CALENDARIO EBRAICO
Il calendario ebraico Il calendario si riferisce alla creazione del mondo, 3760 anni prima dell’era cristiana, secondo la tradizione ebraica. L’anno 2016-2017 dell’era cristiana corrisponde all’anno 5777 del calendario ebraico. Il calendario ebraico è sia lunare sia solare. Gli ebrei aggiungono, ogni 6/7 anni, un mese per colmare la differenza tra l'anno solare (365 giorni) e l'anno lunare (354 giorni). In questo modo le festività ebraiche (che seguono le stagioni agricole) cadono sempre nel periodo giusto. Una giornata comincia al tramonto e si finisce il giorno all’uscita delle prime tre stelle. Lo Shabbat (settimo giorno) comincia il venerdì sera e termina il sabato sera. Tutte le feste cominciano al tramonto.
Calendario feste ebraiche
Shabbat - Sabato Giorno di festa settimanale, giorno di pace e armonia tra l'uomo e la natura, tra l'uomo e l'uomo, tra l'uomo e Dio. Esistono 39 lavori vietati durante lo Shabbat scritti nella Torah che sono quelli necessari alla costruzione del Tabernacolo. (attività agricole, domestiche, di tessitura, cucitura, filatura, di accensione e spegnimento del fuoco, di preparazione dei cibi, di trasporto di oggetti dalla propria casa all’esterno e viceversa, di viaggio oltre una certa distanza e di commercio). Le attività permesse sono: - far visita a parenti ed amici (purché raggiungibili a piedi considerati i problemi di trasporto) - passare lo Shabbat con un proprio familiare - assistere alla funzione in Sinagoga - ospitare parenti ed amici a dormire per lo Shabbat o quanto meno per uno dei pasti - cantare brani popolari e salmi - leggere, studiare e discutere di Torah...
GIORNI SOLENNI
CAPODANNO – ROS HASHANAH CAPODANNO CIVILE (QUELLO RELIGIOSO VIENE FESTEGGIATO TRA MARZO E APRILE). Il compleanno dell’uomo. Viene suonato lo Shofar Si recitano piccole formule di preghiera e si usa consumare sia qualcosa di dolce (tipica la mela intinta nel miele), sia cibi che diano l'idea di molteplicità, come il melograno, per augurarsi un anno dolce e prospero. Solitamente viene portata in tavola anche una forma di pane (challa) tonda, a simboleggiare la circolarità dell'anno.
PERDONO – YOM KIPPUR Viene festeggiato 10 giorni dopo il capodanno. Giorno di riflessione, di penitenza e di richiesta di perdono a Dio per gli errori commessi durante l’anno. Viene suonato lo Shofar
(ANTICAMENTE SI ANDAVA IN PELLEGRINAGGIO A GERUSALEMME) I PELLEGRINAGGI (ANTICAMENTE SI ANDAVA IN PELLEGRINAGGIO A GERUSALEMME)
PASQUA - PESACH Celebrazione della liberazione dalla schiavitù d'Egitto ad opera di Mosé. In questa occasione si celebra il seder pasquale (cena pasquale) in cui si legge il racconto della liberazione dall'Egitto (haggadah)
PENTECOSTE – SHAVU'OTH Sette settimane dopo la Pasqua (50 giorni) Dio dona a Mosé le tavole della Legge (10 comandamenti) sul Monte Sinai.
FESTA DELLE CAPANNE - SUKKOTH Ricorda le capanne costruite dagli ebrei nel deserto. Gli ebrei, dopo essere stati liberati da Mosé, vissero per 40 anni in capanne nel deserto.
FESTE MINORI.... STABILITE DALL'UOMO
FESTA DELLE LUCI - HANNUKA Detta anche festa della dedicazione. Si ricorda la purificazione del Tempio di Gerusalemme dopo la vittoria dei Maccabei sui greci. Antioco aveva proibito lo studio della Torah, ma i Maestri trovavano la proibizione inaccettabile: riunivano perciò i bambini e continuavano a insegnar loro il sacro testo. Capitava però che qualche drappello siriaco di passaggio sentisse il suono delle voci provenienti da qualche improvvisata aula scolastica e si precipitasse all’interno per sorprendere Maestri e allievi in flagrante delitto di studio. Ma i bambini, ben sapendo quanto poteva accadere, tenevano in tasca, a portata di mano, una trottola. Non appena i passi minacciosi dei soldati risuonavano nei corridoi, i libro della Torah scompariva e al suo posto compariva la trottola Per la festa di Chanukkah è rimasto a tutt’oggi fra i bambini l’uso di giocare con le trottole, ma anche a dama ed ad altri giochi.
Festa delle sorti - Purim Ricorda lo scampato pericolo degli ebrei di persia nel V secolo a.C. Grazie all'inetervento della Regina Ester. Festa di allegria, in cui ci si traveste e si scambiano doni.