Progetto BANQUETTES: da “Rifiuto” a Risorsa”

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Transcript della presentazione:

Progetto BANQUETTES: da “Rifiuto” a Risorsa” Gestione e strategie di riciclo delle foglie morte di P. oceanica Comune di Santo Stefano al Mare (IM) Relatrice: Dott.ssa Francesca Notari Biologa marina e Vice Sindaco di S. Stefano al Mare

Introduzione Nell’ambito del progetto banquettes presentato dal comune di S. Stefano al Mare, che si è poi tradotto nella DGR 1488/2007, si propone di inserire nel piano generale una nuova strategia di gestione per le eccedenze registrate nei siti di stoccaggio previsti. Il progetto si propone di valorizzare le foglie morte di P. oceanica spiaggiata al fine di poterle riutilizzare come materia prima in ambito industriale (es. bioedilizia, carta, zootecnia, agroalimentare, ecc). Le problematiche riscontrate per l’attuazione del progetto sono legate a ostacoli normativi (circolare MATTM 8123 del 2006 e D.L 152 del 2006), in quanto il trasporto ex situ è attualmente previsto solo come materiale di rifiuto e non per fini di riutilizzo. Considerando la possibilità di poter sfruttare il materiale spiaggiato come materia prima, chiederemmo una deroga alla movimentazione esclusivamente in discarica delle foglie di P. oceanica in modo da permettere che possano essere trattate in processi industriali, senza dover essere trattate come un rifiuto. Il trasporto del materiale potrà avvenire in ambito regionale, interregionale ed internazionale.

I siti di stoccaggio Nella prima fase del progetto “Banquettes”, in accordo con l’Ufficio Tecnico del Comune, erano stati identificati 5 siti ritenuti idonei allo spostamento delle biomasse vegetali, al fine di: evitare di portare i materiali in discarica; cercare di creare protezione in alcuni punti del litorale; favorire il ripascimento naturale e la formazione di nuove spiagge.

Sito n° 1 - Aregai

Sito n° 2 - Cimitero Sito n° 3 – Baia Azzurra

Sito n° 4 – S. Caterina Sito n° 5 – porticciolo

Problematiche siti Nel corso degli anni lo stoccaggio e lo spostamento delle foglie morte di P. oceanica nei siti n° 3, 4 e 5 ha evidenziato diverse criticità. In particolare: • Le biomasse accumulate nel sito n° 3 vengono spostate dall’azione delle correnti all’interno della diga frangiflutti posta dinanzi all’edificio comunale, causando problemi di ordine pubblico con emissioni maleodoranti. • Il sito n° 4 è situato vicino alle case e le emissioni maleodoranti destano problemi alla popolazione. • I siti 4 e 5, inoltre, hanno assunto sempre maggiormente una potenzialità balneare, rendendoli non più adatti per lo stoccaggio delle foglie morte di P. oceanica. • Nel corso degli anni non è stato recepito dalla cittadinanza e dai turisti il concetto di restituzione delle banquettes al mare per il rischio di trovarle nuovamente sulla spiaggia.

Modalità e tempi spostamento banquettes Durante il periodo non balneare la strategia che viene preferita per la gestione delle banquettes di P. oceanica è la conservazione in loco. Gli spostamenti di materiale sono concesse solo nel periodo balneare e sotto stretto controllo delle autorità competenti.

Il progetto sperimentale Considerando che tutte le eccedenze vengono spostate sul sito n°1 - Aregai, questo è ormai prossimo alla saturazione. Il sito ha una superficie di circa 4000 mq e, al momento presenta 2500 m3 di posidonia stoccata. Si rende necessario quindi trovare delle soluzioni alternative per lo stoccaggio/riutilizzo.

Tre sono le possibili soluzioni che costituiscono la parte principale del nuovo progetto: Utilizzo industriale: spostamento delle eccedenze annuali dai siti di stoccaggio (previa vagliatura in loco) ad aziende selezionate che utilizzino le foglie morte di P. oceanica come materia prima per lavorazioni industriali in diversi ambiti. Guillén, J., Martínez-Vidal, J., Triviño, A., Soler, G., Fages, E., Torre, L., et al., 2014. Guida di buone prassi per la gestione, rimozione e trattamento delle banquette di alghe e piante marine lungo le coste. Progetto Seamatter LIFE11 ENV/ES/000600. Ed. Instituto de Ecología Litoral, El Campello, 24 pp.

Consolidamento scarpate adiacenti alla spiaggia Spostamento materiale per ripascimento

PomaSURE (Posidonia Smart & Sustainable Reuse) L’amministrazione comunale di S. Stefano al Mare sta creando un network con altri comuni limitrofi (Cipressa, S. Lorenzo al Mare e Taggia) per sviluppare un progetto integrato per la valorizzazione e lo riutilizzo delle eccedenze di P. oceanica spiaggiata che preveda la creazione di una filiera produttiva in loco.

Grazie per l’attenzione