DE BLASIS AMELIA RUBEIS TIZIANA FUNZIONE STRUMENTALE CAPODACQUA ENRICA

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DE BLASIS AMELIA RUBEIS TIZIANA FUNZIONE STRUMENTALE CAPODACQUA ENRICA COMMISSIONE PTOF: DE BLASIS AMELIA RUBEIS TIZIANA FUNZIONE STRUMENTALE CAPODACQUA ENRICA

DECRETO LEGISLATIVO 13 APRILE 2017 N. 66 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107.

Il Decreto interviene sull’intero sistema dell’inclusione scolastica apportando modifiche e innovazioni alle precedenti norme: Sulle procedure di certificazione della disabilità Sul sistema delle competenze dei vari soggetti coinvolti nell’inlcusione: famiglia, Enti Locali, Istituti scolastici, ASL, Amministrazione scolastica centrale e periferica. Sulle procedure di assegnazione dei docenti di sostegno e la loro formazione Sulle documentazioni prodotte dai vari soggetti istituzionali

Le disposizioni contenute nel D Le disposizioni contenute nel D.Lgs si applicano esclusivamente agli alunni di tutti i gradi di istruzione con disabilità certificata ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, al fine di promuovere e garantire il diritto all'educazione, all'istruzione e alla formazione. ( art.2)

Prestazioni e competenze –Art.3- Lo Stato provvede: all'assegnazione nella scuola statale dei docenti per il sostegno didattico alla definizione dell'organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) tenendo conto, tra i criteri per il riparto delle risorse professionali, della presenza di alunni con disabilità certificata iscritti presso ciascuna istituzione scolastica statale all'assegnazione, nell'ambito del personale ATA, dei collaboratori scolastici nella scuola statale anche per lo svolgimento dei compiti di assistenza previsti dal profilo professionale, tenendo conto del genere delle alunne e degli alunni, nell'ambito delle risorse umane disponibili e assegnate a ciascuna istituzione scolastica; all'assegnazione alle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione di un contributo economico, parametrato al numero degli alunni con disabilità accolti ed alla relativa percentuale rispetto al numero complessivo dei frequentanti. Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, sono individuati i criteri per una progressiva uniformità su tutto il territorio nazionale della definizione dei profili professionali del personale destinato all'assistenza per l'autonomia e per la comunicazione personale, in coerenza con le mansioni dei collaboratori scolastici anche attraverso la previsione di specifici percorsi formativi propedeutici allo svolgimento dei compiti assegnati, fermi restando gli ambiti di competenza della contrattazione collettiva .

Prestazioni e competenze –Art.3- Gli Enti locali provvedono ad assicurare: gli interventi necessari per garantire l'assistenza per l'autonomia e per la comunicazione personale, inclusa l'assegnazione del personale i servizi per il trasporto per l'inclusione scolastica l'accessibilità e la fruibilità degli spazi fisici delle istituzioni scolastiche statali

Valutazione della qualità dell’inclusione scolastica –Art.4- L’INVALSI, in fase di predisposizione dei protocolli di valutazione e dei quadri di riferimento dei rapporti di autovalutazione, sentito l'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica (articolo 15 del decreto), definisce gli indicatori per la valutazione della qualità dell'inclusione scolastica sulla base dei seguenti criteri: livello di inclusività del Piano triennale dell'offerta formativa realizzazione di percorsi per la personalizzazione, individualizzazione e differenziazione dei processi di educazione, istruzione e formazione, definiti ed attivati dalla scuola livello di coinvolgimento dei diversi soggetti nell'elaborazione del Piano per l'inclusione e nell'attuazione dei processi di inclusione; realizzazione di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del personale della scuola utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento grado di accessibilità e di fruibilità delle risorse, attrezzature, strutture e spazi

Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione–Art.5- -La domanda per l'accertamento della disabilità in età evolutiva di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104 è presentata all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), che vi da' riscontro non oltre 30 giorni dalla data di presentazione. -Le commissioni mediche per gli accertamenti sono composte da un medico legale, che assume le funzioni di presidente e da due medici specialisti, scelti fra quelli in pediatria, in neuropsichiatria infantile o nella specializzazione inerente la condizione di salute del soggetto. Tali commissioni sono integrate da un assistente specialistico o dall'operatore sociale individuati dall'ente locale, nonchè dal medico INPS . -Successivamente all'accertamento della condizione di disabilità, è redatto un profilo di funzionamento secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) adottata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione–Art.5- Il Profilo di funzionamento , che ricomprende la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale ,è redatto dall'unità di valutazione multidisciplinare composta da: a) un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona; b) uno specialista in neuropsichiatria infantile; c) un terapista della riabilitazione; d) un assistente sociale o un rappresentante dell'Ente locale di competenza che ha in carico il soggetto. Il Profilo è redatto in collaborazione con la famiglia del disabile e con la partecipazione di un docente della scuola frequentata dall’alunno. Il Profilo è documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale e del PEI; I genitori trasmettono la certificazione di disabilità all'unità di valutazione multidisciplinare, all'ente locale competente e all'istituzione scolastica, rispettivamente ai fini della predisposizione del Profilo di funzionamento, del Progetto individuale e del PEI.

Progettazione e organizzazione scolastica per l’inclusione–Articoli da 6 a 11- -Progetto Individuale (art.14 comma2 Legge328/2000): E’ redatto dal competente Ente locale, su richiesta della famiglia, sulla base del Profilo di funzionamento -Piano Educativo Individualizzato (art.12 comma 5 Legge 104/1992) E' elaborato e approvato dai docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori , delle figure professionali specifiche interne ed esterne all'istituzione scolastica che interagiscono con l'alunno con disabilità nonché con il supporto dell'unità di valutazione multidisciplinare; Tiene conto della certificazione di disabilità e del Profilo di Funzionamento E’ redatto all'inizio di ogni anno scolastico di riferimento, a partire dalla scuola dell'infanzia, ed è aggiornato in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona.

Progettazione e organizzazione scolastica per l’inclusione–Articoli da 6 a 11- Piano per l’Inclusione Ciascuna istituzione scolastica, nell'ambito della definizione del Piano triennale dell'offerta formativa, predispone il Piano per l'inclusione che definisce le modalità per l'utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l'individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonchè per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell'inclusione scolastica.

I Gruppi per l’inclusione scolastica GLIR Progettazione e organizzazione scolastica per l’inclusione Articoli da 6 a 11 I Gruppi per l’inclusione scolastica GLIR Presso ogni Ufficio scolastico regionale (USR) e' istituito il Gruppo di lavoro interistituzionale regionale (GLIR) con compiti di: - consulenza e proposta all'USR per la definizione, l'attuazione e la verifica degli accordi di programma; supporto ai Gruppi per l'inclusione territoriale (GIT); supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale della scuola. Il GLIR è presieduto dal dirigente preposto all'USR o da un suo delegato. E’ garantita la partecipazione paritetica dei rappresentanti delle Regioni, degli Enti locali e delle associazioni delle persone con disabilità La composizione, l'articolazione, le modalità di funzionamento, la sede, la durata, nonchè l'assegnazione di ulteriori funzioni per il supporto all'inclusione scolastica del GLIR, sono definite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

I Gruppi per l’inclusione scolastica GTI Progettazione e organizzazione scolastica per l’inclusione–Articoli da 6 a 11- I Gruppi per l’inclusione scolastica GTI Per ciascuno degli ambiti territoriali di cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107, è istituito il Gruppo per l'inclusione territoriale (GIT). Il GIT è composto da un dirigente tecnico o scolastico che lo presiede, tre dirigenti scolastici dell'ambito territoriale, due docenti per la scuola dell'infanzia e il primo ciclo di istruzione e uno per il secondo ciclo di istruzione, nominati con decreto dell'USR. Il GIT riceve dai dirigenti scolastici le proposte di quantificazione delle risorse di sostegno didattico, le verifica e formula la relativa proposta all'USR. Le modalità di funzionamento, la sede, la durata, nonché l'assegnazione di ulteriori funzioni per il supporto all'inclusione scolastica del GIT sono definite dal MIUR

I Gruppi per l’inclusione scolastica GLI Progettazione e organizzazione scolastica per l’inclusione–Articoli da 6 a 11- I Gruppi per l’inclusione scolastica GLI Presso ciascuna istituzione scolastica è istituito il Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI). Il GLI è composto da docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente, da personale ATA nonché da specialisti della Azienda sanitaria locale del territorio di riferimento dell'istituzione scolastica. Il gruppo è nominato e presieduto dal dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione nonchè i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI. Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca indica modalità di riconoscimento di «scuole polo» che svolgono azioni di supporto e consulenza con le reti del territorio per la promozione di ricerca, sperimentazione e sviluppo di metodologie ed uso di strumenti didattici per l'inclusione.

Richiesta e assegnazione risorse per il sostegno a) il dirigente scolastico, sentito il GLI e sulla base dei singoli PEI, propone al GIT la quantificazione dell'organico relativo ai posti di sostegno, diviso per ciascun grado di istruzione, inclusa la scuola dell'infanzia; b) il GIT, in qualità di organo tecnico, sulla base del Piano per l'inclusione, dei Profili di funzionamento, dei Piani educativi individualizzati, dei Progetti individuali ove esistenti, trasmessi dai singoli dirigenti scolastici, nonchè sentiti questi ultimi in relazione ad ogni alunno con disabilità certificata, verifica la quantificazione delle risorse di sostegno didattico effettuata da ciascuna scuola e formula una proposta all'USR; c) l'USR assegna le risorse nell'ambito di quelle dell'organico dell'autonomia per i posti di sostegno. Nell'ambito dei ruoli di cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107, sono istituite, per ciascun grado di istruzione, inclusa la scuola dell'infanzia, le sezioni dei docenti per il sostegno didattico.

Richiesta e assegnazione risorse per il sostegno - La continuità educativa e didattica per le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti con disabilità certificata è garantita dal personale della scuola, dal Piano per l'inclusione e dal PEI. E' istituito presso il Ministero dell'istruzione, dell’ università e della ricerca l'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica, che si raccorda con l'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.