La gestione degli eventi catastrofici naturali e la specificità dell’intervento nel settore veterinario 22 novembre 2011 Villaggio La Brocchi Lutiano.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Unità d’apprendimento
Advertisements

Tavolo di coordinamento regionale della rete degli Sportelli Unici per le Attività Produttive 6 Aprile 2016 Servizio Consulenza giuridica, Semplificazione.
Comitato di sorveglianza POR FSE FIRENZE 8 maggio 2015 Settore AUDIT - Autorità di Audit POR FSE.
Azienda Sanitaria Firenze GLI STRUMENTI DEL CONTROLLO UFFICIALE Dott. Giorgio Garofalo Firenze, 19 Settembre 2012.
Bilancio Iniziative 2011 Attività 2010 Dott. Maurizio CASTELLI Direttore Dipartimento di Prevenzione Azienda USL Valle d’Aosta Aosta, 17 Dicembre 2010.
ATTESTA Il nuovo sistema informativo regionale a supporto del processo di attestazione delle competenze 1.
Informativa sull’adempimento degli obblighi di e-cohesion di cui all’art. 122, comma 3 del reg. (UE) 1303/2013 Programma Competitività regionale 2007/13.
SISTEMA di CONTROLLO INTERNO Bettina Campedelli - Revisione aziendale e sistemi di controllo 1 si sostanzia in un insieme di direttive, procedure e tecniche.
BASELINE Criteri, norme e requisiti di base per accedere ai finanziamenti della PAC.
SEMINARIO PROVINCIALE CIDI SALERNO
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
TAVOLO TEMATICO VIM/VGS.
LOGISTICA NELLA PIANIFICAZIONE E GESTIONE DELL’EMERGENZA
CAOS PRECARIO.
CARATTERISTICHE DI UN DATACENTER
GPOI - L’organizzazione aziendale -
Accreditamento delle sedi formative
Strutture per il soccorso
Poli Tecnico Professionali
La gestione del Rischio Clinico con il software Qualibus
(Ottobre 2017-Giugno 2019, FAMI )
“LA SCUOLA CHE PROMUOVE
RISULTATI DELL’ATTIVITÀ DI CONTROLLO PRESSO LE
La segnalazione : Incident Reporting
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE l’Ufficio Relazioni con il Pubblico
TAVOLO TEMATICO Epidemiologia.
elementi caratterizzanti e fasi principali
TAVOLO TEMATICO …SPVSA……...
LA MOBILITÀ INTERNAZIONALE DEI PAZIENTI Opportunità per i Servizi Sanitari Regionali di Friuli Venezia Giulia e Veneto I dati italiani del National Contact.
TAVOLO TEMATICO IPN.
Prevenzione e preparazione per il riutilizzo nella gestione dei rifiuti: stato attuale e nuovi sviluppi Andrea Valentini 1.
DatiPiem-Piemonte in Europa
Titolo Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro
SETTORI FUNZIONALI La strutturazione dell’ospedale per settori funzionali consente di accorpare per macro-funzioni tutte le aree sanitarie e non sanitarie.
Incontro con Direttore Generale 10/10/2012
IL SETTORE SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA
IL PUNTO SULLA GESTIONE DELLE EMERGENZE VETERINARIE NEL SISTEMA PROVINCIALE Paolo Masetti Resp. Protezione Civile Provincia di Firenze.
La confettura all’intersezione tra saperi
Introduzione Anfiteatro Andrzej Tomaszewski Auditorium al Duomo
Ipotesi organizzative funzione Mercato Privati Progetto PCG di Filiale
Monitorare la salute : alcuni strumenti di lavoro
CENTRI ESTIVI 2018.
Le fasi del ciclo cliente
I controlli di condizionalità – identificazione e registrazione
Piano di Emergenza Comunale della Protezione Civile
ASL Viterbo sezione 4 e 5 Civita Castellana e Vetralla
Cos’è il Progetto Eugheny
I Piani di Protezione Civile
La Condizione Limite per l’Emergenza
CENTRI ESTIVI 2018.
In cammino verso il budget 2017
Il Comitato OT11-OT2 e le Aree di Lavoro Comune
Carichi di lavoro in Sicurezza alimentare Sanità Pubblica Veterinaria
L’ATTIVITÀ DI AUTOCONTROLLO NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA
BLUD A VICENZA BLUD A VICENZA CENTRALE DEL LATTE DI VICENZA
Attività di informazione alla popolazione,
Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
AZIONI DELINEATE IN QUESTO ANNO SCOLASTICO
Organizzazione e attività
Progetti Quadro Legge 236/93 – Anno 2008 Bando 277
Cosulta Regionale Bologna, 22 Giugno 2018
Organizzazione e metodologia dei servizi sanitari Job Description Corso OSS 1000 ore 03/05/2019 Sonia Gasperini.
Analisi dei bisogni di valutazione e definizione delle domande
Piano Regionale della Prevenzione Campania /19
Il protocollo informatico e il Manuale di Gestione
Trasformazione digitale
Istituto d’Istruzione Superiore “T. Fiore” di Modugno
3° Circolo didattico “Umberto di Savoia”-Trapani AUTOANALISI D’ISTITUTO Anno Scolastico 2017/2018.
QUALITA’ ED ACCREDITAMENTO
La predisposizione di piani aziendali di autocontrollo basati sui principi HACCP Maria Sassi Dipartimento di Ricerche Aziendali Facoltà di Economia - Università.
Transcript della presentazione:

La gestione degli eventi catastrofici naturali e la specificità dell’intervento nel settore veterinario 22 novembre 2011 Villaggio La Brocchi Lutiano Vecchio - Borgo San Lorenzo FI “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” Stefania Salucci Veterinario Istituto G. Caporale Teramo

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

AREA DI SICUREZZA ALIMENTARE E IGIENE “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” AREA DI SICUREZZA ALIMENTARE E IGIENE OBIETTIVI: assicurare alla popolazione la somministrazione di pasti il più possibile sani, in condizioni igieniche idonee e in tempi ragionevoli ripristino delle attività produttive

SISTEMA DI SORVEGLIANZA “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” SISTEMA DI SORVEGLIANZA Censimento delle aree di accoglienza Produzione di materiale informativo Formazione degli operatori delle cucine nelle aree di accoglienza Verifica dell’applicazione delle linee guida per le corrette prassi igieniche nelle cucine dei campi tenda e negli alberghi della costa Vigilanza su strutture mobili e/o temporanee per la vendita e somministrazione di prodotti alimentari

SISTEMA DI SORVEGLIANZA “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” SISTEMA DI SORVEGLIANZA Gestione dello smaltimento delle derrate alimentari avariate Verifica della potabilità dell’acqua di rete nei campi tenda e negli impianti di produzione primaria Esame di campioni di feci umane per determinare la causa di tossinfezione alimentare Sistema informativo in rete per la gestione e condivisione delle informazioni raccolte

CENSIMENTO DELLE AREE DI ACCOGLIENZA “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” CENSIMENTO DELLE AREE DI ACCOGLIENZA Registrazione dei dati di ciascuna area di accoglienza su una scheda apposita “Rilevazione delle condizioni strutturali e igienico-sanitarie dei campi tenda” Inserimento dei dati raccolti nel sistema informativo in rete (Internet), http://maps.izs.it/terremoto/, accessibile a soggetti abilitati, tramite autenticazione con username e password

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

PRODUZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” PRODUZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DELLE CUCINE NELLE AREE DI ACCOGLIENZA “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DELLE CUCINE NELLE AREE DI ACCOGLIENZA OBIETTIVO: diffusione delle conoscenze e delle competenze igienico sanitarie Dal 21 aprile al 5 maggio visitate 118 aree di accoglienza e formati 644 operatori

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” VERIFICA DELL’APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER LE CORRETTE PRASSI IGIENICHE NELLE CUCINE DELLE AREE DI ACCOGLIENZA E NEGLI ALBERGHI DELLA COSTA OBIETTIVO: confronto con gli operatori sugli standard di funzionamento delle cucine, finalizzato al trasferimento di informazioni e conoscenze e alla condivisione di soluzioni applicabili alla risoluzione di eventuali problemi osservati Dal 4 maggio al 20 agosto 2009 fatti 352 interventi di sorveglianza nelle cucine delle aree di accoglienza Dal 4 maggio al 3 luglio 2009 visitate 83 strutture delle 517 censite dal DPC (dipartimento di protezione civile)

APPARECCHIATURE (frigoriferi, congelatori) OPERAZIONI DI SCONGELAMENTO “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” CARENZE RISCONTRATE APPARECCHIATURE (frigoriferi, congelatori) OPERAZIONI DI SCONGELAMENTO SEPARAZIONE DEGLI ALIMENTI CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI ASSENZA DI SERVIZI IGIENICI AD USO ESCLUSIVO DEL PERSONALE DELLE CUCINE UTILIZZO DI PRODOTTI ALIMENTARI NON PROVENIENTI DA CIRCUITI COMMERCIALI CONTTROLLATI (uova) CONTROLLO DELLE TEMPERATURE BARRIERE ANTI-INSETTO

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali”

OBIETTIVO: verificare autorizzazioni, requisiti strutturali e “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” VIGILANZA SU STRUTTURE MOBILI E/O TEMPORANEE PER LA VENDITA E SOMMINISTRAZIONE DI PRODOTTI ALIMENTARI OBIETTIVO: verificare autorizzazioni, requisiti strutturali e funzionali degli automezzi e delle strutture mobili i documenti di trasporto e i prodotti esposti per la vendita Controllate 8 strutture mobili con prelevamento di campioni

GESTIONE DELLO SMALTIMENTO DELLE DERRATE ALIMENTARI AVARIATE “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” GESTIONE DELLO SMALTIMENTO DELLE DERRATE ALIMENTARI AVARIATE OBIETTIVO: assicurare il corretto smaltimento e impedire l’utilizzo per l’alimentazione umana delle derrate alimentari alterate a causa dell’interruzione della corrente elettrica o del danneggiamento fisico Procedura operativa per lo smaltimento dei prodotti alimentari (tipologia e quantità di alimento distrutto e modalità seguite). Al 23 luglio 2009 sono stati verificati, certificati e avviati alla distruzione come rifiuti speciali di origine animale (Regolamento (CE) 1774/2002), 152.793 kg di derrate alimentari di origine animale provenienti dagli stabilimenti di produzione e dagli esercizi commerciali. Altri prodotti, assimilabili ai rifiuti solidi urbani, sono stati smaltiti come tali.

Parametri valutati: carica batterica mesofila a 22°C e 36°C, “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” VERIFICA DELLA POTABILITA’ DELL’ACQUA DI RETE NELLE AREE DI ACCOGLIENZA E NEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE PRIMARIA Dal 20 al 23 aprile 2009 sono stati effettuati prelievi di acqua in 39 aree di accoglienza e in 8 impianti di produzione primaria Parametri valutati: carica batterica mesofila a 22°C e 36°C, numerazione di Clostridium perfringens, Coliformi totali, Enterococchi intestinali, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, determinazione di ammoniaca, cloro attivo, cloruri, durezza totale, nitrati, nitriti, pH.

Su 47 campioni di acqua prelevati: “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” VERIFICA DELLA POTABILITA’ DELL’ACQUA DI RETE NELLE AREE DI ACCOGLIENZA E NEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE PRIMARIA RISULTATI Su 47 campioni di acqua prelevati: 2 campioni positivi per C. perfringens 14 campioni positivi per Coliformi 2 campioni positivi per P. aeruginosa 1 campione con elevate concentrazioni di cloro attivo

sono state preparate le istruzioni per la raccolta e l’invio dei “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” ESAME DI CAMPIONI DI FECI UMANE PER DETERMINARE LA CAUSA DI TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Casi di gastroenterite sono stati riscontrati in 2 aree di accoglienza e in 1 albergo sulla costa sono state preparate le istruzioni per la raccolta e l’invio dei campioni al laboratorio, una scheda informativa sul comportamento da seguire da parte del personale e degli ospiti delle strutture colpite e il protocollo per l’esecuzione dell’indagine epidemiologica finalizzata all’individuazione della fonte di infezione

20 campioni sono risultati positivi per Norovirus “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” ESAME DI CAMPIONI DI FECI UMANE PER DETERMINARE LA CAUSA DI TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 25 campioni di feci esaminate per determinare la presenza di agenti eziologici batterici (Campylobacter sp., Escherichia coli VTEC, Listeria monocytogenes, Salmonella sp., Shighella sp., Yersinia enterocolitica) e virali (Rotavirus e Norovirus). 20 campioni sono risultati positivi per Norovirus Norovirus genogruppo II umano implicato in tutti i casi Norovirus ceppo Lordsdale GII.4 (variante 2006a) Istituto Superiore di Sanità

gestire l’anagrafe dei campi tenda e delle cucine, il numero degli “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” SISTEMA INFORMATIVO IN RETE PER LA GESTIONE E CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI RACCOLTE http://maps.izs.it/terremoto/ OBIETTIVO: gestire l’anagrafe dei campi tenda e delle cucine, il numero degli addetti, degli ospiti e dei pasti preparati giornalmente, i risultati dei controlli effettuati nei campi tenda con produzione di dettagli e di report riepilogativi per la Funzione di Supporto 2 della DI.COMA.C pianificazione degli interventi sulla base dei livelli di rischio e di assicurare il follow-up verso quei campi tenda con non conformità più numerose o più importanti

Sistema informatico È importante stressare nelle diapositive precedenti e in queste: -) qual era l’input del sistema e qual era l’output -) da chi veniva inserito l’input e da chi veniva fruito l’output -) per fare cosa (obiettivi del sistema)

“Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” PRE-EMERGENZA ASSENZA DI SISTEMI ADEGUATI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA EMERGENZA SISTEMA INTEGRATO (sanità pubblica veterinaria, istituzioni locali, associazioni di volontariato) SISTEMA DI SORVEGLIANZA RIDURRE AL MINIMO LE CONSEGUENZE SULLA POPOLAZIONE COLPITA POST-EMERGENZA INSERIMENTO DELLA SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA NEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE MANUALI OPERATIVI PER EMERGENZE NON EPIDEMICHE FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DELLE STRUTTURE COINVOLTE ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE (cucine da campo)

GRAZIE PER L’ATTENZIONE “Garantire la sicurezza alimentare nelle strutture allestite per la gestione delle catastrofi naturali” GRAZIE PER L’ATTENZIONE