Gruppo nazionale difesa integrata (GDI)

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Gruppo nazionale difesa integrata (GDI) Seminario 15 novembre 2017 Gruppo nazionale difesa integrata (GDI)

GDI: strategie di difesa individuazione di mezzi alternativi enfatizzare il ruolo degli antagonisti naturali soglie economiche d’intervento, strategie per la prevenzione delle resistenze selezione dei mezzi di difesa (efficaci, compatibili con le strategie di difesa, in grado di ridurre i pericoli ed i rischi per la salute l’ambiente e la biodiversità)

Esigenze rivalutare i principi e criteri per la definizione delle strategie di difesa (criteri di scelta delle s.a.): contesto eterogeneo (politiche diverse delle Regioni e PA rispetto alla promozione della produzione integrata) Semplificazione delle norme tecniche di coltura

Attuali criteri: Comitato STAR definiti negli anni 90 nell’ambito di un contesto normativo e di disponibilità di mezzi di difesa oggi molto mutato: Effetti della 91/414 Nuovo regolamento 1107/09 Dir. 128/09

Effetti della revisione europea

Sostanze autorizzate CRITERI CUT-OFF sostanze base basso rischio candidate alla sostituzione altre CRITERI CUT-OFF

Sostanze autorizzate

Candidati alla sostituzione s.a. che possiedono caratteristiche intrinseche di pericolosità tali da destare comunque preoccupazione Gli Stati membri effettuano la valutazione comparativa (art. 50)

Dir. 128/09 Difesa fitosanitaria sostenibile Principi generali (Allegato III ) Obbligatorio Volontario Difesa integrata volontaria Difesa integrata obbligatoria Agricoltura biologica Gli Stati membri istituiscono gli incentivi appropriati per incoraggiare gli utilizzatori professionali ad applicare su base volontaria gli orientamenti specifici per coltura o settore ai fini della difesa integrata (art. 14 direttiva)

direttiva n. 128/09 Gli Stati membri dovrebbero controllare l’impiego di prodotti fitosanitari contenenti sostanze attive che destano particolare preoccupazione e stabilire i tempi e gli obiettivi per la riduzione del loro uso Gli Stati membri adottano tutte le necessarie misure appropriate per incentivare una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, privilegiando ogniqualvolta possibile i metodi non chimici, questo affinché gli utilizzatori professionali di pesticidi adottino le pratiche o i prodotti che presentano il minor rischio per la salute umana e l’ambiente tra tutti quelli disponibili per lo stesso scopo.

PAN – difesa fitosanitaria volontaria La difesa integrata volontaria prevede il rispetto dei disciplinari regionali di produzione integrata, definiti secondo le modalità previste dal Sistema di Qualità Nazionale di Produzione integrata di cui alla legge n. 4 del 3 febbraio 2011, e dai sistemi di certificazione regionali, tenendo conto dei criteri generali definiti nell’Allegato III del decreto legislativo n. 150/2012 e degli orientamenti del regolamento (CE) 1107/2009, con particolare riferimento all’Allegato II, paragrafi 3.6, 3.7, 3.8 e 4,per la scelta delle sostanze attive Prioritariamente ci si prefigge, nel corso dei cinque anni di validità del Piano, una riduzione dell’impiego di prodotti fitosanitari a base di sostanze attive individuate come candidate alla sostituzione

Applicazione dei DPI I DPI sono lo strumento principale nell’ambito delle misure agro-climatico-ambientali (ACA) previste dalle politiche di sostegno dei PSR e dell’OCM valutazione del rischio per l’ambiente nel processo di autorizzazione dei PF presenza di residui di PF nelle acque anche alla luce degli obiettivi e delle scadenze previste dalla direttiva quadro acque

Prossime scadenze Aggiornamento del PAN Nuova programmazione dei PSR (e quindi anche delle misure ACA ) Quali politiche per incentivare la produzione integrata? incentivare ancora l’applicazione dei DPI? i DPI saranno la base line per accedere a specifici contributi legati all’applicazione di soluzioni virtuose (uso di soluzioni agronomiche, mezzi difesa alternativi, rinuncia all’utilizzo di prodotti particolarmente impattanti per le acque ecc..)?

Importanza delle LGN e dei DPI riconosciuti dal mercato semplificazione nella definizione dei sistemi di certificazione volontaria possibilità di erogare aiuti diretti o indiretti alle aziende agricole (PSR; OCM) necessità di giustificare gli aiuti distintivi rispetto alle norme cogenti (semplice rispetto delle etichette) apertura di nuovi mercati