Alcuni docenti dei Corsi di Ustica, con Padre Carmelo Seminara e Piero Pruneti dinnanzi alla Grotta dell’Accademia nell’agosto 1990. Da sinistra: Gianfranco Purpura, Alessandro Fioravanti, Honor Frost, Edoardo Riccardi.
Palermo. Magazzini del Museo Archeologico negli anni ‘80.
Itinerario archeologico subacqueo 16 Le Quarziti di Cala Sidoti. Itinerario archeologico subacqueo
Itinerario archeologico subacqueo Ustica. Punta Gavazzi. Itinerario archeologico subacqueo
Itinerario archeologico subacqueo Ustica. Punta Gavazzi. Itinerario archeologico subacqueo
La celebre iscrizione di Ponzio Pilato da Cesarea Marittima Kleistovj limhvn a Cesarea (Israele), grande porto commerciale costruito nel 10 a.C. da Erode, il grande, ove è stato realizzato un percorso archeologico subacqueo Casseforme per il cemento idraulico
Isola dell’Asinara. Cala reale. IV/V sec. d.C. I sec. d.C. Isola di Pianosa, sede di un progettato itinerario archeologico sottomarino. I sec. a.C.
Lisbona. Monastero di Geronimo. «Mostra Ustica – Océan. Due percorsi archeologici sottomarini» 3 – 13 dicembre 1992 Museo archeologico e Museo della Marina
Lisbona. Torre di Belem e Museo della Marina. Lingotti d’argento
Itinerario archeologico subacqueo di Punta Gavazzi
(foto Alessandro Purpura) 17 Ceppo arcaico, in pietra calcarea grigia rinvenuto fuori l’itinerario di Punta Gavazzi alla profondità di 37, 6 m., di un’ancora arcaica del VI – V sec. a. C., nei pressi un altro grande ceppo plumbeo di età romana alla profondità di 41 m. Palermo. Secca Formica (foto Alessandro Purpura)
Frammenti di ceramica tardo romana e diversi ruderi in località Spalmatore /Gavazzi.
Secca della Colombaia Scoglio del medico (kolÚmbaina, pianura sommersa) Scoglio del medico (skÒpeloj ÐmÁlikoj, scoglio congiunto) Laminaria oceanica
14 Lo Scoglio del Medico (SkÒpeloj ÐmÁlikoj, scoglio congiunto) da una finestra della torre dello Spalmatore e da una vedetta borbonica a Punta Megna. Ai piedi dell’orlata, verso Punta Gavazzi, sono segnalate anfore greco italiche (III sec. a.C.) a 52 m. di profondità. Vedetta borbonica
Trapani. Isolotto e carcere della Colombaia. XII sec. Ustica. Itinerario archeologico di Punta Gavazzi. Ceppo plumbeo con anima in legno di età ellenistico romana.
Ustica Ceramica ed ancore Relitto tardo romano (V sec. d.C.) 17 16 14 12 15 11 13 18 21 19 20 22 23 9 8 10 7 24 Ceramica ed ancore Relitto tardo romano (V sec. d.C.) Ancora a quattro marre (XIX sec). Relitto punico con mortaria (III/II a.C.) Cannone borbonico (1780) Itinerario Soprintendenza del Mare Anfore vinarie italiche (II/I sec. a.C.) Ancore litiche Ancore di ferro (XIX sec.) Aereo Stormo Baracca Relitto punico o romano Vascello del XIX sec. Ancora di ferro (XIX sec.) Anfore greco italiche (III sec. a.C.) Frammenti di anfore Dressel 2-4 (I a.C.) Itinerario subacqueo Ceppo di ancora litica (età arcaica) Frammenti di spatheia in grotta (V d.C.) Relitto con macine (V sec. d.C.) 20. Anfora etrusca. VI sec. a.C. 25 26 27 1 2 3 4 6 5 Aereo Secchitello Relitto della galera S. Paolo Ancora islamica (VIII/XI sec.) Frammenti di africane nella grotta Pastizza Relitto punico di Punta San Francesco (?) Ancora a quattro marre (XIX sec.) Relitto romano (II/I a.C.) Ustica
1 Anfora corinzia A Cala Santa Maria (Smyth, 1823)
Ustica. Villaggio dei pescatori Piatti spagnoli del ‘600.
2 Il fotografo subacqueo Maurizio Sarra ad Ustica, Cala Santa Maria, negli anni ’60. 2 Il relitto tardo romano di Cala Santa Maria. V sec. d.C. Scavo Volpe
Piero Pruneti recupera nel giugno 1991 un’anfora (V sec. d. C Piero Pruneti recupera nel giugno 1991 un’anfora (V sec. d.C.) del relitto tardo romano di Cala Santa Maria, per salvarla dalla progettata realizzazione della banchina d’ormeggio del traghetto e la ricolloca temporaneamente con l’archeologa inglese Honor Frost, scavatrice del relitto c.d. punico di Marsala, nell’itinerario archeologico subacqueo di Punta Gavazzi.
Il cappuccino Padre Carmelo Seminara, parroco ed ispettore onorario di Ustica, rinvenitore del Villaggio preistorico dei Faraglioni, esamina nel 1991 le anfore del relitto tardo romano di Cala Santa Maria, recuperate per preservarle dalla gettata di massi per la costruzione del molo del traghetto.
3 Scavo Volpe del giacimento tardo romano di Cala Santa Maria (V sec. d.C.) Anfora bizantina (VI sec. d.C.) sulla scarpata della Rocca della Falconiera
26 Cala S. Maria. Relitto romano (II/I a.C.). Scavo Volpe. Anfore Dressel 1 e Dressel 2 – 4 a Terrasini.
Rampino a quattro marre a - 28/30 m., lungo la scarpata della Rocca della Falconiera (XIX sec.) Ustica. Grottino sotto il Villaggio dei pescatori. Accoppiamento di ricci.
Rampino a quattro marre nella scarpata della Grotta Azzurra a – 32 m., 25 Rampino a quattro marre nella scarpata della Grotta Azzurra a – 32 m., utilizzato dalla “Città di Milano”, nave posacavi telegrafici, che nel 1888 pose il cavo Palermo –Ustica – Napoli, che atterrava in prossimità dell’opposto versante della Cala S. Maria.
posacavi “Città di Milano”, sulla secca di Capo Graziano Mensun Bound. I rampini utilizzati dalla nave affondata il 16 giugno 1919 a – 71 m. e rintracciata da Ancore a quattro marre, con patte, mancanti nei rampini. Haifa (Israele). Patta
Terminale del telegrafo a Cala S. Maria, ove si trova un altro rampino, sotto l’attuale Villaggio dei Pescatori a circa 30 m. di profondità
4 Relitto punico con mortaria del Villaggio dei pescatori (III/II a.C.) Anfora punica Mañá C 1
Ventotene. Relitto con mortaria. II-III sec. d.C.
Cala Omo Morto Cala del Leone Itinerario Punta Falconiera Relitto punico Cala del Cannone Relitto tardo romano Punta del Patano Ancora di ferro
la data 1780 e le insegne della Marina Borbonica 5 Cannone borbonico da Cala del Cannone, oggi collocato nel Castello della Falconiera. Reca la data 1780 e le insegne della Marina Borbonica
24 Anfora etrusca (VI a.C.), recuperata alla profondità di circa 100 m. a Punta Galera. Camillo Padovani, detto “Camillone”, segnalava anfore puniche in un relitto profondo a Punta San Francesco, ma la notizia non è mai stata controllata.
E' stato tenuto nella Villa Gargano sino al 1996, quando venne trasferito nella rocca della Falconiera, puntandolo in direzione della Villa Gargano. Cannone della Falconiera, ripescato da Camillo Padovani (Camillone) nel 1956 nella cala del Cannone, tra Capo Falconiera e Punta del Patano, dove l'aveva segnalato il Tranchina nella sua Storia di Ustica (.../la Cala del cannone ove si ruppe un lancione e vi lasciò un cannone/).
Palermo. Comando Legione Militare Sud 1785 1781
Secondo itinerario archeologico subacqueo di Ustica, realizzato a Cala del leone dalla Soprintendenza del Mare nel 2006. 6
e contromarra (età ellenistica) Taranto. Ancore bizantine (XI/XII sec.) Ustica. Cala del leone. Ancora bizantina (V/VI sec. d.C.). Ancora a ceppo mobile e contromarra (età ellenistica)
7 Anfore vinarie italiche (II/I sec. a.C.) in località Camposanto
Il Villaggio dei Faraglioni 8 Vari tipi di ancore litiche Il Villaggio dei Faraglioni
Capanne sul Faraglione. Canonica di Padre Carmelo Seminara.
Uno dei quattrordici caccia Aermacchi 200 Saetta della squadriglia di Setti Carraro è caduto nel settembre del 1941 al largo dei Faraglioni e si trova tra i sessanta ed i settanta metri di profondità. 10 Carrello dell’Aermacchi del Secchitello Faraglioni Secchitello
Uno dei due piloti indenni (capitano Lucchini) dei quattordici caccia della squadriglia della quale faceva parte Setti Carraro si è salvato atterrando in località Tramontana. Per molti anni l’aereo rimase nel giardino di una casa alla periferia del paese, adibito a pollaio. Quattro riuscirono ad atterrare a Trapani.
Macchi MC 202 Folgore Mitragliatrici Breda Safat da 12,7 mm. di un Folgore ritrovato in mare a Ribera.
Il motore del MC 202 Folgore di Ribera, ritrovato da Mimmo Macaluso
Secca della Colombaia o Colombara (kolÚmbaina, pianura sommersa) 11 Relitto punico o romano
Secca della Colombaia. Reperti punici e romani e Mañá C 2 (II a.C.) Dressel 28 (II a.C.)
Rilievo effettuato nel 1968 da Enzo Sole, Beppe e Giovanni Michelini Barracuda Rilievo effettuato nel 1968 da Enzo Sole, Beppe e Giovanni Michelini in scala 1:100 - 48 m.
Recupero nel maggio 1968 da parte di Enzo a . timone; b. ceppo d’ancora; c. fistulae plumbaee; d. macinella. Recupero nel maggio 1968 da parte di Enzo Sole di reperti dalla Secca della Colombaia.
Timone nella fontana dell’atrio del Museo Archeologico di Palermo
Timone di un vascello del XVIII-XIX sec. da Ustica. Scandaglio (Ustica. Antiquarium Torre S. Maria). Timone di un vascello del XVIII-XIX sec. da Ustica. Secca della Colombaia. (Palermo. Museo Archeologico).
Il 21 febbraio 2005 la motonave turca ITA, battente bandiera panamense, si incagliava nella notte sulla secca della Colombaia con un carico di marmo diretto da Carrara in Egitto, spargendo rottami e sostanze oleose in uno dei più bei siti subacquei del Mediterraneo.
nei pressi della Grotta dei Gamberi II 19 Relitto tardo romano con macine (V sec. d.C.) nei pressi della Grotta dei Gamberi II
18 Frammenti di spatheia in una grotta sommersa in località Za Lisa (Erbe bianche) 18 Terrasini. Spatheion Ingresso grotta
22 Ustica. Cala S. Paolo. Ancora islamica o bizantina (VIII/XI sec.)
Un cannone e una bombarda a Punta San Paolo (Ustica) a - 53 m.
Bombarda dei Cavalieri di Malta
21 Naufragio nel marzo 1770 nell’isola di Ustica della galera S. Paolo sotto il comando di Baroncelli Javon. Perirono cinquantotto uomini, tra cui il cavaliere francese De Sade, patrono della galera ed il cavaliere De Soubens. Il toponimo San Paolo risulta essere stato adottato ad Ustica per la prima volta poco prima del 1810.
La galera S. Paolo aveva raccolto a Capo Passero centosessantasei naufraghi, sopravvissuti ad un precedente scontro con i barbareschi, prima di essere sbattuta sugli scogli di Punta S. Paolo ad Ustica. Relitto di uno scafo moderno, esploso a Cala San Paolo negli anni ‘80.
23 Grotta della Pastizza o dell’Accademia. All’interno frammenti di anfore africane per raccogliere l’acqua per stillicidio. 23 Africane del III/IV sec. d.C. da Marsala e Terrasini. Statuetta di S. Bartolo con tridente, posta dall’Accademia di scienze e tecniche subacquee all’interno della Grotta e trafugata.