Consulenza genetica: definizione La consulenza genetica è un servizio con il quale i pazienti o i familiari di un paziente, a rischio per una malattia che può essere genetica, sono informati delle conseguenze di quella malattia, la probabilità di svilupparla e di trasmetterla e le modalità con le quali può essere prevenuta o trattata.
Consulenza genetica: obiettivi Diagnosi Individuazione dei portatori sani Selezione degli individui da sottoporre ai test genetici pre- e post natali Calcolo del rischio di ricorrenza Prevenzione Trattamento Supporto di tipo psicologico per il paziente o la famiglia
Fasi della consulenza genetica Costruzione dell’albero genealogico
Raccolta della anamnesi familiare ( dati clinici, referti di laboratorio, fotografie, accertamenti clinici sui familiari- dopo consenso)
Esame clinico e laboratoristico Test genetici Diagnostici Identificazione portatori sani Presintomatici Suscettibilità Farmacogenetici
Consulenza Diagnosi Prenatale Post natale
Diagnosi prenatale Il 3% dei nati presenta un handicap con componente genetica Questo valore è il rischio minimo che ogni coppia presenta al momento della scelta riproduttiva La consulenza genetica deve stabilire se una coppia ha un rischio uguale o superiore al rischio di specie
REQUISITI MINIMI Gravidanze a rischio No ricerca indiscriminata dimutazioni Ogni persona è portatore sano di circa 20 /30 mutazioni di geni malattia
Età materna avanzata Precedente figlio con patologia cromosomica Indicazione ecografica
Post-natale Calcolo del rischio
Il consultorio genetico e i test genetici Consulenza pre-test: Identificazione dei possibili test genetici utili Informazione ai pazienti sul tipo di test suggerito Scelta del paziente riguardo al sottoporsi o meno al test Consulenza post-test: Comunicazione ai pazienti dei risultati del test Suggerimenti su eventuali protocolli terapeutici o preventivi Supporto psicologico
La consulenza pre-test
Costruzione dell’albero genealogico: avvertenze Indagare sui casi di aborti o di morti in età perinatale, che spesso vengono omessi dai pazienti; Indagare sulla presenza di consanguineità Tenere presente la possibilità di paternità illegittima (5%) Raccogliere dati su entrambi i lati (paterno e materno) della famiglia
Diagnosi: avvertenze L’esame clinico va esteso alle persone asintomatiche della famiglia La valutazione clinica va integrata da accertamenti diagnostici specifici, strumentali e di laboratorio I test genetici permettono di effettuare diagnosi anche su pazienti già deceduti da tempo.
Il calcolo del rischio La consulenza permette di stabilire il rischio di ricorrenza di una malattia in un albero familiare E’ essenziale verificare se la malattia ha una trasmissione di tipo: Mendeliano: 50% malattie AD, 25% malattie AR Considerare le possibili eccezioni Multifattoriale: calcolabile solo la suscettibilità genetica alla malattia Esordio della patologia legato anche a fattori ambientali
Consulenza delle malattie A.D.: difficoltà Esordio tardivo e anticipazione Difetto di penetranza Indica la percentuale di individui eterozigoti per un allele dominante che mostrano un certo carattere Espressione variabile Indica il livello di espressione di un certo carattere dominante negli eterozigoti Dà luogo a livelli variabili di intensità nella manifestazione fenotipica di una malattia Nuove mutazioni Omozigosi
Consulenza nelle malattie A.R.: il ruolo dei portatori sani La probabilità di essere portatori sani dei parenti di un omozigote affetto è così calcolabile: genitori e figli sono portatori obbligati; la percentuale di geni in comune si riduce di 1/2 ad ogni generazione La consanguineità aumenta il rischio di specie dal 3 al 6%.
Consulenza nelle malattie X-linked: il problema delle portatrici Le malattie X- linked sono facili da riconoscere sulla base dell’albero genealogico, a meno che non si tratti di casi sporadici Il problema di queste malattie è identificare le portatrici sane
Il problema psicologico nelle malattie X-linked recessive La malattia è trasmessa da una madre sana al figlio maschio che si ammala A differenza delle malattie recessive, la malattia non deriva da uno stato di portatore di entrambi i genitori A differenza delle malattie dominanti, il genitore che trasmette la malattia non ne è affetto Conseguenti sensi di colpa materni
La consulenza delle malattie X-linked La condizione di portatrice sana può essere molto difficile da stabilire, e in caso di familiarità è essenziale non aspettare una gravidanza in corso per svolgere dei test In alcuni casi le malattie X-linked possono essere causate da mutazioni “de novo” e manifestarsi in forma sporadica
Consulenze di particolare difficoltà da un punto di vista psicologico Diagnosi prenatale di feto malformato Diagnosi di aumentato rischio di sviluppare un tumore familiare Diagnosi di aumentato rischio di sviluppare demenza Diagnosi di Corea di Huntigton Diagnosi di patologie con alterato sviluppo sessuale
Problemi psicologici nelle malattie genetiche con alterato sviluppo sessuale Numerose patologie genetiche causano alterazioni dello sviluppo sessuale (S. di Klinefelter, S. di Turner, patologie da sex-reverse) Benchè meno gravi di altre patologie genetiche, queste condizioni causano importanti problemi psicologici relativi alla identità sessuale dell’individuo
La consulenza nelle alterazioni dello sviluppo sessuale Spiegare ai pazienti che in molti casi l’unico reale segno clinico è dato dalla sterilità, e in altri casi la malattia risponde bene alle terapie ormonali Rassicurare i pazienti sulla propria identità sessuale
Il problema psicologico nella diagnosi prenatale A seguito di diagnosi prenatale di handicap genetico, la coppia deve scegliere se interrompere o meno la gravidanza Gravi ripercussioni psicologiche soprattutto sulla donna
La consulenza nella diagnosi prenatale La consulenza in caso di diagnosi prenatale non deve mai essere direttiva Alla coppia va spiegato in dettaglio che tipo di patologia può presentare il feto, evitando di ingigantire i problemi causati da alcune malattie (es. anomalie dei cromosomi sessuali) Importante la consulenza psicologica prima e dopo la scelta della coppia
Problemi psicologici nei test di suscettibilità a tumori familiari Alcuni tumori familiari sono causati da geni che possono essere analizzati anche su pazienti ancora sani (es. cancro della mammella, cancro del colon) I familiari di individui affetti possono sapere se hanno ereditato o meno il gene di suscettibilità Problemi psicologici conseguenti alla scoperta di una condizione di rischio aumentato
La consulenza nei test di suscettibilità ai tumori familiari Eseguire i test su soggetti sani solo se in pazienti affetti della stessa famiglia sono state trovate mutazioni patogenetiche Spiegare bene prima e dopo il test che: la presenza di mutazione non equivale alla certezza di ammalarsi la assenza di mutazione non equivale alla certezza di non ammalarsi
Problemi psicologici legati al test predittivo per la Corea di Huntington La Corea di Huntington è una malattia incurabile a esordio tardivo Test genetici possono stabilire con certezza chi si ammalerà della malattia anche molti anni prima della comparsa dei sintomi Gravissimi problemi psicologici dei soggetti che scoprono di possedere il gene della malattia
La consulenza della Corea di Huntington Verificare prima del test mediante l’ausilio di uno psicologo se analizzare o meno un determinato soggetto Organizzare il sostegno psicologico per i pazienti che scoprono di essere portatori del gene della malattia
Reazioni psicologiche riscontrabili in sede di consulenza genetica Reazioni emotive: Rabbia Ansia Negazione Vergogna Fatalismo Cambio della percezione di sé Sensi di colpa (parentali e di sopravvivenza) Reazioni elaborate: Intellettualizzazione Razionalizzazione Ricerca di significati Cambio del ruolo sociale Cambio nella religiosità Paura della discriminazione umana e sociale