Progetto MOVE-UP Asti IC Jona 25 febb. 2016 Ruolo dell’ USR per la prevenzione e la valutazione del fenomeno Calcagno Franco
Progetto Move Up è finalizzato al trattamento delle problematiche dell’uso consapevole delle nuove tecnologie, della diversità e della violenza tra pari, delle degenerazioni nel bullismo e nel cyberbullismo.
Le azioni poste in campo devono avere innanzitutto il grande pregio di sensibilizzare le giovani generazioni in merito alle tematiche dell’inclusione. Una lezione che parte dall’istruzione, volta a proporre modelli educativi e di vita fondati sulla conoscenza reciproca, sul rispetto della dignità della persona e sull’accoglimento di ogni diversità o delle differenze di ciascuno, comprese quelle fondate sugli orientamenti sessuali, per formare il cittadino consapevole di oggi e di domani.
Per supportare al meglio i nuovi processi da porre in atto, relativi in particolare agli ulteriori nuovi compiti e funzioni attributi ai CTS in materia di prevenzione del bullismo e cyberbullismo, il MIUR ha previsto l’erogazione di specifiche risorse finanziarie, pari ad un totale di 560.000 euro, attribuite ai CTS. Le risorse stanziate per incrementare le funzioni e i compiti sopra enunciati attribuiti ai CTS, sono assegnate alle istituzioni scolastiche sede dei CTS.
Bulli trasversali: coloro che agiscono, che subiscono, che «guardano» Ruolo dei genitori e dell'associazionismo genitoriale nella prevenzione del bullismo e nella promozione dell'inclusione Fo.R.A.G.S. Piemonte Le Consulte: la partecipazione "degli" studenti" per "gli studenti Consulta degli Studenti in Piemonte La responsabilità degli adulti nel creare un clima favorevole al benessere, un clima di fiducia nel quale i ragazzi si possano muovere con serenità anche per una sorta di denuncia. Le forme della violenza: fisica, morale/psicologica Mondo virtuale, pericoli reali: conoscenza = sicurezza Rispetto dei diritti e della diversità: prevenzione del bullismo e cyberbullismo
Formazione Docenti su aspetti giuridici e relazionali, la gestione della classe, la capacità di osservazione.
Protocollo Intesa con le forze dell’ordine: scopi e impegni LOTTA AL BULLISMO: Rinnovato il protocollo tra Istituzioni, Forze dell’Ordine e Tribunale per i minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta Un lavoro che ha già portato risultati importanti nello scorso triennio se si pensa che dal 2012 al 2015, sono stati 456 gli incontri svolti nelle scuole di ogni ordine e grado dalle Questure e dell’Arma dei Carabinieri nelle scuole delle province piemontesi (170 scuola primaria, 161 scuola secondaria di 1° grado, 125 scuola secondaria di 2° grado), per un totale di 38.500 studenti coinvolti. Saranno invece 247 le classi delle scuole torinesi che, durante questo anno scolastico, parteciperanno agli incontri informativi sui rischi da nuove tecnologie. Cultura della legalità, contrasto e prevenzione dei comportamenti a rischio fra i giovanissimi, integrazione delle attività formative e di dialogo tra gli studenti e gli specialisti delle forze di polizia, rischi legati all’uso delle nuove tecnologie. Sono solo alcuni dei temi oggetto del Protocollo d’Intesa di Contrasto al Bullismo, sottoscritto questa mattina nell’aula magna dell’Itis Avogadro di Torino, tra Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, la Regione Piemonte (assessorati all’Istruzione, Pari opportunità, Politiche Sociali, Polizia locale), le Questure di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, il Comando Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta”, il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta, il Corpo della Polizia Municipale della Città di Torino, la Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta.
Osservatorio Bullismo: scopi e impegni
PROGETTI/ATTIVITA’ PROPOSTI dall’ USR OSSERVATORIO del BULLISMO INCONTRI CON I GENITORI INCONTRI CON LE SCUOLE PREVENZIONE del CYBERBULLISMO
casella di posta dell’oss. bullismo per l’USR del Piemonte: osservatoriobullismo@usrpiemonte.it Informazioni relative alla documentazione attinente alla situazione: www.istruzionepiemonte.it/