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Transcript della presentazione:

Con la collaborazione di: Il Natale di Geraldina Testi: Ester Albarella Disegni: Mariapia Traduzione dal francese: Giorgio By Angelo Con la collaborazione di: Dindi Avanzamento manuale

Geraldina entra e vede Gian Marco. Buongiorno - gli dice - sono venuta a trovarti. Perché fai l’ albero di Natale tutto da solo? Perché non aspetti la mamma? Gian Marco è appollaiato sull’ ultimo gradino della scaletta; dall’ alto guarda la bambina, le fa una smorfia la più villana e poi le dice - Taci, tu sei piccola e non capisci niente. Geraldina vorrebbe piangere ma, di colpo, le vengono in mente le parole del nonno. Allora si mette a gridare: Sai cosa mi ha detto il nonno? Mi ha detto che i bambini capiscono tutto, meglio che le persone grandi.

Gian Marco si gira e si mette a ridere. - Tuo nonno si prende gioco di te, stupidina - le dice - Non è vero - grida Geraldina. Si! E’ vero - continua Gian Marco – e sai cosa ti dico mia cara? Se tu hai deciso di farmi arrabbiare , te ne puoi andare, Vai via! Gian Marco girandosi urta un ramo e di colpo…. Patatrac! L’ albero cade contro la scaletta, le palle di vetro si rompono e Gian Marco si ritrova a gambe all’ aria! Il piccolo angelo vestito di rosso guarda spaventato: - Che disastro – esclama – e adesso cosa facciamo?

Tutto questo disastro accade proprio quando entra Cristiano. - Che disastro! Chi lo ha combinato? – domanda Cristiano In un angolo Geraldina piange sommessamente e Gian Marco senza la minima pietà comincia ad accusarla. - E’ stata lei. Chi altro vuoi che sia stato? E’ sempre la stessa storia, le femminucce non sanno fare niente Gian Marco se ne va, i capelli arruffati e Cristiano tace. Poca dopo se ne va pure lui dato che nessuno oggi lo ha invitato a giocare. Geraldina resta da sola, sola e triste

- Hai capito?- dice il piccolo angelo coi capelli lunghi - Ho capito- risponde l’ altro piccolo angelo dai bei riccioli E tutti e due hanno l’ aria assai triste - Occorre avvertire il Bambin Gesù - Oh si! Noi dobbiamo in ogni caso vuotare il sacco dei giochi che abbiamo preparato per Gian Marco - Hai ragione. I giochi sono una ricompensa per i bambini buoni. Guarda, fratellino, guarda Geraldina che corre fuori per portare il maglione a Gian Marco: quando un bambino esce sotto la neve senza coprirsi vuol dire che veramente ha poco cervello!

Ed ora Geraldina esclama - Mettiti il maglione - Ma Gian Marco la guarda con rabbia. Non è in un momento di buon umore. -. Oh là là. Ne ho abbastanza di ascoltarti. Tu sei veramente noiosa e cammini come una papera. Geraldina non piange più e continua. Sei peggio di un impiastro! E poi , dimmi perchè tu resti lì a tremare come un coniglio? Non farmi piangere lo supplica - e rientra Rientrerò quando ne avrò voglia, di sicuro non adesso. E se vuoi piangere nessuno te lo impedisce, se ti diverti a farlo!

Perché sei cosi cattivo - domanda - Credo che morirò a forza Allora le lacrime scivolano sulle guance di Geraldina come una pioggia fine. Perché sei cosi cattivo - domanda - Credo che morirò a forza di piangere per te. Queste parole penetrano nel cuore di Gian Marco che le sorride -Non piangere più, sciocchina, e dammi il maglione perché adesso ho freddo. Grazie di avermelo portato. Adesso Geraldina è felice. Si lancia correndo sulla neve per arrivare più alla svelta, ma di colpo scivola e resta distesa con una gamba piegata sotto di sé provando un grosso dolore.

Ti accompagno a casa, vuoi? Ora Gian Marco non le dice più delle cattiverie. Guarda Geraldina distesa sulla neve silenziosa rassegnata. Ti accompagno a casa, vuoi? Hai male alla gamba? Se ti fa male perchè adesso non piangi? - Perché adesso tu hai messo il maglione. - Sai, Geraldina, non mi piace vederti piangere. Finalmente alza lo sguardo e lo guarda con un grosso sospiro. - Io vorrei veramente - gli dice - che un piccolo angelo sentisse le belle parole che mi stai dicendo.

- Non è vero, le tue bugie mi fanno sempre male. Geraldina è a casa felice, ma vorrebbe sapere una cosa: perché Gian Marco le dice sempre delle bugie? Un giorno glielo aveva chiesto, ma Gian Marco, lo sapete bene, pensa sempre che quello che fa sia ben fatto. - Se questo non fa del male a nessuno - risponde lui - le bugie non sono poi così gravi - - Non è vero, le tue bugie mi fanno sempre male. Male dove - Gian Marco si irrigidisce col viso rosso di rabbia – Ti domando dove le mie bugie ti fanno male. Me lo vuoi dire? Geraldina si tocca il suo piccolo cuore: - Le tue bugie mi fanno sempre male qui dentro - dice!

E questa mattina si è proprio alzato con la luna storta. Tutti sanno che quando Gian Marco si alza col piede sbagliato, tutta la giornata va storta. E questa mattina si è proprio alzato con la luna storta. E’ il giorno di Natale e Gian Marco e sicuro di non trovare niente per lui sotto l’ albero. Più di una volta la mamma e Geraldina glielo hanno detto. Povera piccola Geraldina con la sua gamba malata. Ed ora? Sotto l’ albero c’è una grande scatola, tanto grande quanto inattesa. Sul coperchio è attaccato un biglietto dove c’è scritto “Ti ho portato questo dono perché una gentile bambina me lo ha domandato per te”

Con la collaborazione di: Il Natale di Geraldina Testi: Ester Albarella Disegni: Mariapia Traduzione dal francese: Giorgio By Angelo Con la collaborazione di: Dindi Fine