STORIA DEL TEATRO I Teatri di Venezia le origini e gli sviluppi nell’età moderna 4-11 dicembre 2017 Carmelo Alberti Lunedì, 15.30-17.40
Progetto e macchine sceniche: Jacopo Torelli Teatro Novissimo 1641-1645 Società dei Cavalieri La finta pazza, 1641, libretto Giulio Strozzi, musica Francesco Sacrati Progetto e macchine sceniche: Jacopo Torelli Protagonista Anna Renzi, o anche Rentia, Renzini (Roma, 1620 circa – dopo il 1661): ««giovane così valorosa nell’azione come eccellente nella Musica; così allegra nel finger la pazzia come savia nel saperla imitare, e modesta in tutti i suoi modi» (Majolino Bisaccioni, Il Cannocchiale per la Finta Pazza. Drama dello Strozzi, Venezia 1641)
Giacomo Torelli (1608-78) scena per La Finta Pazza, musica di Francesco Sacrati, libretto Giulio Strozzi, Venezia, Teatro Novissimo, 1641
I potenti Grimani di Santa Maria Formosa inaugurano il Teatro dei SS I potenti Grimani di Santa Maria Formosa inaugurano il Teatro dei SS. Giovanni e Paolo (1639-1699) nel 1639 con La Delia o sia La Sera sposa del Sole, modello dell’opera veneziana del Seicento, musicata da Francesco Manelli su poesia di Giulio Strozzi, applicando una tecnica impresariale, per la quale Zuane Grimani, detto Spago, proprietario insieme al fratello Antonio, si dimostra un maestro; quella di togliere con serrate trattative i migliori artisti ai teatri concorrenti. Tommaso Bezzi, Disegno della pianta del Teatro dei SS. Giovanni e Paolo, 1691-1693, Londra, Soane Museum
Resta esemplare la rappresentazione nel 1642 de La coronazione di Poppea, opera regia di Giovan Francesco Busenello, musicata da Claudio Monteverdi, con le scene attribuite a Giovanni Burnacini. Con la venuta di Marco Faustini, strappato al San Cassiano, coadiuvato dal librettista Aurelio Aureli, dai musicisti Pietro Andrea Ziani e Marc’Antonio Cesti e dagli scenografi Ippolito Mazzarini e Gasparo Mauro, si assiste ad un incremento delle produzioni stagionali negli anni 1660-1667.
Claudio Giovanni Antonio Monteverdi (Cremona, 1567[1] – Venezia 1643) L'Orfeo, favola in musica, in un prologo e 5 atti su libretto di Alessandro Striggio, rappresentata per la prima volta a Mantova nel 1607; Il ritorno d'Ulisse in patria, dramma per musica, in un prologo e 3 atti, su libretto di Giacomo Badoaro, dall'Odissea di Omero, Venezia nel 1640; L'incoronazione di Poppea, in un prologo e 3 atti, su libretto di Gian Francesco Busenello, Venezia 1643. Opere da considerarsi perdute Arianna, Dramma per musica. Testo di Ottavio Rinuccini. Rappresentata nel teatro di corte in Mantova il 28 maggio 1608. La musica dell'opera è perduta. Rimane solamente il Lamento di Arianna, pubblicato nella versione madrigalistica, nel Sesto Libro de' Madrigali (Venezia 1614) L'Idropica, Commedia (con musiche) di Giovanni Battista Guarini. Rappresentato nel teatro di corte in Mantova, nel 1608. Monteverdi compose solamente il Prologo. La Favola di Peleo e di Tetide, Testo di Scipione Agnelli. 1616-1617. Andromeda, Testo di Ercole Marigliani. 1618-1620 Gli amori di Diana e Endimione, Intermezzo. Testo di Ascanio Pio di Savoia. Rappresentato nel teatro di corte di Parma, nel 1628. Mercurio e Marte, Balletto. testo di Claudio Achillini. Rappresentato nel teatro di corte (Teatro Farnese) di Parma nel 1628. Proserpina Rapita, Anatopismo del Signor Giulio Strozzi. Rappresentata in Palazzo Mocenigo (Santa Croce) a Venezia nel 1630 La Finta pazza Licori, testo di Giulio Strozzi. Il manoscritto di Monteverdi fu probabilmente distrutto durante il saccheggio di Mantova nel 1630. Le nozze d'Enea in Lavinia, testo di Giacomo Badoaro. Rappresentata nel Teatro Santi Giovanni e Paolo, in Venezia, l'anno 1641. La Vittoria d'amore, balletto rappresentato nel teatro di corte di Piacenza, l'anno 1641. Lamento di Apollo, ecloga su testo di Alessandro Striggio che ebbe la prima assoluta al Palazzo Ducale (Mantova) nel 1620 Armida ("molte" stanze del Tasso), testo di Torquato Tasso dal Canto XVI della Gerusalemme liberata. 1627-1628.
Veduta del Teatro Grimani durante la festa per “La creazione del Doge Govanni II Cornaro”, 1709, Venezia, Correr
Teatro di san Giovanni Grisostomo (oggi Teatro Malibran) nel sec. XVII
Francesco Pedro, Spaccato e pianta del teatro, disegni non realizzati, 1766, Venezia, Correr
Francesco Pedro, Spaccato e pianta del teatro, disegni non realizzati, 1766, Venezia, Correr
Antonio Codognato, sala del San samuele con l’apparato stabile di specchi, lumi e trasparente, ideato per Il Mondo alla roversa (B.Galuppi – C. Goldoni, 1753), Ve, Correr
Nel corso dell’età barocca, con l’invenzione del melodramma e con la lunga storia dei teatri di Venezia dimostrano come sia stretto il rapporto fra la società e la scena. Teatro di San Samuele, 1753. Apparato dello ‘specchiaro’ Antonio Codognato per Il mondo alla roversa di Goldoni, musica B.Galuppi.
Giovanni Francesco Busenello (Venezia 1598 – Legnaro 1659) Gli amori di Apollo e Dafne (1640), musicata da Francesco Cavalli Didone (1641), musicata da Francesco Cavalli L'incoronazione di Poppea (1643), musicata da Claudio Monteverdi La prosperità infelice di Giulio Cesare dittatore (1646, perduta), musicata da Francesco Cavalli La Statira (1655), musicata da Francesco Cavalli
In un decennio di attività, dal 1651 al 1661, il Teatro di Sant’Aponal, un piccolo edificio destinato alla musica reso piacevole attraverso un sapiente uso di artifici prospettici. L’importanza è legata all’impegno del librettista Giovanni Faustini, che avvia la sua attività sotto la tutela nobiliare di Alvise Duodo e Marc’Antonio Correr, con la collaborazione artistica di Francesco Cavalli.
La collaborazione tra Giovanni Faustini (Venezia 1615 – 1651) e Francesco Cavalli (Crema 1602 – Venezia 1676) La virtù de' strali d'Amore (musicato da Francesco Cavalli, 1642) Egisto (musicato da Francesco Cavalli, 1643; musicato da Benedetto Ferrari, 1651) Ormindo (musicato da Francesco Cavalli, 1644) Doriclea (musicato da Francesco Cavalli, 1645; musicato da Pietro Andrea Ziani, 1666) Titone (musicato da Francesco Cavalli, 1645) Euripo (musicato da Francesco Cavalli, 1649) Orimonte (musicato da Francesco Cavalli, 1650) L'Oristeo (musicato da Francesco Cavalli, 1651) La Rosinda (musicato da Francesco Cavalli, 1651) La Calisto (musicato da Francesco Cavalli, 1651) L'Eritrea (musicato da Francesco Cavalli, 1651)
Endimione (contralto) Giove (basso) Giunone (soprano) La Calisto Lingua originale italiano Genere dramma per musica Musica Francesco Cavalli Libretto Giovanni Faustini Fonti letterarie Metamorfosi di Ovidio Atti tre (con prologo) Prima rappr. 28 novembre 1651 Teatro Teatro Sant'Apollinare di Venezia Personaggi Calisto (soprano) Diana (soprano) Endimione (contralto) Giove (basso) Giunone (soprano) Il Destino (soprano) L'Eternità (soprano) Linfea (soprano) La Natura (contralto) Mercurio (tenore) Pane (contralto) satirino (soprano) Sylvano (basso Dosso Dossi, Diana e Calisto 1528