Celti, Fenici, Greci ed Etruschi L’Italia prima di Roma Celti, Fenici, Greci ed Etruschi
Antichità italiche Età della pietra 750 mila anni fa primi resti di Homo Erectus 12 mila anni fa prime tracce di Homo Sapiens 9 mila anni fa scoperta dell’agricoltura Età del rame V millennio a. C. fusione del rame per corredi funebri e oggetti d’ornamento. Principali ritrovamenti a Bolzano (uomo del Similaun), nel Lazio e in Valcamonica. Età del bronzo 2300 a. C. circa viene scoperta la lega rame + stagno (ovvero il bronzo) e, contestualmente, si sviluppano commerci e le ricchezze «tesaurizzate». (Leggere pagine 190-192)
I Celti I Celti o Galli (per i Romani) provenivano dal bacino del Danubio e del Reno. Tra il X e il VII secolo iniziarono a spostarsi in Spagna, Inghilterra e in Francia per motivi prettamente commerciali. Arrivarono in Italia verso il 600 a. C. attraverso i valichi alpini; dopo essersi insediati in alcune zone della Lombardia arrivarono sino all’Umbria. Erano un popolo tribale, prevalentemente biondi e con occhi azzurri, lavoravano benissimo i metalli (per le armi, i carri, i gioielli), esportavano risorse minerarie e sale, praticavano sacrifici umani.
I Fenici Nel XII secolo solcarono il Mediterraneo e fondarono colonie in Spagna, Grecia, nord Africa (Cartagine), Sicilia occidentale e Sardegna. La situazione coloniale nel sud Italia era conflittuale (510 a. C. rivolta tra Crotone e Sibari). In Sicilia Cartagine e Siracusa si scontrarono nel 480 a. C. e, a seguire, nel V secolo. La cultura ellenica influenzò notevolmente quella del sud Italia e, conseguentemente, quella romana. Leggenda vuole che Numa Pompilio fosse stato allievo di Pitagora.
Etruschi Gli storici sono indecisi riguardo alla loro origine: o erano un popolo proveniente dall’Anatolia nel II millennio oppure un popolo autoctono. In Italia si svilupparono tra la Toscana, il Lazio e l’Umbria. Erano navigatori, commercianti, abili nell’uso dell’arco, nella bonifica del terreno e nella costruzione di strade. Politicamente erano suddivisi in città-stato autonome ma unite in confederazioni religiose ed economiche. Il re (lucumone) era accompagnato da dodici littori (guardie prescelte che portavano sulla spalla il fascio littorio). La cultura religiosa e funebre etrusca era famosissima: costruirono necropoli imponenti e templi dedicati a Tinia (dio dei fulmini), Uni (sua moglie) e Menvra. Le città etrusche, fortificate da mura imponenti (Volterra, Perugia) vennero conquistate da Roma nel 264 a. C.