Le nuove scoperte geografiche
La colonizzazione europea La colonizzazione europea fu un fenomeno storico che portò all'esplorazione, alla conquista e all'occupazione del continente americano da parte di diversi paesi europei, tra cui Spagna, Paesi Bassi, Portogallo, Francia e Inghilterra. Benchè l'obiettivo principale fosse quello di espandere i propri affari commerciali, civilizzando e propagando la fede cristiana nel “Nuovo Mondo”, questo fenomeno portò purtroppo la distruzione di popolazioni e culture locali.
I viaggi verso occidente I principali viaggi condotti verso il nuovo continente furono condotti da Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci. Cristoforo Colombo Amerigo Vespucci
Cristoforo Colombo Colombo, il 3 agosto 1492, salpò dal porto di Palos per raggiungere l'Oriente descritto da Marco Polo nei suoi viaggi. Colombo voleva raggiungere l’India passando da ovest, visto che i turchi avevano bloccato il passaggio nel Mediterraneo e giunse nell’attuale San Salvador il 12 ottobre dello stesso anno. Il viaggio di Colombo venne finanziato dai sovrani spagnoli Ferdinando II D'Aragona e Isabella di Castiglia. Le caravelle di Colombo Le rotte di Colombo
Amerigo Vespucci Amerigo Vespucci, nel 1499, intraprese un viaggio sempre verso il nuovo continente, constatando che ciò che Colombo aveva scoperto non erano le Indie, ma bensì un nuovo continente, il quale fu rinominato America in suo onore. Ricostruzione della nave di Vespucci
Le cause Diversi sono i motivi che portarono alla colonizzazione delle Americhe: il desiderio di conoscenza di nuovi territori sui quali estendere il proprio dominio, di accrescere la propria potenza personale e il proprio prestigio da parte di nazioni e monarchie; appropriarsi delle risorse naturali e dei metalli preziosi di cui si favoleggiava esistessero sterminati giacimenti; la ricerca della libertà dalle persecuzioni religiose e la diffusione tra queste civiltà “selvaggie” di usi, costumi, leggi, religioni, ecc.... Sfruttamento da parte dei potenti
I motivi che spinsero gli europei a cercare nuove vie per le indie, furono: -il desiderio di togliere ai Veneziani il monopolio del commercio delle spezie(pepe, cannella, garofano, zenzero) provenienti dall’Oriente; -l’aumentata richiesta di beni di lusso da parte della popolazione, aumentata in quegli anni e con un tenore di vita generalmente più progredito; -la caduta di Costantinopoli (1453) nelle mani dei Turchi, che avevano di fatto bloccato la tradizionale via di comunicazione con l’Oriente. Assedio e distruzioni di Costantinopoli Pepe, cannella, zenzero e garofano
Grazie a un massiccio flusso migratorio, la colonizzazione stanziale prevalse su quella basata sugli empori costieri e, una volta istituite, le colonie furono soggette a rapporti commerciali esclusivi con le rispettive madrepatrie in Europa. L'impero spagnolo fu il più vasto del Nuovo Mondo, estendendosi sulla maggior parte dell'America centrale e meridionale. I portoghesi si stabilirono in Brasile; inglesi e francesi si insediarono prevalentemente nell'America del Nord; gli olandesi occuparono piccole aree nell'America del Sud. Suddivisione territorio americano tre secoli dopo l’arrivo di Colombo
Le civiltà precolombiane
Le civiltà andine Quando, nel XV secolo, Colombo giunse in America trovò diverse popolazioni. I primi indigeni che incontrò sulle coste furono un popolo che conduceva una vita molto primitiva, infatti, vivevano in villaggi e la loro economia era basata sul settore primario (agricoltura, pesca, caccia e allevamento). Addentrandosi nell'entroterra venne alla scoperta di altre civiltà molto più evolute delle prime: i Maya, gli Aztechi e gli Incas, caratterizzate da strutture socio-politiche differenti. Calendario maya Piramide azteca Paesaggio del Machu Picchu
I maya Le civiltà mesoamericane sono isolate sia geograficamente che storicamente, si sono formate da un ceppo culturale unico insediato nella vasta area che ora è divisa in messico e centro america. In quest'area hanno abitato più stirpi ed erano spesso in lotta fra loro; dopo i primi villaggi agricoli che determinano gli anni che vanno dal 1200 all 800 aC. si arriva ad un'organizzazione più matura ( circa nel 600 aC. ). Territorio del messico e centro america
Nel 1325 si stanzia nella valle una civiltà non conosciuta: i mexica o aztechi. in seguito arrivò il popolo degli olmechi che aveva una scrittura a carattere geroglifico, ma la civiltà che ha suscitato più interesse sia per la sua struttura che per la sua ricchezza è quella dei maya. Questo popolo ha una storia lunga e complessa, era organizzato in città stato, le quali erano indipendenti l’una dalle altre. Le loro rovine sono sparse nella penisola dello yucatan; furono scoperti durante la colonizzazione anche dei libri maya scritti nella loro lingua ma con alfabeto latino: questi libri oggi sono una delle fondamentali fonti di conoscienza che abbiamo riguardo a questa civiltà. L'area dei maya si estende per circa 300mila km^2 e oggi include messico meridionale, gli stati del campeche, del chipatas, del tabasco, del quintanaroo, dello yucatan, del guatemala, il belize e parte dell honduras. Rovine Maya in Messico
Aztechi L'impero degli aztechi era di formazione più recente, ma soprattutto non originaria dell'Antico Messico, ma provenivano dal nord. Erano stati obbligati a insediarsi in altri luoghi a causa dell'ostilità delle popolazioni indigene e furono costretti a continui scontri per ottenere acqua potabile e terre da coltivare. Nel corso del XIV e XV secolo gli Aztechi diedero vita ad un'ampia dominazione territoriale sottomettendo le tribù del Messico centrale, la cui capitale era Tenochtitlàn (“casa del Dio della guerra”), l'attuale Città del Messico.
Dal punto di vista culturale questa civiltà era molto evoluta Dal punto di vista culturale questa civiltà era molto evoluta. Il popolo azteco infatti differiva dagli altri anche per il particolare fervore religioso e guerresco e per la pratica dei sacrifici umani a scopo rituale. La religione politeista infatti influenzava tutti gli aspetti della vita socio-politica. Sotto il punto di vista economico inizialmente seguirono un sistema di tipo comunistico, incoraggiato dall'estrema povertà. Sacrifici umani fatti dagli aztechi
La società azteca era divisa in clan, ognuno dei quali possedeva un quartiere, proprie terre e proprie case e gestiva, mediante un consiglio di anziani, tutta la vita del gruppo: dalla distribuzione delle terre alle feste religiose. Un'organizzazione simile veniva usata per la politica, nella quale si conciliava la libertà dei clan con l'autorità di sovrano eletto da un consiglio. Con l'espansione del territorio e con il crescere dell'interesse personale, anche questo sistema crollò. Di fatto finirono al potere le poche famiglie più potenti, che unendosi crearono un’oligarchia ereditaria. Un dio azteco in un manoscritto del XVI secolo Rappresentazione di un quartiere azteco
Gli incas Circa 100 anni prima rispetto al regno azteco, nel vasto territorio che si estende dalla Colombia al Cile, era sorto l’unico vero impero del Sud America comunemente chiamato Impero degli incas, con “inca” che nel linguaggio locale indicava solo il suo capo e sovrano. Al vertice dello stato, infatti, si trovava un re, che era ritenuto discendente direttamente dal sole(gli stessi incas si definivano “Figli del Sole”), con tutto il potere politico nelle sue mani grazie anche alla collaborazione dei sacerdoti.
La vita dello Stato veniva decisa in maniera assolutistica dal Re, tutto era posto sotto il suo controllo: feste, cerimonie civili e religiose, ossia tutto quel complesso patrimonio di valori e di conoscenze che riguardavano l’esistenza quotidiana della popolazione. Tutti i trasgressori al volere del re venivano condannati come delitto contro il divino sovrano e punito con pene divine. Gli Incas, i figli del sole
La religione Inca era fondata su un ricco pantheon di divinità e si dedicavano al culto degli astri, particolarmente alla coppia sole-luna che era un principio fecondatore e elemento attivo di vita, infatti molte cerimonie e feste sia mensili che annuali erano celebrate in forme suggestive nei grandi scenari andini e nei santuari ed erano precedute da un periodo di penitenza caratterizzato da digiuni e astinenza sessuale. Non mancavano neppure i sacrifici cruenti, di bambini e vergini, ma soprattutto di lama ritenuto l’animale domestico più utile. Inti, il dio del sole Lama, animale ritenuto più utile
Il sovrano era l’unico proprietario dell’intero territorio e ne teneva per sé un terzo, ne affidava altrettanto al clero e l’ultimo lo spartiva alle singole famiglie, in base alla loro rilevanza sociale, dando 1 lotto per ogni figlio maschio mentre mezzo lotto per ogni figlia femmina. Gli incas ignoravano l’uso della scrittura e le registrazioni venivano effettuate per mezzo di cordicelle a nodi, con cui tenevano una contabilità difficile e complessa. Resti della civiltà Incas