Il Clima di Fiducia dell’Industria Alimentare Panel Ismea Terzo trimestre 2013 30 ottobre 2013
L’Indice di Clima di Fiducia dell’industria Alimentare Evoluzione dell’Indice e delle sue componenti Continua la leggera ripresa, osservata già a partire dal trimestre scorso, dell’indice di clima di fiducia dell’industria alimentare, pur rimanendo su terreno negativo. L’indice, con un valore pari a -4,2* migliora di 2,6 punti su base trimestrale e di 2,5 punti su base annua. Al miglioramento dell’indice contribuiscono la ripresa degli ordini, in primis, e quella delle attese di produzione, in misura più contenuta. Per quanto riguarda le scorte, invece, gli operatori hanno dichiarato un leggero aumento. A trainare la ripresa della fiducia degli operatori è sempre la domanda estera, essendo ancora in stagnazione il mercato domestico. *L’indice, il cui campo di variazione va da -100 a +100, è dato dalla media aritmetica semplice delle risposte degli operatori sull’andamento degli ordini, delle scorte (che entrano nel calcolo con valore negativo) e delle attese di produzione. Le risposte sono espresse in termini di saldi delle percentuali delle risposte positive e negative. Fonte: Panel Ismea
L’Indice di Clima di Fiducia dell’industria Alimentare I Settori Star del terzo trimestre 2013 Rispetto al dato medio complessivo, in questo terzo trimestre dell’anno, i settori dell’industria dei prodotti da forno, della dolciaria, del riso, della pasta, della mangimistica, del pesce e degli elaborati di carne si sono contraddistinti per il loro maggiore ottimismo: l’indice, in tutti questi settori, ha infatti registrato un valore positivo ed è risultato in miglioramento congiunturale, ossia rispetto al trimestre precedente. Sono quindi definiti «Segmenti star» del trimestre. Prodotti da forno, riso e pasta: buon andamento del mercato, sia corrente, sia futuro; Mangimistica e dolciaria: più per attese per il futuro che sul presente (motivata dalla ripresa stagionale per la dolciaria); Pesce e salumi: attese per il futuro e andamento corrente del mercato. Fonte: Panel Ismea
L’Indice di Clima di Fiducia dell’industria Alimentare Evoluzione dell’indice a livello settoriale - 1 A livello settoriale, il dato del terzo trimestre del 2013 conferma una tendenza ancora negativa (-1,3) ma in ripresa nel comparto della lavorazione delle carni, in quello dell’olio d’oliva (-0,2); si registra una consistente ripresa nella fiducia degli operatori della lavorazione del pesce che porta il relativo indice su clima positivo a 2,3. In ripresa anche la fiducia dei comparti della prima e della seconda trasformazione dei cereali, grazie alla percezione positiva degli operatori di tutti i segmenti appartenenti al macro-aggregato (prodotti da forno, dolciaria, riso, pasta, mangimistica), ad eccezione di quelli dell’industria molitoria. Fonte: Panel Ismea
L’Indice di Clima di Fiducia dell’industria Alimentare Evoluzione dell’indice a livello settoriale - 2 Resta ancora su terreno negativo (-6,4), ma registra un consistente miglioramento il clima percepito dagli operatori dell’industria lattiero- casearia, grazie ad una ripresa di tutte e tre le componenti. Il miglioramento è in parte motivato dalla lieve tenuta della domanda interna, soprattutto per il segmento dei formaggi freschi e semiduri. Resta su terreno positivo la fiducia degli operatori dell’industria ortofrutticola (7,7) ma subisce un calo di 4 punti su base trimestrale a causa di una contrazione della domanda nazionale ed estera. Dopo la ripresa della fiducia degli operatori dell’industria vitivinicola avvenuta nello scorso trimestre, in questa rilevazione essi si dimostrano più pessimisti, tanto da portare l’indice su livelli negativi (-5). Gli operatori lamentano una flessione degli ordini e delle attese produttive. Stessa situazione per l’industria delle acque naturali e delle bevande analcoliche, il cui indice è pari a -37,4. Fonte: Panel Ismea
L’Indice di Clima di Fiducia dell’industria Alimentare I dati del terzo trimestre 2013 Settore ICF Saldi delle percentuali di risposta Ordini Scorte Attese di produzione Industria dei prodotti da forno 41,2 54,4 -2,1 67,0 Industria dolciaria 24,2 0,1 -22,8 49,6 Industria del riso 22,1 26,8 18,1 57,7 Industria della pasta 8,7 -7,2 -10,6 22,6 Industria ortofrutticola 7,7 -5,8 -9,9 18,9 Industria mangimistica 4,6 -18,3 -1,3 30,7 Industria del pesce 2,3 -18,1 11,0 35,8 Industria degli elaborati carne 1,9 -17,6 0,8 24,1 Industria dell’olio d'oliva -0,2 -48,2 49,8 Industria di I lavorazione carni rosse -1,0 -28,3 -8,3 17,0 Totale industria agroalimentare -4,2 -24,5 1,5 13,5 Industria vitivinicola -5,0 -22,1 9,5 Industria lattiero casearia -6,4 -22,9 -0,1 3,6 Industria dei gelati -7,8 -21,5 -16,2 -18,0 Industria molitoria -31,6 6,8 8,8 Industria di I lavorazione carni bianche -13,8 -58,4 -3,6 13,3 Industria delle acque naturali e delle bev. analc. -37,4 -82,3 8,3 -21,6 Industria del pane -58,6 -70,7 56,7 -48,5 Il dettaglio dei dati del terzo trimestre evidenzia uno scenario ancora complessivamente negativo, ma in miglioramento, nell’ambito del quale 10 settori (tra i 17 monitorati) riescono a conseguire un risultato migliore del dato medio complessivo e 7 settori un risultato peggiore (vedi anche mappa di posizionamento successiva). Fonte: Panel Ismea
L’Indice di Clima di Fiducia dell’industria Alimentare Mappa di posizionamento Sintesi sinottica. La mappa di posizionamento (costruita sulla scorta del valore assunto dall’indice di clima – asse orizzontale – e della sua variazione registrata rispetto al valore del trimestre precedente – asse verticale) evidenzia l’addensamento dei segmenti star nel quadrante positivo. Nel quadrante della congiuntura in peggioramento (valore dell’indice positivo e variazione congiunturale negativa) si colloca solo il segmento dell’industria ortofrutticola (calo della domanda interna ed estera). Nel quadrante della congiuntura negativa (valore dell’indice negativo e variazione congiunturale negativa) si posizionano invece l’industria del pane, la molitoria, quella del vino e dell’acqua e delle bevande analcoliche. Infine, nel quadrante in miglioramento, ossia dei settori che pur registrando un indice della fiducia negativo hanno riportato un miglioramento rispetto allo scorso trimestre, insieme all’industria alimentare considerata nel suo complesso si trovano l’industria di prima lavorazione delle carni (rosse e bianche), l’industria dell’olio di oliva , quella lattiero-casearia e quella dei gelati. Fonte: Panel Ismea