LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SALUTE DA PARTE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 1° Fase: Definizione del campo di applicazione 2° Fase: Individuazione e caratterizzazione dei pericoli- rischi potenziali 3° Fase: Individuazione di aree, reparti o mansioni critici 4° Fase: Coinvolgimento dei lavoratori interessati 5° Fase: Individuazione dei rischi di esposizione 6° Fase: Elaborazione del documento di valutazione del rischio (includente dati ambientali e biostatistici) 7° Fase Controllo sanitario 8° Fase Raccolta di dati ambientali e biostatistici 9° Fase Analisi dei risultati in riunione congiunta della direzione azienda, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del medico competente e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
POSSIBILI CONCLUSIONI DELLE PROCEDURE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Assenza trascurabilità del rischio di esposizione Non vi sono motivazioni per intervenire (livello di attenzione) Presenza di esposizione entro i limiti previsti per l’ambiente di lavoro (anche se superiori a quelli dell’ambiente di vita) Previsione di controlli sanitari ed ambientali (se richiesti) Presenza di livelli di esposizione non accettabili Adozione di misure di prevenzione ambientale e/o interventi nella organizzazione delle attività lavorative con adeguato controllo sanitario
CONTROLLO SANITARIO Visita medica di assunzione e periodica (con o senza esami integrativi) Esami specialistici strumentali (ECG, Rx torace, audiometria, ecc.) Visite specialistiche (Es. visita oculistica) Esami ematochimici aspecifici: emocromo, ALT, AST, esame urine, markers dell’epatite ecc. 5. Esami tossicologici specifici: a) Indicatori di dose di esposizione a sostanze chimiche (su sangue, urina, capelli ed aria espirata) b) Indicatori di effetto di esposizione a sostanze chimiche o di stress (su sangue, urina, e saliva) Raccolta di dati biostatistici su gruppi omogenei di lavoratori utilizzando i dati sopra riportati e quelli di esposizione ambientale (se disponibili)
COINVOLGIMENTO DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Nelle riunioni (almeno annuali) congiunte con direzione aziendale, responsabile servizio prevenzione e protezione e medico competente A richiesta, per consultare il documento di valutazione del rischio, registro dei dati ambientali e dati biostatistici A richiesta, per informarlo sulle metodiche di campiona-mento ed analisi e/o le tipologie dei controlli sanitari mirati ai rischi A richiesta, illustrazione e/o consultazione su: a) pericolosità degli agenti nocivi chimici e fisici b) analisi delle mansioni c) analisi degli ambienti di lavoro I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza devono frequentare dei corsi di formazione (per l’industria di 32 ore, per accordo tra le parti sociali)