della Provincia di Torino Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Università degli Studi di Torino Con il patrocinio di: FOFI FEDERFARMA In memoria del dr. Andrea Busca
Corretta lettura dei valori ematochimici Giorgio Carbone Corretta lettura dei valori ematochimici Master in Farmacia Territoriale 2 2
Trigliceridi
Trigliceridi Costituiscono parte importante dell’olio vegetale e del grasso animale Aterogeni ma meno dell’alterato rapporto LDL/HDL Causano Pancreatite acuta
Trattamento Esercizio fisico Dieta ipoglicidica e ipolipidica NO alcol Olio di pesce, Niacina, alcune Statine
Colesterolo
Colesterolo Produzione autonoma (1-2 grammi/die) mentre dalla dieta 0,1-0,5 gr./die Produzione cellulare regolata da Chol. stesso, Insulina e Glucagone intracell. Il trasporto avviene in diversi aggregati (colesterolo, fosfolipidi, trigliceridi, proteine, acidi grassi): VLDL, IDL, LDL, HDL
Colesterolo LDL alte VLDL alte/normali Beta-lipoproteine alte Trigliceridi alti o normali
Acido lattico
Acido Urico
Hb glicata
Creatinina
La Pressione Arteriosa è un Parametro Vitale
PRESSIONE ARTERIOSA: Valutazione Clinica La metodica con cui viene rilevata influenza notevolmente il valore ottenuto: è la procedura eseguita in maniera più inaccurata L’accuratezza dipende da una giusta metodica e dal tipo di strumentazione utilizzato ma anche e soprattutto dalla natura stessa: fenomeno emodinamico variabile
La pressione massima dipende dall'efficienza della pompa cardiaca (quantità di sangue espulso ad ogni contrazione) e dall'elasticità delle pareti delle arterie. Quando il lume delle arterie si restringe o diminuisce l'elasticità delle pareti, il sangue incontra maggiori difficoltà a scorrere e la pressione massima aumenta oltre i valori normali.
Quando lo svuotamento del cuore termina inizia la fase di riempimento (diastole). In questo periodo il flusso del sangue nelle arterie diminuisce così come la pressione che raggiunge il suo valore minimo (pressione diastolica o minima) La pressione arteriosa minima dipende quindi dalla resistenza che il sangue incontra nei tessuti periferici.
Pressione Differenziale: differenza tra Sistolica e Diastolica Pressione Media (MAP): P.distolica + 1/3 P.differenziale ATTENZIONE MAP < 65 mmHg Il flusso agli organi diventa dipendente dalla P. E’ quindi molto importante monitorizzare tale parametro
Pressione arteriosa = portata cardiaca x resistenze periferiche Pressione arteriosa = portata cardiaca x resistenze periferiche. La portata cardiaca è la quantità di sangue espulsa ad ogni sistole dal ventricolo sinistro moltiplicata per il numero di battiti al minuto. La pressione arteriosa è quindi determinata da tre fattori principali: 1) la quantità di sangue che viene immessa in circolo durante la sistole e sua viscosità (ematocrito) 2) la forza di contrazione del cuore 3) le resistenze offerte dai vasi (arterie e vene) al passaggio del flusso sanguigno
Controindicazioni: Fistola artero-venosa Mastectomia ipsilaterale Linfedema Linfoadenopatia ascellare Ustione estesa dell’arto Grave obesità Emiplegia Sistolica > 250 mmHg; < 80 mmHg
Manicotto: Larghezza > 20% del diametro dell’arto Lunghezza = 80% della circonferenza
Interferenze nella misurazione: ( + ) ( - ) Braccio al di sopra del cuore Arrotondamento Bracciale piccolo Parlare Freddo Alcol Braccio al di sotto del cuore Arrotondamento
Aumento della P. differenziale (> 60 mmHg): Anemia Ipertiroidismo Insufficienza Aortica Fistola artero-venosa Dotto arterioso pervio Esercizio fisico
Riduzione della P. differenziale (< 20 mmHg): Ipovolemia Aumento delle resistenze periferiche Riduzione della gittata cardiaca
Casi particolari: FC irregolare: l’FA comporta una variazione continua della Gittata Cardiaca Bradicardia marcata (BAV) Emiplegia: P. bassa nella paresi flaccida P. alta nella paresi spastica Anziani aterosclerotici: irrigidimento ed incomprimibilità dei vasi. Pulsazione che non scompare (segno di Osler) Ipotensione ortostatica: fornisce indicazioni sullo stato volemico e/o disfunzione autonomica
DUE FORME DI IPERTENSIONE ARTERIOSA: Ipertensione essenziale, primitiva o idiopatica Ipertensione secondaria se la causa può essere individuata e risolta con risoluzione conseguente dell’ipertensione
Ipertensione secondaria Cause renali: Stenosi arteria renale Alterazioni del volume pasmatico Cause endocrine: Iperaldosteronismo Ipercortisonemia Feocromocitoma Ipertiroidismo Acromegalia Congenite: Coartazione aortica Iatrogene: Glucocorticoidi Estrogeni Abitudini alimentari: Liquirizia
Grazie