La valorizzazione dei beni culturali
I Musei Un museo è una struttura permanente che si occupa dei beni culturali: li raccoglie, conserva, cataloga, li espone e li fa conoscere allo scopo di educazione e di studio. Non si tratta tanto di “contenitori dei beni culturali” quanto do di luoghi di promozione delle cultura e di sviluppo culturale. Favoriscono lo sviluppo della cultura e della ricerca come dettato dall' art . 9 Cost e quindi si possono considerare enti di rilevanza costituzionale. Si tratta di una strutture aperte al pubblico, al servizio della società e senza scopo di lucro.
Strutture aperte al pubblico In Italia le strutture aperte al pubblico sono quasi 4600, di queste circa 3800 sono musei, gallerie o collezioni, 240 aree o parchi archeologici, e circa 500 monumenti. Nel 2016 sono quasi 44,5 milioni di visitatori che si sono recati presso i musei italiani, con un incremento del 15% negli ultimi 3 anni, con incassi per oltre 172 milioni di euro. Rimane però la tendenza a concentrarsi in poche destinazioni: oltra la metà degli ingressi si concentra in sole tre regioni, il Lazio, la Campania, la Toscana.
Tipi di musei L’offerta museale italiana è fortemente polarizzata: vi è una grande quantità di strutture di piccola dimensione diffuse in modo capillare su tutto il territorio nazionale (quasi un comune su 3 ospita un museo) che però risultano poco efficaci in termini di attrazione della domanda; vi sono poi poche grandi istituzioni di rilievo internazionale che generano quasi la metà dei visitatori (nei primi 15 istituti si concentra quasi 1/3 del totale della domanda).
Musei pubblici e privati I musei possono essere di proprietà privata e gestione privata (Casa Museo di Giorgio De Chirico a Roma, tutti i musei ecclesiastici) di proprietà privata e gestione pubblica (es. quadri di Giorgio Morandi di proprietà della Zanichelli editore e depositati presso il Museo Morandi di Bologna) la maggior parte è di proprietà pubblica e gestione pubblica dello Stato o degli enti locali
Immobili e collezioni private Gli immobili e le collezioni private di eccezionale interesse culturale possono essere assoggettati all' apertura al pubblico secondo modalità di visita concordate tra la Soprintendenza e proprietario. L’impegno a rendere il bene accessibile al pubblico è previsto in tutti i casi in cui i beni culturali siano stati restaurati grazie a contributi statali.
Ingresso Nelle biblioteche e gli archivi pubblici l'accesso per letture e studi deve essere GRATUITO. Nei musei può essere disposto un biglietto a pagamento. La somma pagata nei museo "statale” dovrebbe servire per migliorare i servizi e le dotazioni del patrimonio culturale pubblico. In Italia l’ingresso è gratuito per quasi la metà delle strutture; nel 2011 il 26% degli istituti che prevedevano il pagamento del biglietto d’ingresso, realizzavano un introito massimo di 10.000 euro. Solo una piccolissima parte (1,2%) vanta un incasso superiore al milione di euro.
Musei, Monumenti ed Aree Archeologiche Statali I più visitati nel 2016: Colosseo Scavi di Pompei Galleria degli Uffizi -Firenze Galleria dell'Accademia –Firenze Castel Sant'Angelo-Roma La Venaria Reale-Venaria (To)
Musei più visitati al mondo nel 2016 LOUVRE, Parigi METROPOLITAN MUSEUM OF ART, New York BRITISH MUSEUM, Londra NATIONAL GALLERY, Londra MUSEI VATICANI, Città del Vaticano -Roma
Differenze tre Musei ed Ecomusei Il cuore del museo tradizionale è una collezione di oggetti di particolare valore artistico o storico o culturale, che per questo vengono tutelati ed esposti al pubblico. Tali oggetti sono tolti dal loro ambiente originario che spesso è anche molto lontano, come è il caso dei reperti archeologici prelevati nei secoli scorsi dagli studiosi europei in diversi luoghi del mondo e conservati nei grandi musei d’Europa.
Gli ecomusei L’idea di ecomuseo è completamente diversa. L’ecomuseo guarda all’ambiente nel suo insieme con l’obiettivo di tutelare il territorio farcendo conoscere al pubblico i beni di quel territorio e le relazioni che li legano uno all’altro. Un ecomuseo è un museo su un intero territorio, che permette di confrontarsi con il patrimonio naturale e culturale di un’area e con il modo di vivere dei suoi abitanti.
Esempi di ecomusei un intero centro storico, in cui è possibile osservare i monumenti di particolare valore, come le chiese e i palazzi, ma anche le case, le botteghe di un tempo, le strade ecc.; un ambiente naturale, con i suoi habitat, la fauna e la flora caratteristici e le opere dell’uomo tipiche di quell’ambiente; un territorio rurale in cui si potranno scoprire i luoghi di lavoro e di vita tradizionali degli abitanti e i prodotti tipici; e così via.
Finalità turistiche degli ecomusei Il fine degli ecomusei è quello di promuovere la cultura in una prospettiva attenta ai caratteri di identità del territorio e quindi assumono un ruolo importante anche per la “valorizzazione turistica” della cultura e delle tradizioni locali di un determinato territorio.
Coinvolgimento della comunità locale L’ecomuseo opera coinvolgendo la popolazione e le istituzioni locali e promuove attività di ricerca, percorsi, attività didattiche nel territorio che vuole valorizzare. In un certo senso, attraverso un ecomuseo è la comunità locale stessa, attraverso le sue istituzioni e associazioni, a valorizzare il proprio territorio anche attraverso la ricostruzione delle trasformazioni sociali e la valorizzazione dei patrimoni immateriali.
Leggi regionali Gli ecomusei possono nascere su iniziativa di diversi soggetti pubblici (in primo luogo gli enti locali, singoli o associati) o privati (come associazioni e fondazioni…). Tutte le leggi regionali ne prevedono il loro riconoscimento da parte della Regione sulla base di un progetto di fattibilità, sottoposto a organi specifici incaricati di valutare le proposte da punto di vista tecnico scientifico.
Marchio e finanziamenti Con il riconoscimento la Regione assegna la denominazione esclusiva di ecomuseo il diritto di utilizzare un marchio apposito previsto dalle leggi regionali; contributi e finanziamenti per le spese sostenute, per le opere edilizie e le attrezzature necessarie per la loro realizzazione e il loro sviluppo.
Ravenna- Ecomusei e musei affini Ecomuseo della Civiltà Palustre - Villanova di Bagnacavallo (RA) MUSA - Museo del Sale - Cervia (RA) Giardino delle Erbe A. Rinaldi Ceroni - Casola Valsenio (RA) Museo del Paesaggio dell'Appennino Faentino - Riolo Terme (RA)