Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR)

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Transcript della presentazione:

Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR)

Il sistema di accoglienza in Italia Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati SPRAR Centri di prima accoglienza CDA / CARA Centri di accoglienza straordinaria CAS

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La rete SPRAR La rete riunisce i progetti territoriali per l’accoglienza e l’integrazione, secondo le linee guida del Ministero dell’Interno

La rete SPRAR (dicembre 2017)

La rete SPRAR (dicembre 2017) PROGETTI 775 di cui: 595 ordinari, 131 per minori non accompagnati 49 per persone con disagio mentale o disabilità POSTI FINANZIATI 31.270 27.506 ordinari, 3.110 per minori non accompagnati 654 per persone con disagio mentale o disabilità ENTI LOCALI TITOLARI DI PROGETTO oltre 1.100 i Comuni coinvolti 661 581 Comuni 18 Province, 17 Unioni di Comuni 5 Comunità Montane 40 altri enti (ambiti territoriali e sociali, consorzi intercomunali, società della salute) 7

La rete SPRAR Dicembre 2017

La rete SPRAR Da gennaio 2018 la rete aumenta la capacità di accoglienza di ulteriori 4.000 posti e di un centinaio di nuovi progetti territoriali

Come nasce lo SPRAR La legge sull’immigraziione n.189/2002 (chiamata legge Bossi-Fini), dando seguito a un progetto sperimentale positivo, istituisce: Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati - SPRAR Il Servizio Centrale dello SPRAR Il Fondo nazionale per le politiche e i servizi per l’asilo (FNPSA)

Il Servizio Centrale Istituito dall’art. 32 della legge n. 89/2002 e affidato con convenzione a Anci E’ la struttura di coordinamento del Sistema di protezione e di assistenza tecnica per le attività dei progetti territoriali di accoglieenza

I compiti del Servizio Centrale Gestione della banca dati SPRAR per monitoraggio e inserimenti Monitoraggio qualitativo e amministrativo dei progetti territoriali Assistenza tecnica e consulenza ai progetti territoriali, sulla base delle linee guida dello SPRAR Attività di informazione e sensibilizzazione

L’accoglienza integrata Percorsi individuai di inserimento socio-economico Servizi alla persona (assistenza socio-sanitaria, inserimento scolastico, apprendimento della lingua italiana, orientamento legale al territorio e ai suoi servizi) Campagne locali di informazione sensibilizzazione Creazione di reti territoriali

SPRAR Il Sistema è cresciuto gradualmente, sebbene non quanto necessario Negli ultimi anni il sistema è cresciuto da 3.000 agli attuali 35.000 posti di accoglienza

Le parole dello SPRAR Sistema pubblico di accoglienza Sinergia Adesione volontaria Competenze specialistiche Reti territoriali Decentramento delle azioni di accoglienza integrata Sinergia Sistema pubblico di accoglienza

Le parole dello SPRAR: Sistema pubblico di accoglienza Sono pubbliche sia le risorse rese disponibili sia i referenti istituzionali: Ministero dell’Interno ed enti locali, titolari dei progetti territoriali, secondo un approccio di governance multilivello

Le parole dello SPRAR: Sinergie Sinergie attivate sul territorio con gli "enti gestori", protagonismo del terzo settore – associazioni, ONG, cooperative - che attuano gli interventi specialistici

Le parole dello SPRAR: Decentramento Decentramento delle azioni di "accoglienza integrata", svolte su tutto il territorio nazionale, in tutte le regioni

Le parole dello SPRAR: Reti territoriali Reti territoriali - consolidate, strutturate, interattive - promosse e sviluppate con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori necessari per l’efficacia delle misure di accoglienza, protezione e inclusione sociale adottate

Le parole dello SPRAR: Competenze specialistiche Competenze specifiche degli operatori, consolidate dall’esperienza sul campo, dalla formazione e dall'aggiornamento, assicurate anche a livello centrale

Le parole dello SPRAR: Adesione Volontaria Natura volontaria dell’adesione degli Enti locali alla rete SPRAR, testimonianza dell'impegno politico delle amministrazioni locali nella scelta di pianificare gli interventi da svolgere sul proprio territorio a favore di richiedenti asilo e rifugiati

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