Arch.Silvana Garufi Associazione RURALIA Responsabile Nodo nord-Ovest Paesaggi Rurali Arch.Silvana Garufi Associazione RURALIA Responsabile Nodo nord-Ovest
Paesaggio…..riflettiamo un attimo su questo termine; si parla molto di paesaggio sopratutto negli ultimi vent’anni: paesaggio agrario, paesaggio urbanizzato, paesaggio periurbano,….. si moltiplicano convegni, mostre, incontri….. parlano gli esperti e si coinvolge la popolazione come vuole la Convenzione Europea del Paesaggio che invita alla partecipazione, alla condivisione, al rispetto delle popolazioni e delle tradizioni locali. Ma di paesaggio ne parla anche la nostra Costituzione all’art.9 ed i Codice dei Beni Culturali che modificando le precedenti leggi di tutela stabilisce ruoli e modalità per applicare la tutela stessa, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali tra cui è compreso anche il paesaggio. Ma di quale paesaggio parliamo, certamente di quello che ci circonda, di quello che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente, di quello che l’uomo ha costruito nei secoli, perché il paesaggio che è pervenuto a noi oggi, non è un paesaggio naturale, ma un paesaggio antropizzato, costruito, modificato e spesso stravolto e mortificato.
Sotto questo aspetto la nozione di paesaggio che noi possiamo assumere è quella della forma che l’uomo imprime al paesaggio per sviluppare la sua attività produttrice ed il concetto di paesaggio evolutivo.
È dunque questo concetto che noi adottiamo soprattutto alla luce della CEP, convezione europea del paesaggio, bisogna percepire che si può gestire il territorio nell’identità del paesaggio, vale a dire all’interno del frutto del lavoro di generazioni di agricoltori, legati a motivazioni di sviluppo e scelte di utilizzo del territorio.
Di conseguenza le azioni di protezione del paesaggio, non devono essere solo forme di protezione dei valori estetici ma devono perseguire il controllo e la direzione degli interventi.
Se percorriamo l’Italia dalla val d’Aosta alla Sicilia abbiamo un susseguirsi di immagini e percezioni diverse, perché il paesaggio cambia ad ogni kilometro, colline, pianura, montagna, mare laghi, fiumi è una ricchezza incommensurabile, una peculiarità che gli altri ci invidiano e che abbiamo l’obbligo morale di mantenere per trasmetterlo alle generazioni future.
Ma la diversità dei nostri paesaggi è dovuta anche alla diversificazione delle colture: mais, vigna, grano olivi ortaggi noccioli castagne …è così che siamo in grado di comprendere se siamo in un territorio di pianura, di collina o di montagna, ma gli odori hanno il loro valore nelle nostre valutazioni di gradimento di un paesaggio: ci colpisce il profumo della legna bruciata o l’odore del mare.
La campagna ci da il trascorrere del tempo con la successione delle stagioni :lo stesso paesaggio in primavera estate autunno inverno assume colori e forme diverse
Abitati rurali sparsi o raggruppati in piccoli borghi. Ma ancora lo stesso prodotto è coltivato con tecniche diverse a seconda della regione che lo produce, vigneti a reggipoggio o a ritocchino , su pergola o filari; grano in grande distese in Basilicata o in piccoli appezzamenti, frutteti ad andamento naturale, a filari, a spalliera. Abitati rurali sparsi o raggruppati in piccoli borghi.
L’abbandono e Il degrado
TUTTO CIO’ RAPRESENTA UNA RICCHEZZA ED UN’OPPORTUNITA’ Ma anche l’eterno contendere tra il costruito ed il rurale, per gli urbanisti il territorio non edificato è solo suolo necessario alla nuova espansione urbana, non è campagna produttrice di alimento e come tale indispensabile alla città oltre che alla ricchezza dell’anima. Il patrimonio storico di cascine ed edificato rurale è stato svenduto come materiale da demolire per far posto al nuovo edificato. Si assiste ogni giorno al degrado e poi al crollo di innumerevoli architetture rurali di pregio lasciate in ABBANDONO senza manutenzione volontariamente in attesa che crolli. Peggio ancora….quando in virtù di una necessaria nuova espansione si aggredisce e consuma il paesaggio,scavando monti e fiumi.
Riconoscere la propria identità
COMPRENDERE CHE IL PAESAGGIO PUO’ ESSERE una RISORSA. RURALIA IDENTITA’ E’ importante raggiungere la consapevolezza dei valori che ci appartengono, per poterli conservare e valorizzare COMPRENDERE CHE IL PAESAGGIO PUO’ ESSERE una RISORSA. RURALIA Diffondere la conoscenza anche con gli auguri Sensibilizzare la amministrazioni pubbliche (Cassagna) Innovare i prodotti (api in vacanza) Informare e formare fin da piccoli Spingere alla scelta di specie autoctone Manutenzionare i boschi e spingere per una nuova politica della montagna Proteggere le colture BUONE PRATICHE Riserve naturali Recupero dei borghi agricoli :tipologie, tecniche e materiali Nuove funzioni dell’agricoltura: agriturismo latte crudo KM zero, vendita diretta orto in affitto… Allevamento anche in case storiche Restauro del paesaggio
Buone pratiche
La Bagaggera
PRODOTTI TIICI E GASTRONOMIA Nuove ESIGENZE Serve quindi tener conto anche della nuova domanda della società perché il paesaggio è un valore che dobbiamo GESTIRE (LIRE)in termini di economia e di valorizzazione estetica e culturale legata ad una domanda di sviluppo di nuovi servizi. PRODOTTI TIICI E GASTRONOMIA
Grazie per l’attenzione