La tassazione del reddito degli sportivi nel Regno Unito ed in Spagna a confronto con l’Italia Avv. Alan M. Rhode Taxmen.eu 10 aprile 2015
Introduzione Italia, Regno Unito e Spagna applicano differenti regimi fiscali sui redditi generati dagli sportivi residenti e non residenti. Nel caso di prestazioni compiute dallo sportivo in uno stato diverso rispetto a quello di residenza, le Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni prevedono l’applicazione del criterio della tassazione nello Stato dove si svolge la prestazione. La disciplina britannica, per cui gli sportivi non residenti sono tassati pro rata nel Regno Unito su parte dei loro global endorsements ove abbiano svolto prestazioni sportive nel Regno Unito durante il periodo d’imposta, appare contraria all’impostazione pattizia. 1
Status fiscale dello sportivo professionista Salvo alcune deroghe, si applicano le regole generali: Residenza fiscale e, inoltre, domiciliazione nel Regno Unito: tassazione del reddito mondiale, salve misure contro la doppia imposizione di diritto interno e/o internazionale per il reddito di provenienza estera; Residenza fiscale ma domiciliazione fuori dal Regno Unito: tassazione del reddito prodotto nel Regno Unito e possibili esenzioni sui redditi per lavoro autonomo e subordinato svolto integralmente all’estero; Assenza di residenza fiscale nel Regno Unito: tassazione del solo reddito prodotto nel Regno Unito. In assenza di residenza fiscale, la domiciliazione non rileva. 2
Residenza fiscale Uno sportivo è considerato, in via automatica, residente fiscalmente nel Regno Unito nel corso di un periodo d’imposta quando in tale periodo: Ha trascorso almeno 183 gg. o più nel Regno Unito, anche in via non continuativa; oppure Ha avuto la sua unica abitazione, di proprietà o in locazione per almeno 91 gg., nel Regno Unito e vi ha trascorso almeno 30 gg.; oppure Ha trascorso almeno 91 gg. in un’abitazione situata nel Regno Unito; oppure E’ comunque considerato fiscalmente residente se effettua visite sostanziali ed abituali nel Regno Unito per quattro anni, con una media di almeno 90 gg. annui - decorrenza dal 5° periodo d’imposta (salve eccezioni). 3
Domicilio fiscale La domiciliazione nel Regno Unito implica la tassazione dei redditi di lavoro autonomo (cd. self-employement) e di lavoro subordinato anche quando il lavoro è svolto integralmente all’estero. La domiciliazione all’estero permette, invece, di beneficiare della tassazione di tali redditi soltanto in caso di cd. “remittance”, cioè percezione o fruizione del reddito nel Regno Unito; Domicilio è la “permanent home”. Domicile of origin vs. Domicile of dependency vs. Domicile of choice 4
Pressione fiscale L’imposizione progressiva sul reddito delle persone fisiche nel Regno Unito prevede tre aliquote: £ 0 fino a £ 31.865: 20% £ 31.866 fino a £150.000: 40% Sopra £ 150.000: 45% No tax area fino a £ 10.000 per i redditi fino a £ 100,000. 5
Tassazione dei non residenti Lo sportivo non residente nel Regno Unito è ivi tassato: Sui redditi direttamente afferenti prestazioni sportive svoltesi nel Regno Unito (e.g., premi, endorsements locali, etc.); Sui redditi derivanti da cd. “global endorsements”, in base alla proporzione esistente tra i giorni trascorsi nel Regno Unito per allenamenti e competizioni e i giorni trascorsi all’estero. Si tratta di regola applicata anche negli Stati Uniti, ma sconosciuta in molti altri Stati. Ai fini della tassazione dei redditi derivanti da global endorsements di cui al precedente punto 2 si considerano trascorse nel Regno Uniti anche le giornate senza competizione ma con un allenamento di almeno 3 ore (House of Lords, HMRC vs. Agassi, [2006] UKHL 23). 6
Uno sportivo non residente, o residente ma non domiciliato nel Regno Unito, può essere remunerato da uno sponsor inglese per la concessione dei propri diritti d’immagine. In tal caso, non si applicherà alcuna imposizione nel Regno Unito. Vi è il rischio di pratiche elusive qualora dietro alle royalties si celi la remunerazione per attività svolte in realtà nel Regno Unito. 7
Il regime normativo in esame ha a lungo disincentivato la partecipazione di sportivi stranieri ad eventi localizzati nel Regno Unito. Per questo, sono state introdotte esenzioni ad hoc su specifici eventi, come la Finale di Champions League 2011, con riferimento anche a redditi direttamente afferenti l’evento (Section 63, Finance Act 2010). Di recente, è stato introdotto per legge lo specifico potere dell’Amministrazione finanziaria di concedere esenzioni: “Where a major sporting event is to be held in the United Kingdom, the Treasury may make regulations providing for exemption from income tax and corporation tax in relation to the event” (Section 43, Finance Act 2014). 8
Status fiscale dello sportivo professionista Salvo alcune deroghe, si applicano le regole generali per cui lo sportivo che abbia la propria residenza fiscale in Spagna è soggetto alla tassazione del reddito mondiale, salve misure contro la doppia imposizione di diritto interno e/o internazionale per il reddito di provenienza estera. Secondo le regole generali, lo sportivo è considerato residente fiscalmente in Spagna nel corso di un periodo d’imposta quando: Vi ha trascorso almeno 183 gg. anche non continuativi; oppure Presunzione iuris tantum di residenza se ha il coniuge o un figlio minore considerati residenti fiscalmente; oppure Ha in Spagna il centro dei propri interessi economici. 9
Pressione fiscale L’imposizione progressiva per scaglioni sul reddito delle persone fisiche in Spagna prevede le seguenti aliquote: Fino a € 12.449: 20% Fino a € 20.199: 25% Fino € 33.999: 31% Fino a € 60.000: 39% Oltre € 60.000: 47% Inoltre, sono previste deduzioni di varia misura a seconda dell’età anagrafica. 10
Beckam Law A partire dal 2005, è stata introdotto un regime normativo teso ad incentivare il trasferimento di residenza fiscale in Spagna per soggetti con elevata capacità reddituale. La formulazione originaria permetteva a chi si fosse trasferito in Spagna di optare per la tassazione dei soli redditi prodotti in Spagna - e non dei redditi di provenienza estera - nel corso dell’anno di trasferimento e dei successivi cinque, con un’imposta fissa e non progressiva (24.75%). Era così possibile evitare di subire una tassazione progressiva in Spagna e, inoltre, si poteva beneficiare di salti d’imposta sul reddito di provenienza estera. 11
Il regime è stato in seguito reso più selettivo: il beneficiario deve essersi trasferito in Spagna sulla base di un contratto di lavoro con una società spagnola, non deve aver risieduto in Spagna nel decennio precedente e deve svolgere almeno 85% delle prestazioni in territorio iberico. 12
Tassazione dei non residenti Lo sportivo non residente in Spagna è ivi tassato nel caso in cui riceva premi per la partecipazione ad eventi sportivi oppure endorsements per attività promozionali in Spagna. Gli sportivi non residenti in Spagna sono soggetti ad un prelievo proporzionale del 24.75% sul reddito lordo tramite applicazione di una ritenuta. 13
Status fiscale dello sportivo professionista Salvo alcune deroghe, si applicano le regole generali per cui lo sportivo che abbia la propria residenza fiscale in Italia è soggetto alla tassazione del reddito mondiale, salve misure contro la doppia imposizione di diritto interno e/o internazionale per il reddito di provenienza estera. Secondo le regole generali, lo sportivo è considerato residente fiscalmente in Spagna nel corso di un periodo d’imposta quando per la maggior parte del periodo d’imposta: È iscritto all’anagrafe della popolazione residente o Ha nel territorio dello Stato il domicilio, cioè la sede principale dei suoi affari e interessi; oppure Ha nel territorio dello Stato la residenza, cioè la dimora abituale. 14
Pressione fiscale L’imposizione progressiva sul reddito delle persone fisiche in Italia prevede multiple aliquote: - 23% fino a 15.000 euro - 27% del reddito da 15.001 fino a 28.000 euro - 38%: sulla parte da 28.001 fino a 55.000 euro - 41%: da 55.001 fino a 75.000 euro - 43%: oltre 75.000 euro Si applica un sistema di deduzione e detrazioni personali. 15
Tassazione dei non residenti Lo sportivo non residente in Italia è ivi tassato nel caso in cui riceva premi per la partecipazione ad eventi sportivi oppure endorsements per attività promozionali in Italia. Applicazione di ritenuta alla fonte del 30% per attività di lavoro autonomo svolte in Italia da non residenti. 16
Confronto La pressione fiscale sul reddito degli sportivi residenti è tendenzialmente inferiore in Spagna e Regno Unito rispetto all’Italia. Spagna e Regno unito applicano discipline che permettono agli sportivi residenti ma non domiciliati di ridurre la pressione fiscale. Le Convenzioni internazionali tra Spagna e Regno Unito con altri Stati presentano spesso condizioni più favorevoli nel caso di pagamento di royalties rispetto alle Convenzioni che l’Italia ha in essere. In particolare, la Spagna ha accordi molto favorevoli con diversi stati sudamericani. 17
Convenzioni contro le doppie imposizioni Le Convenzioni contro le doppie imposizioni tra Italia e Regno Unito/Spagna prevedono la tassazione dei redditi da attività sportiva nello stato della fonte. Adesione a Modello OCSE. I redditi che un residente di uno Stato contraente ritrae dalle sue prestazioni personali esercitate nell'altro Stato contraente in qualità di sportivo sono imponibili in quest’ultimo Stato. Disapplicazione delle norme pattizie sull’imposizione del reddito d’impresa, lavoro autonomo o subordinato. 18
Per esempio, uno sportivo residente fiscalmente in Spagna che partecipi ad una manifestazione sportiva in Italia, sarà assoggettato a tassazione in Italia per le fees o i premi ricevuti collegati alla manifestazione. Quando i redditi derivanti da prestazioni che uno sportivo esercita personalmente ed in tale qualità sono attribuiti ad una persona diversa dallo sportivo medesimo, i redditi sono imponibili nello Stato contraente in cui le prestazioni dello sportivo sono esercitate. Disposizione antielusiva volta ad evitare l’utilizzo di società con funzione di schermo. 19