Il materiale verbale nello spettacolo

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Transcript della presentazione:

Il materiale verbale nello spettacolo Comunicazione Teatrale prof. F. Deriu a.a. 2015/16

Gli elementi dello spettacolo teatrale TESTO (materiale verbale) TEMPO SPAZIO SCENICO ATTORE Comunicazione Teatrale a.a. 2015/16

“Messa in scena” Leggendo un testo teatrale occorre sempre immaginare la concreta situazione scenica e le numerose esigenze poste dalla trasposizione del materiale verbale in elemento dell’azione (movimenti dei personaggi, uso dello spazio, intonazioni, pause, ritmi, ecc.) Comunicazione Teatrale a.a. 2015/16

testo drammatico/drammaturgico testo drammaturgico testo drammatico (TD o TLD) il materiale verbale di un opera teatrale e/o audiovisiva così come si presenta sulla carta (o altro supporto) con la sua relativa autonomia letteraria il materiale verbale elaborato per l’esecuzione scenica, integrato cioè a un piano di azioni, suoni, movimenti ( regìa) Comunicazione Teatrale a.a. 2015/16

L’attore come “portatore della parola” la recitazione discorsi monologhi dialoghi movimenti Comunicazione Teatrale a.a. 2015/16

I discorsi monologo : discorso di un attore in assenza di altri personaggi, cioè un discorso non diretto a nessuno (nella prassi teatrale si chiama monologo anche un discorso ampio e coerente, pur se pronunciato in presenza e/o diretto a qualcuno dei personaggi presenti) dialogo : scambio di battute fra due personaggi; può contenere domande e risposte, discussioni, confronti, ecc., e si basa sempre sullo scontro/incontro di due interlocutori conversazione incrociata : dialogo fra tre o più persone replica : intervento di un interlocutore nel dialogo Comunicazione Teatrale a.a. 2015/16

i movimenti mimica : gioco espressivo dei muscoli facciali, in armonia (o in voluto contrasto) col contenuto emotivo e/o intellettuale del discorso gestualità : movimento delle mani, del capo, degli arti superiori o di altre parti del corpo, in corrispondenza di analoghi “movimenti” emotivi e/o intellettuali del discorso postura / andamento : tono generale dell’atteggiamento corporeo (tendenzialmente statica la prima, prevalentemente dinamica la seconda) Comunicazione Teatrale a.a. 2015/16

didascalie indicazioni che suggeriscono quali mezzi scenici ed espressivi debbano/possono essere impiegati nella realizzazione di singole scene didascalie relative allo scenario e all’ambientazione (arredamento, illuminazione, suoni, ecc.) didascalie relative alla recitazione (comportamento dei personaggi, intonazioni, mimica, ecc.) didascalie “implicite” (indicazioni contenute e/o nascoste nelle parole stesse pronunciate dai personaggi, o nelle situazioni rappresentate dalle scene) Comunicazione Teatrale a.a. 2015/16

partizione atto : parte che viene recitata senza interruzione né soluzione di continuità; gli atti sono separati da pause dette “intervalli”; le ragioni della divisione in atti possono essere psicologiche (far riposare l’attenzione dello spettatore) e/o tecniche (consentire cambiamenti di ambientazione, di costumi, ecc.) “scena” o “presenza” : suddivisione basata sulle entrate e sulle uscite dei personaggi (ad ogni entrata e/o uscita di uno o più personaggi insieme cambia la “presenza”) battuta (replica): ogni singolo intervento di un personaggio Comunicazione Teatrale a.a. 2015/16