LABORATORIO DI “EDUCAZIONE MUSEALE”

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Transcript della presentazione:

LABORATORIO DI “EDUCAZIONE MUSEALE” 2 DICEMBRE 2017 a cura di Melania De Pasquale Chiara Morandi Veronica Sorace Ilaria Sorrentino

Partiamo dai nostri ricordi … Dopo una breve illustrazione della giornata, ogni membro si presenta e racconta le sue esperienze museali, le emozioni e le prime impressioni legate ad esse. Da qui emergono sia emozioni positive che negative ...

… e dalle nostre aspettative In seguito ognuno scrive su un bigliettino anonimo ciò che si aspetta da questo laboratorio.

Prima attività: osserviamo in piccoli gruppi In gruppi da cinque persone ciascuno, dobbiamo compilare questa scheda, ciascun gruppo su un reperto diverso.

La Tomba del Duce Il nostro gruppo deve descrivere e analizzare ‘La Tomba del Duce’.

La Tomba del Duce

La Tomba del Duce

La Tomba del Duce

La Tomba del Duce: gli oggetti personali

La Tomba del Duce: il banchetto

Ecco la nostra scheda compilata!

In seguito ogni gruppo, a turno, restituisce e spiega le informazioni che ha trovato sul proprio reperto.

Seconda attività: osservazione e descrizione Il grande gruppo viene diviso in due: ciascun membro dei due sottogruppi così formatisi dovrà osservare un vaso, diverso per ogni sottogruppo …

… e descriverlo per scritto con parole proprie.

In seguito, i fogli vengono scambiati con quelli di altri componenti del sottogruppo e i testi vengono letti davanti a tutti da persone diverse da quelle che li hanno scritti.

Terza attività: osservazione condivisa Osserviamo tutti insieme: 1. “La statua in bronzo della Chimera di Arezzo”

Qui notiamo particolari che da soli non noteremmo, come la ‘riattaccatura’ della coda o l’assenza di occhi.

2. “Testa di cavallo Medici-Riccardi”

Utilizziamo la strategia “De Moma” Osserviamo, descriviamo, interpretiamo l’opera d’arte e la connettiamo con le nostre esperienze, emozioni e competenze. Con la Chimera potremmo chiedere: ‘Hai mai avuto paura di un mostro?’

Ultima attività: giochiamo con la nostra mano. Su un foglio, disegniamo la nostra mano senza mai staccare la penna e senza guardare. Al secondo tentativo lo facciamo guardando due volte il foglio. A questo gioco, possiamo applicare molte varianti.

‘La mia mano’ Il primo tentativo Il secondo tentativo

Infine scriviamo cosa ci è rimasto di questa esperienza ...

… e lo confrontiamo con le aspettative iniziali. restituzione finale

Grazie per l’attenzione! Quasi tutte le nostre aspettative sono state soddisfatte, quindi l’esperienza si è rivelata positiva. Grazie per l’attenzione!