L'attività tessile e il suo sviluppo a Busto Arsizio Borgo Bustocco L'attività tessile e il suo sviluppo a Busto Arsizio Eleonora Evangelista, Alessandro Gallo, Camilla Maddalena, Michela Petrini, Chiara Quarta, Aurora Santarsiero, Luca Zavattiero, Rosa Zheng
Il tessile bustocco nei secoli 1600 1700 1800 1900 Secolo di massimo splendore interrotto dalla peste Consolidamento tecniche apprese Innovazione tecnologica e aumento produttività Nuove lavorazioni
Chi, Cosa, dove,QUANDO,perché? CHI: contadini COSA: operano nel settore tessile, lavorando la lana e in seguito il cotone PERIODO STORICO: a partire dal XVI secolo QUANDO: turni dalle 6 alle 22 PERCHÉ: per avere un'ulteriore fonte di sostentamento
Infanzia e industria tessile I bambini di Busto Arsizio, già da piccoli, erano immersi nel mondo tessile grazie a libri che venivano letti loro,ai giocattoli di stoffa, a discussioni sull'industria tessile da cui imparavano nuovi termini del campo e all'utilizzo di alcuni parti del telaio come giochi.
(Fonte:Un borgo assai commerciante e popolato, Carlo Magni) IL COMMERCIO Il commercio nel territorio bustese risale alla seconda metà del XVII secolo con la cosiddetta tassa del terratico relativa all'occupazione temporanea del suolo pubblico. (Fonte:Un borgo assai commerciante e popolato, Carlo Magni)
IL DIPARTIMENTO DELL'OLONA Il Dipartimento dell'Olona, creato nel 1797 si compone di quattro distretti (Como, Pavia, Varese), di cui il quarto comprende Busto Arsizio. Esso è popolato, attivo, produttore e commerciate principale di fustagni, cotonine, bombasine, tilette e infine punto d'incontro di almeno cinque direttrici viarie. Nell'ottobre 1864 al borgo è stato attribuito il titolo onorifico di città.
Il XX secolo I primi anni del Novecento furono un periodo di grandi fermento e trasformazione per la città. Nuovi mezzi di trasporto Novità tecnologiche nel settore tessile Incremento demografico Indussero molti imprenditori a riorganizzare o ampliare i propri stabilimenti.
Il XX secolo Le residenze degli imprenditori bustocchi, simbolo del potere economico della città, furono costruite nelle vicinanze dei capannoni industriali dando luogo a isolati con una commistione d'uso produttivo e residenziale.
UNO SVILUPPO SEMPRE MAGGIORE Lo sviluppo economico della città continua anche nel periodo immediatamente precedente alla Prima Guerra Mondiale, incrementato dall'elettrizzazione dei macchinari e dall'apertura di nuovi mercati nel Sud America per i prodotti bustesi.
I colori principali Indaco : dall'India, fango attaccato alle canne di bambù e diluito Nero: dal "gualdo" una pianta dal succo nero Rosso: da una reazione chimica con il naftolo
Unicità dei prodotti Perfetta marcatura Qualità del tessuto (particolarmente famoso il "Tartan") Precisione nel taglio grazie all'uso del "braccio bustocco" come unità di misura (=95cm)
Fonti "Un borgo assai commerciante e popolato", Carlo Magni "Origini e sviluppi dell'industria cotoniera bustese", Dr.Riccardo Riccardi "Raso da 8 - una storia cotoniera infinita", Luigi Giavini https://it.m.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Busto_Ars izio