Assemblea Generale Arco Latino Torino, 10 novembre 2017

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Disabilità: risorse e opportunità in Valle di Susa A cura della dr.ssa Valeria Romano Referente di Ente per la Diversa Abilità 7 giugno 2016 Bussoleno.
Advertisements

Laboratorio Valutazione in Promozione della Salute Torino, 18 maggio 2006 Pillola Formativa Costruzione di alleanze per la salute 51° INCONTRO PROGETTO.
Presentazione 25 Maggio 2012 ore 10,30 PROVINCIA DI PARMA Piazzale della Pace, 1 Sala Savani.
1 Il contesto Da circa un decennio, in Italia sono stati attivati molti progetti ed iniziative a livello locale sul tema del casa-scuola - è una questione.
Piano operativo 2016 AZIENDA SOCIALE DEL CREMONESE IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA 2015 – 2017 – SECONDA ANNUALITÀ.
LA CASA CHE CAMBIA PROGETTO DI HOUSING FIRST ASSOCIAZIONE PAPA GIOVANNI XXIII COMUNE DI RIMINI.
PROGETTO S.P.R.A.R. nei Comuni del Consorzio CIdiS. Orbassano, 25 gennaio 2016.
ASSESSORATO FORMAZIONE PROFESSIONALE E POLITICHE DEL LAVORO Servizio Inserimento Lavorativo Disabili (SILD) Consuntivo Attività 2006 e Programma di Lavoro.
Piano del miglioramento del Centro Immigrati Area Politiche di Sostegno Giovani e Sport U.O. Politiche per l’Immigrazione.
Tortoreto, 18 maggio Obiettivo della formazione: Affinare competenze disciplinari psicopedagogiche, metodologico- didattiche, organizzative relazionali,
Fondazione Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni”
RIGENERARE VALORE SOCIALE WELFARE LODIGIANO DI COMUNITÀ
RIGENERARE VALORE SOCIALE WELFARE LODIGIANO DI COMUNITÀ
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (ASL)
L’accoglienza a Roma criticità e proposte.
Qual è il suo grado di conoscenza dello
La mediazione culturale nei Servizi per l’Impiego
Roma, 23 marzo 2017 LE LINEE DI INTERVENTO E LE PROSPETTIVE PER L’ASSICURAZIONE QUALITÀ IN ITALIA Sandra D’Agostino – responsabile Struttura “Sistemi e.
Alcuni esiti sintetici
Gruppo 5 Il mondo della disabilità
GRUPPI DI APPROFONDIMENTO
Servizio Centrale SPRAR Roma, 13 luglio 2016
Bilancio Consuntivo 2016 Conferenza Stampa 13 luglio 2017
Programma delle politiche del lavoro per il biennio
Progetto «iniziamo con il piede giusto»
La scommessa del POR Abruzzo 2006: una cooperazione possibile tra imprese e università Everardo Minardi.
«La Spezia 20.20: la città diventa Smart»
Dipartimento Filosofia, Scienze sociali, Umane e della Formazione
Forum partenariale Aosta, 17 gennaio 2011.
Workstream 2: Workshop territoriali
Casalpusterlengo, 12 Gennaio 2017
IL PROGRAMMA Programma Leonardo da Vinci
PROGETTO FaciliTOxTO mira a sostenere lo sviluppo di progetti imprenditoriali innovativi, creativi, generatori di impatti positivi sul versante sociale,
Il Gruppo Responsabilità Professionale di Firenze
RIGENERARE VALORE SOCIALE WELFARE LODIGIANO DI COMUNITÀ
Ascoltare, condividere, costruire PER CAMBIARE…
Annamaria Capra, Sara Coccolo, Simonetta Lingua
Irene Ponzo (FIERI) Accoglienza e integrazione dei rifugiati nella Città metropolitana di Torino: attività, progettualità e buone pratiche.
Premesse, requisiti, obiettivi, azioni e funzionamento
il Simucenter Campania
Le attività dell’Ambito Territoriale Sociale n.12
Obiettivi generali Obiettivo della collaborazione tra ANPAL e ACT:
Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR)
a cura della Segreteria nazionale Città di Torino – Servizio LGBT
MONITORAGGIO POF
Progetto Nautilus Sperimentazione di un modello di rete
PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO
LA MICRO-ACCOGLIENZA DIFFUSA IN VALLE CAMONICA
ReteConfidi2020 mettere in rete i Confidi aderenti Confartigianato per il loro rafforzamento e la valorizzazione del brand.
Premesse, requisiti, obiettivi, azioni e funzionamento
Fondi Europei diretti - Programmi tematici
RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI STUDIO ACQUISITI ALL’ESTERO:
L’agricoltura sociale
Monica Cerutti Assessora ai Diritti civili, Immigrazione,
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.
Perché un SUMMIT nazionale delle diaspore?
protezione, accoglienza, integrazione
Promozione delle salute in azienda –
IL SISTEMA DUALE NELLA IeFP
Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
[ [ LaborLab Academy Scuola di Alta Formazione per gli operatori delle politiche del lavoro Milano, 27 novembre 2008.
Formazione e ricerca scientifica
Che cosa è il centro Studi della Fondazione di PMA
Progetto Scuola - Famiglia Monfalcone, 16 ottobre 2003
LA FORMAZIONE PER UNA NUOVA FASE DEL MERCATO DEL LAVORO: LA SITUAZIONE E LE PROSPETTIVE A LIVELLO TRENTINO 15 novembre
Cooperative Sociali di tipo B «Disciplina delle Cooperative Sociali»
Torino, 28 novembre 2018 Cosa è cambiato nell’edilizia scolastica: risultati raggiunti, responsabilità e impegni per scuole più sicure Ing. Marco Armeni.
Proposte per l’utilizzo del Sardex per l’inserimento lavorativo dei migranti Giovanni Gravina Area Economia sociale e solidale e Integrazione economica.
Cittadinanza e Integrazione in Veneto degli Immigrati Stranieri
Idee sull’educazione degli adulti
Transcript della presentazione:

Assemblea Generale Arco Latino Torino, 10 novembre 2017 Accoglienza e integrazione dei rifugiati nella Città metropolitana di Torino: attività, progettualità e buone pratiche Assemblea Generale Arco Latino Torino, 10 novembre 2017

La Città Metropolitana lavora in rete Competenze di legge: SOCIALI «Sostegno alle attività di integrazione dei cittadini stranieri» FORMAZIONE PROFESSIONALE Progetti specifici: Partecipazione ad Osservatorio Interistituzionale sugli Stranieri in Provincia di Torino (report annuale) Partecipazione a tavolo Project Managing M.O.I. con Città di Torino, Prefettura, Diocesi, Compagnia di San Paolo, Regione Piemonte (Formazione: progetto ASCOM, progetto Coldiretti, gestione rifiuti,..) - Progetto ENAIP per formazione migranti ad attività di manutenzione dei territori montani (escursionismo/sentieri, boschi, piccole attività di ingegneria naturalistica)

La Città Metropolitana lavora per identificare, valorizzare/trasferire e mettere a sistema le Buone Pratiche («capacity building» della rete territoriale) Le buone pratiche delle Comunità rurali e montane nascono grazie a: risorse «istituzionali» del «sistema» Piemonte per l’accoglienza e l’integrazione lavorativa risorse «fuori sistema» (specifica capacità di attivazione della società civile, ricorso a Fondazioni private o a Fondi delle agenzie per il lavoro delle Associazioni di categoria..) aspetti di contesto a volte non trasferibili (sensibilità culturale specifica della Comunità che accoglie) Anche in presenza di una «buona pratica» permangono nodi critici legati alle risorse del sistema ed alla loro interazione con i bisogni dei migranti e con il territorio ospitante

I «nodi» da sciogliere: 6 aree di miglioramento Impatto sulla coesione sociale e mobilitazione delle comunità locali Efficacia delle rete pubblico – privata di accoglienza e integrazione/livello di circolazione delle informazioni e coordinamento Lavoro (orientamento al lavoro e micro-imprese) e Formazione professionale Casa (inserimento abitativo) Salute Trasporti

Impatto sulla coesione sociale e mobilitazione delle comunità locali Aumentare le occasioni di incontro con i residenti e di informazione dei successi raggiunti Preparare per tempo le comunità all’arrivo dei migranti (collocazione d’autorità del CAS) Alimentare e rafforzare contesti inclusivi permanenti e non estemporanei (capitale di fiducia di Enti o persone, preparazione culturale) Contenere il senso di disorientamento/lavorare sull’autonomia dei migranti Fare emergere e supportare il protagonismo delle Comunità migranti di piu’ lungo insediamento e la loro possibilità di collaborare con le cooperative sociali e le istituzioni

Efficacia delle rete pubblico – privata di accoglienza e integrazione/livello di circolazione delle informazioni e coordinamento Migliorare l’informazione reciproca a supporto degli enti gestori dei migranti (bandi, borse lavoro, tirocini formativi, corsi..) Fare rete con le imprese del territorio (livello sovra comunale) e le loro agenzie formative e per il lavoro + con i servizi del territorio (in particolare Informa giovani, Informa lavoro, Centri per l’Impiego) e con agenzie immobiliari, parrocchie, agenzia sociale per la locazione sul tema CASA Facilitare procedure d’accesso ai vari servizi (anagrafe, sanitarie, trasporti..)/rilascio CF? Riconoscimento del permesso d’asilo per chi dimostra di avere un percorso di integrazione lavorativa Ottimizzare legami con la Procura (Tratta) Tempi di pagamento delle cooperative sociali Formazione degli operatori delle cooperative sociali

Formazione professionale e Lavoro 1) Fare al meglio il Bilancio delle competenze (CERTIFICAZIONE?)e profilare i bisogni formativi/»prova mestiere» (costo assicurazione) o breve addestramento 2) Mappare le vocazioni del territorio/matching 3) Adeguare i tempi della formazione (partenza dei corsi di lingua e degli altri corsi in funzione dell’arrivo dei migranti?/rendere flessibili le partenze) 4) Adeguare i contenuti formativi a competenze migranti e bisogni territorio (ad es. competenze agro silvo pastorali, gestione del territorio) 5) Requisiti d’accesso (lingua, scuola dell’obbligo)/quote numeriche di partecipazione/priorità? 6) Abbassare il numero minimo di partecipanti 7) Utilizzare al meglio le occasioni di volontariato risolvendo le questioni assicurative 8) Attivare percorsi formativi sperimentali da mandare a sistema una volta conclusa la sperimentazione, brevi, magari con percorsi individualizzati che consentono di legare tutto il percorso della persona (casa, lavoro..) – ma il costo è maggiore

Creazione di micro imprese/altri percorsi lavorativi Creare connessioni con il sistema esistente (MIP, sportelli per creazione d’impresa dei GAL, CCIAA) attivando percorsi dedicati (Buone Pratiche ad Alessandria, Ivrea, Chiesanuova..) per mentoring, consulenza e start up dedicati (accompagnare accesso a procedure burocratiche) Utilizzare lo strumento delle Associazioni Fondiarie (ASFO): vedi progetto PITER e collaborazione con CCIAA ALTRI PERCORSI LAVORATIVI Problema della standardizzazione delle figure professionali e dei percorsi, non adeguati al mercato del lavoro e profili dei migranti Uso dei tirocini che non vengono finalizzati dalle imprese ATTENZIONE ACCESSO AL LAVORO PER DONNE CON E SENZA BAMBINI: attivare percorsi dedicati

Casa (inserimento abitativo) IN ARRIVO * Preferire formule in appartamento con piccoli numeri (accoglienza diffusa), meno segreganti, anche mobilitando le famiglie e/o titolari di protezione già autonomi DOPO * Lavoro di sensibilizzazione per abbassare forme di discriminazione da parte dei proprietari Durata dei contratti d’affitto (i redditi dei migranti non offrono garanzie sufficienti per i contratti pluriennali): si suggerisce di attivare forme di garanzia a favore dei proprietari (Fondo di garanzia? Fidejussione bancaria? Garante datore di lavoro?) Favorire attività di auto recupero di borgate? Percorsi di accoglienza troppo brevi per favorire autonomia abitativa

Salute Attenzione al disagio psichico Attenzione alle malattie su cui non c’è una cultura consolidata nei migranti (es. malattie renali) Esenzioni ticket da mantenere ASL gestione autonoma e frequenti cambiamenti di decisioni in ordine alle esenzioni Attivare screening medico in arrivo (denti, vaccini..) Problema gestione della salute nelle donne vittime di tratta

Trasporti Tariffe agevolate: sostenere con risorse pubbliche? Incentivare imprese start up private per trasporti a chiamata: Trasporto a chiamata o «huber» di montagna? (car pooling a beneficio di migranti, residenti e turisti)

Conclusioni Il «sistema Piemonte» è ricco e potenzialmente inclusivo Il modello di insediamento territoriale «diffuso» sembra funzionare meglio di soluzioni urbane di concentramento Bisogna riconoscere i contesti inclusivi e rafforzarli come condizione preliminare per l’attivazione delle risorse (rete, mobilitazione società civile, vocazioni) Nutrire e proteggere la ricchezza delle espressioni della società civile e la capacità spontanea di attivazione Bisogna adeguare l’offerta formativa e di inserimento lavorativo rendendole piu’ flessibili Concentrare l’attenzione sui servizi piu «fragili» nelle aree marginali per cercare soluzioni innovative: i trasporti Trasferire le buone pratiche dove possibile e sostenere la creatività delle risposte locali Importanza dei protocolli sovracomunali per mettere a sistema le diverse e complementari risorse del sistema (anche terzo settore) Incentivare le sedi permanenti di confronto nell’area della Città Metropolitana Ruolo dei Media