the rapid multilateral liberalization of trade in goods and movements of capital that characterized the post-World War II period. UNDP, Rapporto sullo sviluppo umano, 2009 http://fortresseurope.blogspot.com/ è una rassegna stampa che tiene memoria delle vittime della frontiera: immigrati annegati nel Mediterraneo e nell’Atlantico, morti durante il viaggio, uccisi dalla polizia, vittime di aggressioni: dal 1988 i morti e i dispersi contati dai giornali sono oltre16.000

Integrazione

Importanza delle rimesse degli emigrati

Tipi di emigrazione/immigrazione Motivi economici Ricongiungimenti famigliari Motivi politici Emigrazione temporanea Emigrazione permanente Nel 2015 lo stock di immigrati a livello mondiale era pari a 244 milioni Lo stock di rifugiati era pari a 20 milioni