PROGETTO Tema: Il Fumo Alcol e Droghe La materia: Lingua Italiana

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Transcript della presentazione:

PROGETTO Tema: Il Fumo Alcol e Droghe La materia: Lingua Italiana Anno sclolastico: 2014-2015

Sigaretta La sigaretta è un piccolo cilindro cartaceo contenente, nella maggiorparte dei casi, foglie di tabacco tritate e lavorate. Non sempre o non solo avvolge il tabacco; può contenere altri prodotti vegetali, tra cui sostanze psicotrope come la cannabis, chiodi di garofano come l'indonesiano kretek ed altro ancora, come le sigarette tobacco-free, generalmente a base di mais, nonché diverse spezie ed erbe aromatiche come menta e cannella. Le sigarette possono essere arrotolate a mano o prodotte industrialmente. La sigaretta è un oggetto di consumo molto diffuso in alcune culture, nonostante i danni noti derivanti dalla dipendenza (tabagismo) e dall'assunzione diretta o indiretta del fumo, anche da parte di soggetti astanti e non fumatori. Il fumo di sigaretta è il metodo più comune di assunzione della nicotina, il componente psicoattivo del tabacco.

ALCOL L'alcolismo è una sindrome patologica determinata dall'assunzione acuta o cronica di grandi quantità di alcol. A partire dalla fine del ventesimo secolo, l'alcolismo è stato considerato un disturbo correlato alla dipendenza. È caratterizzato da un consumo compulsivo e incontrollato di alcol, solitamente a scapito della salute del bevitore, delle sue relazioni e della sua posizione sociale. Come per altre dipendenze da droghe, l'alcolismo è considerato una malattia curabile. Il termine alcolismo è ampiamente usato ed è stato coniato nel 1849 da Magnus Huss, ma in medicina il termine è stato sostituito dal concetto di "abuso di alcol" e "dipendenza da alcol" come specificato nel DSM III del 1980. Allo stesso modo, nel 1979, un comitato dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha consigliato l'abbandono dell'uso del termine "alcolismo" come entità diagnostica, preferendo la categoria di "sindrome da dipendenza da alcool". I meccanismi biologici alla base dell'alcolismo sono incerti, tuttavia, fattori di rischio includono l'ambiente sociale, lo stress,[8] la salute mentale, la predisposizione genetica, l'età, l'etnia e il sesso. L'abuso a lungo termine di alcool produce cambiamenti fisiologici nel cervello, come la tolleranza e la dipendenza fisica. Tali cambiamenti, relativi alla chimica del cervello, portano l'alcolista all'incapacità compulsiva di smettere di bere. I danni dall'abuso di alcol colpiscono quasi ogni organo del corpo, compreso il cervello, causando una serie di disturbi fisici e psichici.

Le droghe  La droga, il cui uso risulta purtroppo sempre maggiore, soprattutto fra i giovani, è certamente, fra i tanti, uno dei maggiori pericoli che attentano alla integrità psico-fisica dell’uomo. In considerazione della sua azione distruttiva del sistema nervoso, essa rappresenta un vero e proprio drammatico attentato alla vita. La droga infatti, esercita una azione distruttiva sia sull’organismo e sia sul sistema nervoso. Di quest’ultimo, in particolare, agendo direttamente sui neuro-trasmettitori, altera la trasmissione degli impulsi nervosi determinando gravissime conseguenze quali: perdita della capacità di reagire agli stimoli, incapacità di valutare e controllare le proprie azioni, sdoppiamento della personalità, alterazioni mentali, distorta percezione dello spazio e del tempo e alterazione di tutte le funzioni fondamentali. Sull’organismo, la droga è in grado di arrecare danni irreversibili a diversi e molteplici organi ed è, in taluni casi, causa di tumori o patologie similari. Sotto il profilo medico scientifico, con il termine “droga” o “stupefacente” si indicano tutte quelle sostanze psicoattive, naturali e artificiali, che hanno un effetto sul sistema nervoso e alterano l’equilibrio psico-fisico dell’organismo. Esistono moltissime sostanze di questo tipo, alcune sono usate liberamente, senza alcun controllo da parte delle autorità sanitarie o giudiziarie, come la nicotina, contenuta nel tabacco, l’alcool e la caffeina. Altre sono incluse in speciali tabelle e possono essere usate a scopo curativo sotto stretto controllo medico, come gli psicofarmaci. Quando si parla di consumo di droga, in realtà, ci si riferisce, solitamente, all’abuso, cioè ad un uso voluttuario e non terapeutico delle sostanze psicoattive. Queste sostanze, come molti altri farmaci, se vengono usate più volte e per un periodo di tempo più o meno lungo, producono tolleranza ed assuefazione. Così, per ottenere lo stesso effetto provato la prima volta occorre assumere dosi sempre più abbondanti. Per questo motivo, si assumono droghe in quantità crescenti e sempre più spesso, fino a superare una soglia oltre la quale non si è più in grado di vivere senza la sostanza: è la dipendenza. Schematicamente, si distinguono due tipi di dipendenza: dipendenza fisica e dipendenza psichica anche se, i sintomi dell’una e dell’altra s’intrecciano in un quadro d’insieme e di penosa malattia. Per dipendenza fisica s’intende l’incapacità dell’organismo a funzionare senza una sostanza esterna alla quale si è adattato modificandosi. La dipendenza psichica, molto più subdola e insidiosa, che resta anche quando il fisico è stato disintossicato, si manifesta attraverso il desiderio spasmodico della droga o la convinzione di non poter andare avanti senza di essa In base al loro principale effetto, le droghe si possono suddividere insedative – antidolorifiche – eccitanti o stimolanti - allucinogene.

Cocaine Cocaine (INN) (benzoylmethylecgonine, an ecgonine derivative) is a tropane alkaloid that is obtained from the leaves of the coca plant. The name comes from "coca" and the alkaloid suffix "-ine", forming "cocaine". It is a stimulant, an appetite suppressant, and a nonspecific voltage gated sodium channel blocker, which in turn causes it to produce anaesthesia at low doses. Biologically, cocaine acts as a serotonin–norepinephrine–dopamine reuptake inhibitor, also known as a triple reuptake inhibitor (TRI). It is addictive due to its effect on the mesolimbic reward pathway. At high doses, it is markedly more dangerous than other CNS stimulants, including the entire amphetamine drug class, due to its effect on sodium channels, since blockade of Nav1.5 can cause sudden cardiac death. Unlike most molecules, cocaine has pockets[clarification needed] with both high hydrophilic and lipophilic efficiency, violating the rule of hydrophilic-lipophilic balance. This causes it to cross the blood–brain barrier far better than other psychoactive chemicals[citation needed] and may even induce blood-brain barrier breakdown. Furthermore, many MAT inhibitors are not reinforcing like cocaine, and has led some to postulate another mechanism, such as DAT "inverse agonism" to play a role in cocaine's pharmacological mode of action.