Logica 17-18 Lezioni 7-9.

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Logica 17-18 Lezioni 7-9

Lez. 7 16/10/17

Operatore principale Ogni fbf composta ha uno e un solo operatore il cui ambito è l’intera fbf. Questo è chiamato operatore principale della fbf. Una fbf il cui operatore principale sia ‘&’ (indipendentemente da quanti altri operatori contenga) è chiamata congiunzione; una fbf il cui operatore principale sia ‘’ è una negazione, e così via.

Semantica della logica proposizionale L'idea base è che le costanti logiche esprimono "funzioni di verità" Valori di verità: V, F Assegneremo un significato preciso alle costanti logiche associando a ciascuna una tabella detta "tavola di verità"

Metodo delle tavole di verità Passeremo poi ad un metodo "vero-funzionale" che ci permette di distinguere in modo meccanico tra: (1) fbf tautologiche (verità logiche), contingenti e contraddittorie o inconsistenti (vero-funzionalmente) (2) forme argomentative (argomentazioni) valide e non valide (vero- funzionalmente)

Negazione Vedi tavola a p. 63 (qui come nel seguito il riferimento è al nostro libro di testo)

Congiunzione Vedi tavola a p. 63

disgiunzione (inclusiva) Vedi tavola a p. 64

condizionale materiale Vedi tavola a p. 65

Chiarimento sul condizionale materiale (i) L'interpretazione di "se ... allora" che vogliamo cogliere è quella secondo la quale dire "se P allora Q" è equivalente a "non P oppure Q" Esempio: "se vengo porto una torta" = "o non vengo oppure porto una torta"

Chiarimento sul condizionale materiale (ii) La tavola di verità per il condizionale materiale garantisce quindi che questa equivalenza sia una tautologia: (PQ)  (P v Q) Intuitivamente, il condizionale garantisce che non si passi mai dal vero al falso: (PQ) è falso solo nel caso in cui P è vero e Q è falso

Bicondizionale materiale v. tavola p. 66

Metodo per costruire la tavola di verità di una fbf (i) Una fbf  contiene una o più lettere enunciative A seconda che queste lettere corrispondano a proposizioni V o F, cambia il valore di verità di  Bisogna considerare tutti i casi possibili, assumendo che ciascuna lettera enunciativa può corrispondere a V oppure a F Per poi stabilire in ciascun caso il valore di verità di tutte le sotto-fbf, in ordine di complessità fino all'intera fbf 

Numero dei casi possibili Se n è il numero delle lettere enunciative in una certa fbf, allora i casi possibili sono 2n Perché 2 sono i valori di verità: V, F E' importante essere sicuri di considerare tutti i casi possibili. Consideriamo 3 situazioni tipiche: n = 1, 2, 3

n = 1 formule con una sola lettera enunciativa numero dei casi possibili = 21 = 2 Guardare tavola p. 69, 3.12

Lezione 8 17/10/17

n = 2 formule con due sole lettere enunciative numero dei casi possibili = 22 = 4 Guardare tavola p. 67

n = 3 formule con 3 lettere enunciative numero dei casi possibili = 23 = 8 Guardare tavola parziale p. 69

Esempio con n = 1: il principio del terzo escluso P (P   P) ----------------------- V V V F V F F V V F Scriviamo i valori seguendo l'ordine di complessità delle sfbf e poi guardiamo il risultato sotto l'operatore principale: tautologia, principio del terzo escluso

Abbreviazione Possiamo abbreviare il lavoro scrivendo direttamente i valori di verità invertiti sotto il simbolo di negazione delle lettere enunciative negate. Vedi p. 70, 3.14 (principio del terzo escluso)

esempio con n = 2 v. inizio p. 69 Scriviamo i valori seguendo l'ordine di complessità delle sfbf e poi guardiamo il risultato sotto l'operatore principale.

esempio con n = 3 v. p. 72, 3.16 Scriviamo i valori seguendo l'ordine di complessità delle sfbf e poi guardiamo il risultato sotto l'operatore principale.

Esempio di formula inconsistente (contraddizione) p. 71, 3.5: tavola di verità per P & P

Principio di non contraddizione (P & P) Costruendo la tavola di verità, vediamo che è una tautologia

Il metodo in generale (i) Per costruire la tavola di verità, si scrive la formula nella parte in alto a destra della tavola e si elencano sulla sinistra, in ordine alfabetico, le lettere enunciative che essa contiene. Se il loro numero è n, si comincia scrivendo sotto la lettera all’estrema destra una colonna di 2n valori di verità, cominciando da una V e alternando le V e le F. A questo punto, sotto la successiva lettera a sinistra (se ve ne sono) si scrive un’altra colonna di 2n valori di verità, di nuovo cominciando con V, ma alternando V e F ogni due righe. Si ripete questa procedura muovendosi verso sinistra e duplicando ogni volta l’intervallo di alternanza, fino a ottenere una colonna con i V ed F sotto ciascuna lettera enunciativa.

Il metodo (iii) Infine, usando le tavole di verità degli operatori logici, si calcolano i valori della formula determinando in primo luogo i valori delle sue sfbf più piccole e proseguendo in modo da ottenere quelli delle sfbf di volta in volta più grandi. La colonna di ciascuna sfbf va sempre scritta sotto il suo operatore principale. Alla fine si evidenzia la colonna sotto l’operatore principale dell’intera fbf e si guarda il risultato

Il metodo (iv) Se nella colonna sotto l’operatore principale troviamo sempre V, abbiamo una tautologia Se nella colonna sotto l’operatore principale troviamo qualche volta V e qualche volta F, abbiamo una fbf contingente Se nella colonna sotto l’operatore principale troviamo sempre F, abbiamo una contraddizione

Tavole di verità e forme argomentative Si costruisce una tabella con le premesse e la conclusione in sequenza. Si controllano solo le righe in cui tutte le premesse sono vere. Se in quei casi la conclusione è vera, allora l'argomentazione è VALIDA Altrimenti, è INVALIDA

Esempio 1 guardare esempio p. 73: O la principessa o la regina presenzierà alla cerimonia. La principessa non presenzierà.  Presenzierà la regina. la forma è VALIDA

Lezione 9 18/10/17

Esempio 2 3.19, p. 74: forma INVALIDA Se Piove, allora Qui fa freddo Quindi, Piove

Esempio 3 3.18, p. 74: forma VALIDA

Nota storica sulle tavole di verità Il metodo è di solito attribuito a Wittgenstein (Tractatus Logico- philosophicus, 1921) Ma si trova già in un articolo del 1909 di Eugen Mueller (v. Landini 2007, p. 119) Secondo R. Montague si trova già (implicitamente) nella Begriffschrift (1879) di Frege secondo Wittgenstein, tutte le verità logiche sono "tautologie". Questo però è un errore.

il significato del condizionale materiale (PQ)  (P v Q) Costruire la tavola di verità e verificare che è una tautologia

la disgiunzione esclusiva (i) aut aut: o smetti di tradirmi o divorziamo Vero se una condizione è vera e l'altra falsa o viceversa; Falso in tutti gli altri casi Possiamo esprimere l'idea con VEL, negazione, congiunzione smetti di tradirmi VEL divorziamo, ma non entrambe le cose (S v D) & (S & D)

la disgiunzione esclusiva (ii) Quindi un simbolo primitivo per la disgiunzione esclusiva è ridondante Nulla ci vieta di introdurlo: e Con la seguente tavola di verità: v. Varzi p. 64

la disgiunzione esclusiva (iii) Dimostrazione della ridondanza della disgiunzione esclusiva. Costruiamo la tavola di verità per (S e D)  ( (S v D) & (S & D)) Si tratta di una tautologia

Ridondanza del bicondizionale Costruiamo la tavola di verità per (P  Q)  ((P  Q) & (Q  P)) Si tratta di una tautologia

Altre ridondanze Data la negazione, due tra condizionale materiale, congiunzione e disgiunzione sono ridondanti. Per vederlo, costruire queste tavole di verità:

Scelta 1: congiunzione + negazione (P v Q)  ( P &  Q) (P  Q)  (P &  Q)

Scelta 2: disgiunzione più negazione (P&Q)  ( P v  Q) (P  Q)  ( P v Q)

Scelta 3: condizionale più negazione (P & Q)   (P   Q) (P v Q)  ( P  Q)

Decidibilità della log. prop. Le tavole di verità forniscono un criterio rigoroso e completo per determinare la validità o invalidità delle forme argomentative della logica proposizionale, così come per determinare la tautologicità, la contingenza vero-funzionale o l’inconsistenza di singole fbf. Esse costituiscono pertanto un vero e proprio algoritmo, cioè un test determinabile con precisione, eseguibile da un computer, e tale da fornire sempre un responso in un numero finito di operazioni finite. Quando esiste un algoritmo in grado di stabilire se le forme argomentative esprimibili in un sistema formale siano valide o no, il sistema in questione è detto decidibile. Le tavole di verità, in tal modo, garantiscono la decidibilità della logica proposizionale.

Alberi di refutazione Forniscono un altro algoritmo, più rapido. E' un metodo basato sul "ragionamento per assurdo": neghiamo la conclusione e verifichiamo se in tutte le situazioni possibili emerge una contraddizione. Per fare questa verifica cerchiamo esaustivamente tutte le situazioni (tutti i modi) in cui premesse + conclusione negata possono essere vere, scomponendo (mediante regole) le formule complesse fino ad arrivare a lettere enunciative e lettere enunciative negate

Ricerca di tutte le situazioni: esempio Consideriamo: (P & Q), (P v  Q) ci sono due situazioni (identificate attraverso lettere enunciative e lettere enunciative negate) (1) sono veri sia "P" che "Q" ed è vero " P" (2) sono veri sia "P" che "Q" ed è vero "  Q" (IMPOSSIBILE!) (NB: A rigore ci vogliono le virgolette, ma spesso le evitiamo per brevità) Procedendo in questo modo costruiamo un albero rovesciato. Quando ci sono due opzioni, costruiamo due rami distinti