QUALITA’ AMBIENTALE E ALIMENTARE OBIETTIVI DEL CORSO evidenziare l’importanza che la qualità dell’ambiente e dell’alimentazione riveste per la salute e il benessere dell’uomo fornire gli strumenti necessari alla minimizzazione di quei fattori che possono determinare situazioni di criticità ambientale, con ricadute negative anche di tipo socio- economico su un territorio
QUALITA’ AMBIENTALE E ALIMENTARE La qualità ambientale. Inquinamento atmosferico, idrico, del suolo, acustico, luminoso e indoor. Effetti sulla salute dell’uomo, sull’ambiente, sul patrimonio artistico e architettonico. Il controllo dell’inquinamento legato alla mobilità e alla nautica da diporto. La razionalizzazione dei consumi energetici e idrici. La gestione dei rifiuti. L'impatto ambientale legato al settore turistico. Ecolabel europeo per i servizi di ricettività turistica. Sistemi di Gestione Ambientale per le strutture turistiche. La qualità dei prodotti alimentari. Principi nutritivi: proprietà, funzioni e disponibilità nei principali alimenti. I metodi di conservazione degli alimenti. Alcuni alimenti base della nostra dieta. Alterazioni e frodi. Il recupero delle tradizioni alimentari locali. Denominazioni di Origine. Prodotti tipici italiani. Prodotti a chilometro zero. Cenni sull’agricoltura biologica.
IMPATTO DELLE ATTIVITA’ UMANE SULL’AMBIENTE IMPATTO DELLE ATTIVITA’ UMANE SULL’AMBIENTE consumo di risorse naturali; consumi energetici; produzione di rifiuti; inquinamento e fenomeni connessi
IMPATTO DELLE ATTIVITA’ UMANE SULL’AMBIENTE IN AMBITO TURISTICO: Turismo pendolare congestione della viabilità stradale inquinamento acustico emissioni atmosferiche inquinamento per le acque di scolo produzione di rifiuti Turismo stanziale picchi nei consumi di: acqua energia elettrica combustibili per il riscaldamento (ad es., in località montane) produzione di una maggiore quantità di acque di scarico e di rifiuti
INQUINAMENTO Per inquinamento si intende l’alterazione delle proprietà biologiche, fisiche, chimiche o radioattive dell’ambiente, quando crei un rischio o un potenziale rischio per la salute dell’uomo o per la sicurezza e il benessere di ogni specie vivente. Gli inquinanti sono fattori chimici o fisici che interferiscono con il naturale funzionamento degli ecosistemi. ALCUNE IMPLICAZIONI SOCIO-ECONOMICHE DELL’INQUINAMENTO scarsa attrattività di un territorio nei confronti di possibili investitori scarsa attrattività turistica scarse o nulle possibilità di esportazione dei prodotti alimentari locali costi sanitari: secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, oscillerebbero fra 330 e 940 mld euro/anno; secondo l’OMS, nel 2010 in Italia sarebbero oscillati tra i 50 e i 150 mld euro
EFFETTI DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO SULLA SALUTE Aumento dei processi di infiammazione cronica sugli apparati: cardiovascolare (arteriosclerosi) respiratorio (patologia cronica ostruttiva ed asma) neurologico (degenerazione delle funzioni cognitive, cioè demenza) v. anche atrofia diffusa della sostanza bianca cerebrale Inoltre, vi sarebbero possibili effetti sugli apparati: immunitario ormonale metabolico MORTI RICONDUCIBILI A INQUINAMENTO Secondo alcuni studi, vi sarebbero: nel mondo, 3,1 milioni di morti per inquinamento da PM 2,5 in Italia, quasi 68.000 morti all’anno per polveri sottili e ozono
TIPOLOGIE DI INQUINAMENTO atmosferico idrico del suolo acustico luminoso termico elettromagnetico nucleare INQUINANTI ATMOSFERICI naturali antropogenici primari secondari indoor outdoor
PRINCIPALI INQUINANTI INDOOR Composti Organici Volatili (COV) Gas di combustione Amianto Formaldeide Radon Fumo di tabacco COMPOSTI ORGANICI VOLATILI (COV): alcoli, aldeidi, idrocarburi ecc. Fattori che ne condizionano gli effetti sulla salute: natura dei composti; concentrazione; suscettibilità degli esposti Fonti di emissione: vernici, colle. mobili, tessuti, fumo di tabacco, prodotti per la pulizia, sostanze provenienti dall’esterno Possibili effetti: irritazione occhi e mucose, cefalea, nausea, vertigini, patologie epatiche, renali e nervose, cancro organi respiratori Prevenzione/rimedi: aerazione dei locali, impiego di prodotti a bassa concentrazione di COV, depuratori d’aria domestici
PRINCIPALI INQUINANTI INDOOR GAS DI COMBUSTIONE Composizione: anidride carbonica, ossido di carbonio, biossido di zolfo, COV, monossido di azoto, biossido di azoto, ozono, idrocarburi Fonti di emissione: stufe, caminetti, caldaie a gas, impianti difettosi o con scarsa aerazione della fiamma Prevenzione/rimedi: aerazione; sostituzione/riparazione/pulizia dei dispositivi malfunzionanti; realizzazione scarico esterno; impiego di combustibili meno inquinanti; uso di dispositivi di controllo della combustione, installazione di rivelatori di gas nell’aria, eventuale isolamento dei locali dall’esterno AMIANTO Fonti di emissione: strutture che lo contengono Effetti: asbestosi, mesotelioma, incremento probabilità carcinoma polmonare Bonifica degli ambienti: rimozione, confinamento, incapsulamento
PRINCIPALI INQUINANTI INDOOR FORMALDEIDE Impieghi: mobili in legno truciolare, colle, vernici, prodotti per la pulizia, disinfettanti, coloranti, plastiche, imballaggi, capi di abbigliamento, tessuti, cosmetici, conservanti (E239 e E 240) ecc. Effetti: irritazioni occhi e mucose, dermatiti da contatto, allergie, sonnolenza, nausea, vertigini, emicrania, tosse, asma, edema polmonare, polmonite, cancro Prevenzione/rimedi: impiego di prodotti che non la contengano, divieto del fumo, aerazione dei locali, controllo dell’umidità (40-60%) RADON Origine: decadimento radioattivo di torio e uranio Emissione: alcune rocce della crosta terrestre (lave, alcuni graniti, tufo) Effetti: cancro polmonare (50mila morti/anno nel mondo) Prevenzione/rimedi: impiego di materiali da costruzione diversi da quelli che lo disperdono; chiusura di fessure e fori vicino alle fondamenta, alle tubazioni e ai cavi elettrici; aspirazione dell’aria contaminata dalle cantine verso l’esterno; aerazione locali.
PRINCIPALI INQUINANTI INDOOR FUMO DI TABACCO Composizione: oltre 4.000 composti chimici diversi nella fase gassosa e nel particolato, di cui molti tossici, mutageni, teratogeni e cancerogeni. Effetti: aumento di allergie e irritazioni, malattie respiratorie croniche, cardiovascolari e coronariche, cancro. Effetti del fumo passivo nei bambini: danni allo sviluppo della funzione respiratoria, otite e sindrome delle morti improvvise del neonato (SIDS). PRINCIPALI INQUINANTI OUTDOOR da fonti naturali da fonti antropogeniche
PRINCIPALI INQUINANTI OUTDOOR DI ORIGINE NATURALE BIOSSIDO DI ZOLFO (da vulcani, incendi foreste, decomposizioni organiche) OSSIDI DI AZOTO (da vulcani, oceani, decomposizioni organiche, fulmini) OZONO (da reazioni fotochimiche) PARTICOLATO (da vulcani e tempeste di sabbia –v. polveri provenienti dal Sahara) COV (dalla vegetazione) RADIAZIONI IONIZZANTI (da radiazione cosmica e terrestre) FONTI ANTROPOGENICHE DI INQUINANTI OUTDOOR Grandi sorgenti fisse: industrie, centrali elettriche, inceneritori rifiuti Piccole sorgenti fisse: impianti per il riscaldamento domestico Sorgenti mobili: traffico veicolare
FATTORI DETERMINANTI LA CONCENTRAZIONE DI INQUINANTI NELL’ARIA Quantità di contaminanti nelle emissioni Numero e concentramento delle sorgenti inquinanti Distanza dai punti di emissione Reazioni chimico-fisiche Velocità di ricaduta al suolo Morfologia delle aree interessate Condizioni meteorologiche Intensità della luce solare Temperatura Inversioni termiche
EFFETTI DELL’INQUINAMENTO SULL’UOMO E SULL’AMBIENTE In caso di inquinamento acuto: Aumento di malattie respiratorie nei bambini Attacchi acuti di bronchite Aggravamento dei quadri di asma Incremento del numero di decessi In caso di inquinamento a bassi livelli per lungo tempo: Malattie respiratorie croniche aspecifiche (bronchite cronica, asma, enfisema) Neoplasie maligne (cancro polmonare, leucemie) Aumento della mortalità per malattie cardiovascolari e respiratorie ALCUNI EFFETTI SULL’AMBIENTE Degradazione degli ecosistemi Piogge acide Effetto serra
PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI OSSIDO DI CARBONIO Caratteristiche: gas incolore, inodore, molto tossico Origine: combustioni incomplete di sostanze organiche Fonti di emissione: naturali: incendi di boschi, eruzioni vulcaniche, emissioni da paludi, ossidazioni di idrocarburi antropiche: traffico veicolare (nei gas di scarico dei motori diesel, minori concentrazioni), processi industriali (produzione di ghisa, conversione della stessa in acciaio), impianti petrolchimici, raffinerie di petrolio Effetti sull’uomo: ossicarbonismo → carbossiemoglobina: a 12-31 ppm: aumento delle pulsazioni cardiache e della frequenza respiratoria, disturbi psicomotori a 100 ppm: vertigini, cefalea, spossatezza, collasso a 2.000-4.000 ppm: morte in 15’
OSSIDI DI ZOLFO (SOX): ANIDRIDE SOLFOROSA (SO2) Caratteristiche: gas incolore, irritante, dall’odore pungente, molto solubile in acqua, aggressivo Fonti di emissione: naturali: attività vulcanica antropiche: combustione di combustibili fossili, processi di produzione dell’acido solforico, desolforazione del gas naturale, lavorazione di molte materie plastiche, incenerimento di rifiuti ecc. Effetti sull’uomo: bronchite, asma, tracheite, irritazione della pelle, occhi, mucose, aumento della frequenza cardiaca, asfissia, collasso cardiocircolatorio, morte. Effetti sull’ambiente: piogge acide, rallentamento della crescita delle piante, senescenza anticipata, distruzione della clorofilla, necrosi dei tessuti
OSSIDI DI AZOTO (NOX) MONOSSIDO DI AZOTO (NO) Caratteristiche: gas incolore, insapore, inodore, poco tossico; in atmosfera viene ossidato da O2 e da O3, in presenza di luce, in NO2 (biossido di azoto) Fonti di emissione: naturali: decomposizioni organiche anaerobiche, incendi, emissioni vulcaniche, azione dei fulmini antropiche: processi di combustione ad alta temperatura (es. combustione dei carburanti nei motori degli autoveicoli, soprattutto diesel, impianti termici, centrali elettriche); produzione di fertilizzanti azotati; fabbricazione di esplosivi; vari processi chimici. BIOSSIDO DI AZOTO (NO2) Caratteristiche: gas di colore giallo-rosso, dall’odore forte e pungente, fortemente irritante e corrosivo, ossidante; genera “foschie giallognole” e inquinanti secondari pericolosi (ozono, acido nitrico, PAN ecc.):v. smog fotochimico. Contribuisce per il 30% alla formazione delle piogge acide. Fonti di emissione: sorgenti al suolo, ossidazione di NO. Effetti sull’uomo: alterazione delle funzioni polmonari, bronchiti croniche, asma ed enfisema polmonare Effetti sull’ambiente: sulla vegetazione: per esposizioni prolungate, senescenza e caduta delle foglie più giovani; sul suolo: acidificazione, con perdita di ioni calcio, magnesio, sodio e potassio e liberazione di ioni metallici tossici per le piante, compromissione dell’azotofissazione; sugli edifici e monumenti: danni gravi, a volte irreversibili.
PARTICOLATO (PTS o PM) aerosol: particelle solide o liquide di diametro < 1µ foschie: goccioline di diametro < 2µ fumo: particelle solide di diametro < 2µ e trasportate da miscele di gas polveri: particelle solide di diametro compreso tra 0,25 e 500 µ: particelle fini: particelle solide di diametro < 2,5µ particelle grossolane: particelle solide di diametro > 2,5µ.Tra esse le PM10 sabbie: particelle solide di diametro > 500 µ polveri inalabili: in grado di penetrare fino alla laringe polveri respirabili: in grado di penetrare fino agli alveoli polmonari
Fonti di emissione del particolato: naturali: eruzioni vulcaniche, incendi boschivi, erosione e disgregazione delle rocce, piante (pollini e residui vegetali), spore, resti di insetti ecc. antropiche: combustioni di combustibili fossili, emissioni di autoveicoli, usura pneumatici, dei freni e del manto stradale, industrie (fonderie, cementifici ecc.), attività agricole Fattori condizionanti la permanenza in atmosfera: venti, precipitazioni, dimensione particelle Effetti sull’uomo: infiammazione e secchezza del naso e della gola accentuazione degli effetti negativi di sostanze chimiche adsorbite e trascinate nei tratti respiratori reazioni fibrose croniche e necrosi dei tessuti, con broncopolmonite cronica ed enfisema polmonare
Effetti sull’ambiente del particolato diminuzione della visibilità assorbimento o riflessione della luce solare, con riduzione della luminosità formazione di nebbie, nuvole, piogge acide danni ai circuiti elettrici ed elettronici sporcamento edifici e opere d’arte ostacolo processo di fotosintesi (per schermatura della luce) possibile diminuzione della temperatura terrestre
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA) Caratteristiche: molecola formata da 2 o più anelli aromatici condensati fra loro. Con la luce del sole e con altri composti chimici si degradano nel giro di qualche giorno o settimana Stato fisico: a 2 anelli (naftalene), gassoso; da 3 a 5 anelli, gas o particolato; oltre 5, solido Presenza nell’aria: in miscele di molte decine di IPA diversi, in proporzioni molto variabili Fonti inquinanti: combustione incompleta di carbone, derivati petroliferi, legno e gas; traffico stradale; raffinerie di petrolio; industrie chimiche; inceneritori di rifiuti; cottura di cibi alla brace o per affumicatura; fumi rilasciati dall’asfalto stradale; deposizione atmosferica su frutta e ortaggi in aree agricole inquinate. Diffusione: diminuita nel tempo, grazie a: ridotto utilizzo di legno e carbone presenza della marmitta catalitica nei veicoli riduzione delle combustioni all’aria aperta in agricoltura miglioramento della tecnologia della combustione
Effetti sull’uomo degli IPA: danni a livello ematico immunosoppressione cancro al polmone, stomaco, apparato genito-urinario e pelle: per AIRC, alcuni IPA sono probabili cancerogeni (benzo(a)pirene, benzo(a)antracene), altri sono possibili cancerogeni CLORURO DI VINILE (cloroetilene) Caratteristiche: gas tossico, cancerogeno, infiammabile, esplosivo con l’aria, di odore dolciastro Fonti inquinanti: emissioni dalle industrie che lo sintetizzano o che lo utilizzano, evaporazioni dalle discariche e dalle aree contaminate dagli idrocarburi clorurati, prodotti di consumo in PVC sintetizzato di recente
CLORURO DI VINILE Diffusione: scarsa, lontano dalle fonti di emissione; si degrada in 2-3 giorni, con possibile formazione di composti pericolosi (formaldeide); può rimanere inalterato nelle acque sotterranee per mesi o anni Effetti nell’uomo: esposizione acuta: mal di testa, sonnolenza, stordimento, svenimenti, morte esposizione cronica: acroosteolisi, sindrome Reynaud, danni al SNC, cancro al fegato, al cervello, ai polmoni, angiosarcoma epatico
SISTEMI DI ABBATTIMENTO DEGLI INQUINANTI AERODISPERSI recupero e riciclo (per adsorbimento o condensazione) incenerimento con recupero energia termica abbattimento del particolato (con separatori a umido, precipitatori elettrostatici, filtri tessili ecc.) assorbimento di sostanze gassose, fumi e odori (con filtro a carbone attivo) MONITORAGGIO DEGLI INQUINANTI scopi responsabilità dei controlli variabili da considerare: condizioni meteorologiche, periodo dell’anno, fonti inquinanti, dislocazione dell’area, flussi d’aria dispositivi: personali, portatili (per rilevamenti occasionali o monitoraggi d’area), trasportabili, fissi.