LO STATUTO ALBERTINO Chiara Consalvo Alessia Dall’Ora Lorenzo Manenti

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Transcript della presentazione:

LO STATUTO ALBERTINO Chiara Consalvo Alessia Dall’Ora Lorenzo Manenti Carlo Pasini Rebecca Sartori

STATUTO ALBERTINO Lo Statuto Albertino, chiamato anche Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia del 4 marzo 1848 fu proclamato dal re dei Savoia Carlo Alberto. Questo importante documento è rimasto in vigore dal marzo 1848 al biennio 1944-1946, anni in cui l'Italia con un referendum scelse la forma di governo repubblicana, abbandonando la forma governativa monarchica.

Collocazione nella storia La carta costituzionale dev'essere inquadrata nella stagione nota come "Primavera dei popoli", la serie di eventi che ha caratterizzato il 1848. In Italia, come del resto in molti Paesi d'Europa, vi era un gran fermento rivoluzionario

Collocazione nella storia Quando a Torino si venne a sapere che il re Ferdinando II di Borbone (Regno delle due Sicilie), sotto la pressione popolare, aveva concesso una Costituzione, la medesima richiesta venne avanzata al re Carlo Alberto. Nel volgere di un mese anche il granduca di Toscana, Leopoldo II, e lo stesso papa Pio IX avrebbero a loro volta elargito concessioni analoghe.

Successivamente ll 17 marzo del 1861 nasce il Regno d’Italia. Il primo re è Vittorio Emanuele II di Savoia Fa del nuovo Stato il risultato di un ampliamento del vecchio Regno di Sardegna Ed è per questo che lo Statuto Albertino diventò la costituzione del Regno d’Italia.

Una costituzione breve Questo documento è stato redatto in lingua francese perché è simile alle costituzioni francesi. Prevede tutta una serie di diritti e doveri dei cittadini. Corrisponde a ciò che si definisce una costituzione breve: si limita ad enunciare i diritti (che sono per lo più libertà dallo Stato) e ad individuare la forma di governo.

Che cos’è? Una carta costituzionale concessa dal re Sancisce come forma di governo la monarchia Assegna il potere esecutivo ai ministri nominati dal re Assegna il potere giudiziario ai magistrati nominati dal re Assegna il potere legislativo al Parlamento (Senato nominato dal re e camera dei deputati eletta dal popolo a suffragio ristretto)

Divisione del potere

Che cos’è? concede il diritto di voto solo ad una ristretta cerchia di individui (cittadini di sesso maschile, dotati di una certa cultura e di un determinato patrimonio) si impegna a garantire l’uguaglianza formale dei sudditi (Art. 24) garantisce la libertà di stampa, ma con alcune limitazioni (Art.28)

Cosa prevedeva? La monarchia era costituzionale ed ereditaria secondo la legge salica (la legge salica è un co dice fatto redigere da Clodoveo I re dei franchi  attorno al 503 riguardante la popolazione dei franchi Salii, così chiamati perché abitavano la regione prossima alla riva del fiume Sala. Questo codice prevede la successione al trono che esclude la discendenza femminile). Il Re era e restava capo supremo del paese e la sua persona rimaneva «sacra ed inviolabile» (Art.4). Questo non significava che non dovesse rispettare le leggi (come previsto dal suo giuramento all'art. 22), ma solo che non poteva essere oggetto di sanzioni penali. Due importanti minoranze piemontesi, come i valdesi e gli ebrei, ottennero il riconoscimento dei propri diritti.

STATUTO ALBERTINO Lo statuto albertino può essere diviso in nove parti: Informazioni generali a proposito dello Stato (religione, diritti e doveri del re…) Diritti e doveri dei cittadini Senato Camera dei deputati Disposizioni comuni alle due Camere Ministri Ordine giudiziario Disposizioni generali Disposizioni transitorie

SUCCESSIONE Art. 11. - Il Re è maggiore all'età di diciotto anni compiti. Art. 12. - Durante la minorità del Re, il Principe suo più prossimo parente, nell'ordine della successione al trono, sarà Reggente del Regno, se ha compiti gli anni vent'uno.

SUCCESSIONE Art. 13. - Se, per la minorità del Principe chiamato alla Reggenza, questa è devoluta ad un parente più lontano, il Reggente, che sarà entrato in esercizio, conserverà la Reggenza fino alla maggiorità del Re. Art. 14. - In mancanza di parenti maschi, la Reggenza apparterrà alla Regina Madre.

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI Art. 24. - Tutti i regnicoli (chi è nato o abita in un regno), qualunque sia il loro titolo o grado, sono eguali dinanzi alla legge. Tutti godono egualmente i diritti civili e politici, e sono ammissibili alle cariche civili, e militari, salve le eccezioni delle Leggi.

CAMERA DEI DEPUTATI Art. 40. - Nessun Deputato può essere ammesso alla Camera, se non è suddito del Re, non ha compiuta l'età di trent'anni, non gode i diritti civili e politici, e non riunisce in sé gli altri requisiti voluti dalla legge

DISPOSIZIONI COMUNI Art. 49. - I Senatori ed i Deputati prima di essere ammessi all'esercizio delle loro funzioni, prestano il giuramento di essere fedeli al Re, di osservare lealmente lo Statuto e le leggi dello Stato e di esercitare le loro funzioni col solo scopo del bene inseparabile del Re e della Patria.

Perché è rimasto in vigore per un secolo? Lo statuto albertino è rimasto in vigore per circa un secolo grazie alla sua genericità e alla sua “flessibilità”. Dal 1848 al 1948, in Italia, si sono succedute forme di governo completamente diverse tra loro e lo Statuto promulgato da Carlo Alberto ha sempre costituito il “ pezzo di carta” in base al quale legalizzare le diverse forme di potere.

Alcune modifiche La prima modificazione dello Statuto è quella relativa alla bandiera, da quella con la coccarda azzurra a quella con la coccarda tricolore, in occasione della ribellione del Lombardo-Veneto contro il dominio austriaco nel 1848. Poco tempo dopo la sua entrata in vigore, proprio a causa della sua flessibilità, fu possibile portare l’Italia da una forma di monarchia costituzionale pura a quella di monarchia parlamentare.

Un esempio di «flessibilità» Articolo 28 : “La stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi”.

Cos’è la Costituzione Italiana? Lo Statuto Albertino rimase a dettar legge fino all’attuale Costituzione della Repubblica italiana, promulgata nel 1947. La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato Italiano.

Cosa la Costituzione Italiana ha conservato? entrambe sono scritte, in quanto pubblicate su di un testo legislativo per la loro entrata in vigore. entrambe prevedono un sistema parlamentale bicamerale, composto da una Camera dei Deputati e da un Senato (art. 55 C.I.) entrambe riconoscono l'inviolabilità del domicilio (art. 27 S.A. ; art 14 C.I.)

Cosa la Costituzione Italiana ha conservato? le sedute parlamentari sono pubbliche, ma sono previsti casi in cui le sedute possano essere segrete; inoltre, le deliberazioni di ciascuna Camera non sono considerate valide qualora sia assente la maggioranza dei loro componenti (art.52, 53 S.A. ; art. 64 C.I.) sono presenti disposizioni transitorie, volte ad agevolare l'entrata in vigore del documento Libertà personale è garantita.

TRE FASI Lo statuto Albertino consente dal punto di vista formale la separazione dei tre poteri. I momenti fondamentali dello statuto Albertino sono: Nascita • Fase liberal-democratica (evoluzione) • Evento del fascismo (instaurazione di una dittatura)

Nella fase di nascita vi è il riconoscimento del diritto di voto solo ai maschi più agiati I momenti più importanti della fase di evoluzione sono: Diritto di voto a tutti i maschi senza considerare il censo; Vengono garantite le prime libertà fondamentali. Queste libertà vengono nuovamente messe in discussione nel periodo fascista (1922-1943)

Differenze tra Statuto e Costituzione lo Statuto è una carta costituzionale flessibile (può essere facilmente modificato con una legge ordinaria); la Costituzione è rigida, ovvero non tutti gli articoli possono essere modificati e le eventuali modifiche possono essere apportate solo tramite leggi costituzionali (art. 138)

Differenze tra Statuto e Costituzione lo Statuto è una carta costituzionale concessa dal re; la Costituzione è stata redatta da un'Assemblea Costituente votata a suffragio universale

Differenze tra Statuto e Costituzione lo Statuto Albertino è una costituzione breve ; la Costituzione è definita lunga, in quanto contiene disposizioni in molti settori del vivere civile e non si limita solamente a indicare le norme sulle fonti del diritto

Differenze tra Statuto e Costituzione lo Statuto sancisce come forma di governo la monarchia (art. 2); la Costituzione stabilisce come forma di governo la Repubblica (art.1)

Differenze tra Statuto e Costituzione secondo lo Statuto la sovranità è del Re (art. 5); la Costituzione stabilisce che la sovranità spetta al popolo (art. 1)

Differenze tra Statuto e Costituzione lo Statuto riconosce la "Religione Cattolica, Apostolica e Romana" come religione di Stato, pur tollerando gli altri culti (art. 1); la Costituzione sancisce la laicità dello Stato italiano e si impegna a tutelare le varie confessioni religiose (art. 7,8)

Differenze tra Statuto e Costituzione Se nello Statuto del 1848 tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge tranne uno, il Re, la cui persona è “sacra e inviolabile” (art. 4), la Costituzione “ha per regola l’eguaglianza, la libertà, la fraternità. Non riconosce titoli di nobiltà, né privilegi di nascita o casta” È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art.3).